Giorno: 18 Dicembre 2011

"Quei quattromila finti poveri che non pagano asili e atenei", di Fiorenza Sarzanini

Ricchi nella realtà, poveri per lo Stato. E proprio grazie a questa finta indigenza migliaia di italiani sono riusciti a ottenere benefici per i figli — dagli asili nido gratuiti alle agevolazioni sulle tasse universitarie — per i parenti anziani con i servizi sanitari a domicilio. Ma anche riduzioni sulle bollette di luce e gas. Su circa 14.000 famiglie controllate nei primi 10 mesi di quest’anno, quasi 4.000 avevano illecitamente dichiarato di essere sotto la soglia minima fissata dalla legge. Vuol dire, una su tre. È uno dei dati più eclatanti che emerge dal rapporto annuale della Guardia di Finanza sugli sprechi della spesa pubblica. Si tratta del bilancio di un’attività diventata strategica nel momento in cui si cerca di risanare i conti dello Stato. A leggere i resoconti appare evidente come tra i settori in sofferenza nei quali si deve intervenire con urgenza effettuando un monitoraggio costante anche da parte delle stesse autorità di controllo, c’è quello della Sanità. Ma la cifra più eclatante continua a rimanere quella legata al danno erariale provocato dai …

"Cervelli in fuga e fondi bloccati. Così il crac del San Raffaele rischia di affossare la ricerca", di Elena Dusi

Il crac del San Raffaele non si abbatte su un´istituzione qualsiasi. Nella tempesta giudiziaria rischia oggi di smarrirsi il più importante istituto di ricerca e cura a carattere scientifico in Italia: primo per pubblicazioni (quasi tre ogni giorno) e pioniere di sperimentazioni di frontiera, dalla terapia genica alle cellule staminali. «Non abbiamo responsabilità per quanto sta accadendo e sarebbe ridicolo pensare che abbiamo goduto di privilegi» precisa Michele De Palma, uno dei giovani più brillanti, che si occupa di ricerca sui tumori e da gennaio lavorerà al Politecnico di Losanna. Le attività scientifiche infatti (55 milioni all´anno) vanno avanti con fondi ministeriali, europei o provenienti da fondazioni. Ma anche se i soldi sono distinti dalle casse del San Raffaele, la gestione spetta alla Fondazione. Ecco perché il crac sta facendo vivere momenti difficili a un pilastro della ricerca in Italia. Per tre mesi in estate e autunno i fornitori hanno bloccato le consegne di reagenti e altro materiale essenziale per i laboratori. I milioni del 5 X mille difficilmente affluiranno nelle casse di un ente …

«Fermiamo il razzismo ora», di Vladimiro Frulletti

Ha il sorriso aperto e sfrontato di una ragazzina di 13 anni. Le brillano gli occhi. Chissà quante volte avrà guardato quella foto, Samb Modou. Lui sua figlia non l’aveva mai conosciuta. Era partito dal Senegal quando la moglie era incinta di tre mesi. E non era ancora riuscito a tornare a casa. Presto però avrebbe avuto i documenti e allora sì che l’avrebbe potuta abbracciare. Invece martedì, al mercato di Piazza Dalmazia, un assassino razzista ha messo fine al suo sogno. E a quello di Diop Mor. Ieri, dietro la foto della bimba e della moglie di Modou, a Firenze c’erano tantissime persone. CORTEO Da piazza Dalmazia al centro di Firenze, a piazza santa Maria Novella ci sono poco più di 3 chilometri. In ventimila ieri pomeriggio li hanno percorsi a piedi, in un lungo corteo, triste e colorato. Anche bello, a patto che si possa usare questo aggettivo per una manifestazione funebre. Tutta quella gente s’era data appuntamento per ricordare Modou e Diop Mor, uccisi dal criminale razzista Gianluca Casseri. Più di un’ora …

"ISTAT, sale il numero di studenti. Ma non alle superiori", da La Tecnica della Scuola

Pubblicato l’Annuario statistico italiano 2011: nel 2010 rilevati 15mila iscritti in più rispetto all’anno precedente. Nella secondaria di secondo grado gli allievi si sono ridotti dello 0,4%. In assoluto un italiano su tre ha il diploma, solo l’11% ha la laurea. E gli iscritti all’Università sono in calo. A dispetto dei tagli generalizzati nella scuola, con l’entità delle risorse ed il numero di istituti e docenti nell’ultimo quinquennio fortemente ridimensionati, continua ad aumentare il numero di alunni e studenti iscritti ai corsi scolastici: il dato è contenuto nell’Annuario statistico italiano 2011 dell’Istat, presentato il 16 dicembre. Ufficialmente sono 8.968.063 gli studenti iscritti all’anno scolastico 2009/2010, un numero che corrisponde a circa 15mila allievi in più rispetto all’anno precedente. Grazie principalmente all’incremento di iscritti provenienti da famiglie straniere, il tasso di scolarità si attesta ormai da qualche anno intorno al 100% per la scuola primaria e secondaria di primo grado, mentre subisce una modesta flessione (dello 0,4%) per la secondaria di secondo grado, dove gli iscritti sono passati dal 92,7% del 2008/2009 al 92,3% del 2009/2010. …

"Frequenze TV asta avanti tutta", di Stefano Balassone

A tutti è chiaro che le frequenze dovevano essere assegnate al monopolio bicipite di Rai e Mediaset per consolidare gli assetti del mercato della pubblicità televisiva e arricchire il valore patrimoniale dell’azienda di proprietà del leader del centrodestra italiano. In questa fortezza del conflitto di interessi si è aperta una falla venti giorni dopo che la destra si è spaccata in malo modo fra ala populista (la Lega) e federazione delle corporazioni (il Pdl). A questo punto è naturale chiedersi se il varco che si è aperto in Parlamento sia abbastanza largo e duraturo per mettere in discussione l’intero sistema di protezione degli interessi di Mediaset. A favore del sì pende il sospetto che la Lega, nella versione Roberto Maroni, abbia interesse a ereditare per davvero il grosso dell’elettorato del Pdl e diventare definitivamenteuna specie di Csu (il partito cattolico bavarese federato ai cristiano democratici tedeschi) in dimensione padana. Per il no, cioè per tirare avanti con il duopolio anche rabberciato, milita la consapevolezza che il socio pubblico, la Rai, non sembra avere la minima …

Nei labirinti del «decreto salva Italia», di Michele Ainis

Cambiano i governi, le maggioranze, le stagioni; ma Roma è l’eterna succursale di Bisanzio. Il governo tecnico sta ripetendo i riti levantini dei governi politici che l’hanno preceduto. Quest’ultima manovra sarà forse diversa dalle altre per i suoi contenuti, non già per le sue forme, non per le modalità del suo battesimo. Tre soprattutto: maxicommi, maxiemendamenti, e in conclusione un bel voto di fiducia. Con qualche danno alla legalità costituzionale, oltre che al decoro delle nostre istituzioni; ma tanto ormai ci abbiamo fatto il callo. Succede quindi, in primo luogo, che il decreto salva Italia sia vergato dalla penna d’oca del burocrate, sottraendosi alla comprensione dei comuni mortali. Provateci un po’ voi a decifrare per esempio questo brano: «Per tutto quanto non previsto dai commi da 24 a 26, si applicano in quanto compatibili le disposizioni relative al tributo annuale, compresa la maggiorazione di cui al comma 13». Tuttavia la vera sfida non è nemmeno quella d’interpretare i nuovi confetti normativi: è ancora più difficile scovarli. Servirebbe un minatore, quando l’articolo 14 declina per 47 …

"I privilegi della Chiesa le ambiguità della legge", di Miguel Gotor

Le polemiche sul pagamento dell´Ici da parte della Chiesa cattolica lasciano riaffiorare un fascio di atteggiamenti antichi. Da un lato c´è l´impuntatura anticlericale, carica di pregiudizi e di non poca disinformazione; dall´altro, la chiusura a riccio del fronte clericale che vede nella semplice sollevazione della questione un´aggressione alla Chiesa come istituzione. Bisogna, invece, ragionare, a partire dal riconoscimento di alcuni dati di fatto. Il primo è la crisi economica che il Paese sta attraversando: l´attuale governo ha chiesto duri sacrifici, i cui effetti, sul terreno delle politiche sociali e assistenziali, sono oggi percepiti con preoccupazione dagli amministratori locali, ma non sono stati ancora compresi sino in fondo dalla cittadinanza e soprattutto dalle fasce più deboli della popolazione che pagheranno il prezzo più alto. In un simile contesto, se riconosciamo la criticità di questa fase storica, è giusto che qualunque istituzione presente in Italia si impegni più del normale e persino del dovuto per contribuire ad attutire le conseguenze dell´emergenza favorendo la raccolta delle risorse e il loro spostamento a protezione dei più deboli, avendo come …