Giorno: 17 Dicembre 2011

"Politiche di buon senso sull'immigrazione", di Maurizio Ambrosini

L’immigrazione resta uno dei temi più incandescenti e più difficili da affrontare della politica italiana. Ma la semplificazione dei percorsi di cittadinanza è indispensabile per consentire una effettiva integrazione sociale. A partire dall’introduzione dello jus soli e del voto alle amministrative ai residenti stranieri. Anche perché i lavoratori stranieri in Italia pagano tasse e contributi alle casse dell’Inps. Il governo Monti ha già dato segnali di svolta rispetto al recente passato. Otterrà risultati adottando un approccio pragmatico. Tra le scelte qualificanti del governo Monti compare la delega sull’integrazione ad Andrea Riccardi. Qui certamente si coglie una svolta, di linguaggio e di approccio culturale, rispetto al governo precedente. Più volte, poi, il presidente Napolitano ha incitato governo e parlamento a riformare le norme sulla cittadinanza, in favore dei minori nati in Italia da genitori immigrati. Vorremmo quindi provare a suggerire qualche pista di lavoro al nuovo esecutivo, pur sapendo che il tema resta tra i più incandescenti e dunque difficili da maneggiare. SEGUIRE UN APPROCCIO PRAGMATICO Per questa ragione, il primo suggerimento è quello di adottare …

Cancellati due Intercity, il Pd interroga il ministro Passera

Erano previsti dal contratto di servizio con lo Stato sulla linea Modena-Carpi-Mantova. Un’altra brutta sorpresa per i pendolari della linea Modena-Carpi-Mantova. Trenitalia ha cancellato dal nuovo orario invernale una coppia di Intercity nella tratta Bolzano-Modena-Bologna che rientravano nel contratto di servizio con lo Stato. “Un utile e veloce collegamento – sostengono i pendolari – confermato fino agli ultimi giorni da Trenitalia ma poi soppresso e comunicato a cose fatte”. La protesta è stata raccolta dall’on. Manuela Ghizzoni che ieri sulla vicenda ha presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera. “Come è possibile – chiede la parlamentare del Pd – che siano stati cancellati collegamenti ferroviari compresi nel contratto di servizio tra lo Stato e la società ferroviaria?”. L’on. Ghizzoni chiede inoltre quali iniziative intenda assumere il governo “al fine di verificare il livello del servizio ferroviario nel territorio modenese, con particolare riferimento al rispetto delle clausole del contratto di servizio”. Tra i tanti disservizi sulla linea Modena-Carpi-Mantova l’esponente democratica segnala “le mancate coincidenze con i treni per Bologna e Piacenza; il …

"Torino, Riccardi "bloccato" dai leghisti salta la visita al quartiere degli immigrati", di Marco Ansaldo

«Visitando uno dei quartieri simbolo, in Italia, dell´integrazione riuscita mi sembrava giusto incontrare tutte le realtà che hanno contribuito a questo risultato. Ma, all´ultimo momento, qualcuno ha cambiato idea. Io non faccio polemiche, e non vado a disturbare chi non mi vuole». Andrea Riccardi, nuovo ministro della Cooperazione internazionale e dell´Integrazione, va a Torino per vedere il campo rom incendiato una settimana fa, ma la Lega si defila, anzi è pronta a contestarlo e a chiudergli in faccia la sede del patronato che gestisce nel quartiere di San Salvario. Addirittura, il governatore della Regione Piemonte, Roberto Cota, prima gli fa sapere che la sua visita non è opportuna; poi non appare nemmeno per salutare il ministro della Repubblica in visita ufficiale nel capoluogo piemontese. È l´ennesimo strappo della Lega nei confronti del governo Monti. Il gesto di attenzione fatto dal fondatore della Comunità di Sant´Egidio, ora ministro con un ruolo centrale nel nuovo esecutivo, viene rifiutato dal Carroccio. «La presenza del ministro Riccardi – annuncia il deputato torinese lumbard Stefano Allasia – non è assolutamente …

"Il Pd e l’orgoglio di salvare l’Italia", di Alfredo Reichlin

I democratici stanno ridefinendo il loro profilo come partito della nazione e non basta più dire le cose di prima. Bisogna ridefinire il patto sociale e politico per dare forza a una nuova idea di Europa. Mi sembra importante ragionare sul ruolo politico che il Pd sta giocando e sul significato delle responsabilità che ci siamo assunti rispetto alle sorti incerte della democrazia italiana. Non voglio qui ripetere le cose dette sullo stato di straordinaria emergenza in cui ci muoviamo. Né tornare sulla semplice verità che il dovere di «salvare l’Italia» è la condizione per evitare il massacro del mondo del lavoro italiano. Qualcosa come in Grecia: drastico taglio dei salari, licenziamenti in massa, gli ospedali che non hanno più i soldi per comprare i medicinali stranieri. Spero che questo rischio per noi si stia allontanando. Voglio solo aggiungere qualcosa sul perché il Pd dovrebbe andare a questa prova con più orgoglio. L’orgoglio di una forza che sta ridefinendo il suo profilo come quel partito della nazione di cui un paese così diviso ha assolutamente …

"L'ultima giravolta del partito senza memoria", di Michele Prospero

Nel dibattito parlamentare sulla manovra è andata in scena una recita a soggetto che per molti mesi ancora accompagnerà la destra. Alla decadenza del confronto pubblico non sembra esserci più argine. Mentre il Paese si sta giocando la sopravvivenza, a destra si dividono i ruoli in commedia. Da una parte c’è chi cerca di smarcarsi da un governo votato ma poco gradito. E dall’altra chi assume i toni agitatori e annuncia una chiamata alle armi per una battaglia all’ultimo sangue. La Lega è la più triviale manifestazione di quella sfacciata politica che, diceva Machiavelli, ha una doppia anima, una in piazza e una in palazzo. Dopo aver occupato così a lungo il potere, ed essersi anche distinta per la solerzia nell’attacco ai diritti sindacali (l’imposizione dell’arbitrato nelle controversie di lavoro venne schivato dal Colle che negò la firma), ora il Carroccio scopre una improbabile anima proletaria. È ridicolo passare dalle auto blu, dai fastosi consigli di amministrazione e dalle allegre cene di Arcore ai proclami insurrezionali redatti in nome degli umiliati e offesi. Con la …

"Debito e sviluppo le nuove tappe", di Alessandro Barbera

In cima alla lista ci sono il taglio del debito pubblico, la riforma del mercato del lavoro e il rilancio della crescita, azzoppata dall’ennesima (ma inevitabile) manovra finanziaria. Il governo è solo all’inizio del suo lavoro: come dimostrano le pressioni di partiti e lobby contro le liberalizzazioni, l’agenda Monti è lunga e piena di incognite. Il primo scoglio sarà la prossima settimana, quando il decreto salva-Italia sarà in Senato per la sua approvazione definitiva. Il governo ha detto sì a diversi ordini del giorno, dunque si è impegnato a farli propri nella manovra. Lo farà? Alcuni di questi riguardano materie delicatissime, come la gara per l’assegnazione delle frequenze del digitale terrestre o la modifica della norma che esclude gli immobili della Chiesa dal pagamento dell’Imu. «Io disperato? Sono pieno di speranza», diceva ieri il premier rispondendo a Berlusconi. Per fare il lavoro che lo attende, ce ne vogliono dosi massicce. Pensioni & famiglie Lavoratori precoci e penalizzazioni i ritocchi possibili Ritocchi al pacchetto pensioni ce ne sono già stati: dalla norma che salva l’indicizzazione degli …

"Anni di tagli, le "pubbliche" calano, boom di iscritti alle scuole paritarie", di Salvo Intravaia

Pubblicati i dati dell’Ufficio Statistica del Ministero. Negli scorsi sei anni incremento alle “private” del 10%. Il taglio dei servizi per carenze di fondi (e la minor assistenza agli alunni disabili) la causa principale. Il sospetto lo avevano in molti, adesso arriva la conferma dei numeri. In pochi anni, le scuole paritarie hanno visto crescere il numero dei propri iscritti. Mentre le statali, travolte dai tagli soprattutto dell’ultimo governo Berlusconi, segnano il passo. In appena sei anni – dal 2004/2005 al 2010/2011 – gli iscritti nelle scuole elementari, medie e superiori delle paritarie sono cresciuti del 10 per cento, nelle statali si registra una sostanziale stabilità. Il dato degli alunni delle private è stato pubblicato ieri dall’Ufficio statistica del ministero dell’Istruzione nell’ambito del dossier sugli alunni disabili e mancava dalle statistiche ufficiali da circa 10 anni. Nei conteggi elaborati da Repubblica.it si è preferito tralasciare il complesso mondo delle scuole dell’infanzia, dove si rischia di fare confusione perché la quota di alunni iscritti nelle scuole gestite dagli enti locali – e quindi, di fatto, pubbliche …