Giorno: 13 Dicembre 2011

Firenze, Bersani: "Razzismo e violenza un pericolo reale"

Impegnamoci tutti ad alzare la soglia della vigilanza, della repressione e della battaglia culturale. “Il sangue sparso oggi a Firenze, dopo l’episodio del campo Rom a Torino, dimostra che questa deriva va fermata. Il dovere di tutti è oggi di impegnarsi per alzare la soglia della vigilanza, della repressione e della battaglia culturale, nella consapevolezza che in una crisi così pesante come quella che stiamo vivendo non si deve abbassare la guardia rispetto alla tenuta della convivenza civile. Impegnamoci tutti ad alzare la soglia della vigilanza, della repressione e della battaglia culturale”, ha concluso Bersani. www.partitodemocratico.it

"Classi sovraffollate, disabili penalizzati ecco i numeri della gestione Gelmini", di Salvo Intravaia

Il criterio della trasparenza reintrodotto dal ministro Profumo fa emergere le proporzioni di quanto accaduto negli ultimi tre anni. Nel 2008/2009 le classi con oltre 25 alunni erano l’11,6% oggi sono il 17,3%. Quelle in cui c’è più di un portatore d’handicap sono passate dal 6 al 7%. Classi-pollaio, disabili stipati in aule superaffollate e anche in più d’uno per classe. Ecco i numeri che inchiodano la Gelmini. Dal 2008 le proteste di insegnanti e genitori contro le misure del governo Berlusconi contro la “scuola” sono state un crescendo – classi stracolme di alunni e disabili penalizzati – ma dopo ogni “caso” scoperto dalla stampa, puntualmente, arrivava la smentita del ministero che recitava sempre lo stesso copione e parlava di accuse “destituite di ogni fondamento”. Nel frattempo, però, i numeri venivano meticolosamente occultati: niente più “sintesi dei dati” sulla scuola e niente più pubblicazioni con numeri, grafici e tabelle che potessero svelare il reale impatto della cosiddetta riforma Gelmini sulla scuola italiana. Si andava avanti solo con dichiarazioni dell’ufficio stampa. “Non è prevista l’abrogazione del …

"Effetto IMU", di Massimo Bordignon , Simone Pellegrino e Gilberto Turati

Aver introdotto l’Imu sull’abitazione di residenza rende immediatamente iniqua la manovra Monti? In realtà, l’Imu sulla prima casa ha effetti distributivi meno negativi dell’Ici 2007. Non è così invece per le seconde case, per la contemporanea eliminazione delle rendite catastali dall’Irpef. Una scelta forse da riconsiderare perché assieme alla cedolare secca sui canoni di locazione erode ancor di più la base imponibile dell’Irpef, rendendola sempre più simile a un’imposta sui soli redditi da lavoro e pensioni. E se poi una parte dei “poveri” fossero solo evasori? Il dibattito politico sulla manovra correttiva varata dal governo Monti si è rapidamente concentrato sulle questioni distributive, soprattutto per quanto riguarda l’anticipo al 2012 dell’Imposta municipale propria (Imu), già prevista nei decreti attuativi sul federalismo fiscale, e la sua estensione all’abitazione di residenza. Per molti, questo la rende immediatamente iniqua; per altri, addirittura sono i ricchi a guadagnarci e i poveri a perderci. Ma è davvero così? Cominciamo ricordando qualche fatto. LA CASA DEGLI ITALIANI Il patrimonio delle famiglie italiane è molto ampio in un confronto internazionale. (1) Ma …

Manovra, Bersani incontra i sindacati Le sigle compatte: "Cambiare subito", da la stampa.it

Il no alla manovra correttiva compatta i sindacati che ieri sono scesi in piazza per la prima volta tutti insieme (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) per chiedere al Governo cambiamenti in particolare sulle pensioni e sull’Ici. Lo sciopero di tre ore proclamato per oggi per il settore privato ha avuto secondo i sindacati buone adesioni, ma iniziative ancora più forti potrebbero essere messe in campo qualora il Governo decidesse di tirare dritto e di non fare modifiche a un provvedimento che, come ha sintetizzato il leader della Cgil, Susanna Camusso «fa male al Paese e ai lavoratori». Questa mattina saranno presentati gli emendamenti dei relatori alla manovra mentre alle 14.00 è previsto un incontro dei sindacati con il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. Ieri migliaia di lavoratori hanno manifestato davanti alle prefetture in 100 città e per lunedì prossimo è confermato lo sciopero di otto ore dei lavoratori del pubblico impiego e disagi potrebbero esserci soprattutto nel settore della sanità e della scuola. Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito al Governo la richiesta di rivedere …

Alleanze, Bossi "congela" Berlusconi "Sta coi comunisti, ognuno a casa sua", da repubblica.it

Ma in prospettiva il leader del Carroccio non chiude al Pdl: “Dipenderà da noi, ora è il momento di aspettare”. Duro il giudizio sul governo Monti: “E’ cattivo, tocca pensioni e vecchietti. E la manovra divide chi l’ha fatta”. Affondo del Senatùr anche sull’euro: “Quando finirà, la Padania si farà la sua moneta. Tornare alla lira? Per mantenere tutti questi farabutti?” Un asse Bossi-Berlusconi “adesso non c’è, ognuno sta a casa sua”, anche perché Berlusconi “sta con i comunisti, è con il governo”. Lo assicura il leader leghista a margine di un convegno sulla sanità alla sede della Regione Lombardia. Bossi spiega anche che il suo incontro con Berlusconi, annunciato dall’ex premier e poi sfumato, “è stato sospeso, perché non sono i tempi per farlo, sono tempi per aspettare”. A chi gli chiedeva se a questo punto Giulio Tremonti resterà nel Pdl o entrerà nella Lega, Bossi risponde: “Dipenderà da noi. Io ritengo che sia un uomo valido, oltre che mio amico”. E rivela che l’ex ministro dell’Economia “è in carrozzella, perché si è rotto …

"Perché ero con i sindacati", di Cesare Damiano

Ho partecipato con un gruppo di parlamentari del Partito democratico al presidio in piazza Montecitorio indetto da Cgil, Cisl, Uil e Ugl per protestare contro la manovra. Ho ascoltato gli interventi dei segretari generali del sindacato che richiedevano maggiore equità. Su questa traiettoria abbiamo sentito una forte convergenza con il tentativo che il Pd sta portando avanti nelle commissioni bilancio e finanze per correggere alcuni punti della manovra al fine di renderla socialmente più accettabile. Siamo andati ad ascoltare e a portare le nostre opinioni, laddove ci sono state richieste dai lavoratori e dai pensionati, e per spiegare in che cosa consista il nostro tentativo, con gli emendamenti, di collegare il rigore alla crescita e all’equità. Del resto, la scorsa settimana abbiamo raggiunto un’importante intesa tra Pd, Pdl e Terzo polo in commissione lavoro della camera, quando abbiamo sottoscritto un parere sulla manovra che richiedeva unitariamente alcuni interventi di cambiamento. Il primo, con la richiesta di indicizzazione delle pensioni fino a tre volte il minimo, cioè 1.440 euro mensili lordi. Il secondo, con la richiesta …

"Lavoro, la crisi pesa di più sui giovani italiani", di Alessandra Coppola

Aumenta la disoccupazione tra le nuove generazioni di casa nostra. E sempre più stranieri lasciano l’Italia. Contrordine: a pagare le conseguenze della crisi non sono i lavoratori immigrati, ma i giovani italiani. Si legge nelle pagine del nuovo rapporto della Fondazione Ismu: l’andamento dell’occupazione complessiva nel nostro Paese nel confronto tra il primo trimestre del 2010 e l’inizio del 2011 ha fatto registrare un aumento di 116 mila unità. «Un risultato positivo ottenuto solo grazie alla componente immigrata», scrivono i ricercatori, cresciuta in un anno del 14 per cento (275 mila in più). Una resistenza alla recessione che è merito soprattutto delle donne, «concentrate nei servizi domestici e di assistenza meno legati agli andamenti ciclici dell’economia». ITALIANI SENZA LAVORO – Va male invece per gli italiani, soprattutto nelle fasce di età più basse: 160 mila posti in meno nello stesso arco di tempo preso in esame. Tra questi, annota Laura Zanfrini che per l’Ismu ha seguito la ricerca sul lavoro, «sono i giovani a rappresentare le principali vittime», e sono per la prima volta i …