"Oltre il beauty contest", di Carlo Cambini e Antonio Sassano
L´idea di regalare frequenze televisive con un “beauty contest” non piace a nessuno. Tantomeno in questi giorni di duri sacrifici per tutti. L´asta che ha assegnato le frequenze banda 800MHz ha rivelato un valore di 50 milioni di euro a MHz e quindi un valore che potrebbe arrivare a 16 miliardi per i 40 canali dedicati alla Tv e di circa 2.4 miliardi per le sei frequenze assegnate con un “concorso di bellezza”. La cessione di questo patrimonio pubblico, a titolo gratuito e per un uso esclusivamente radio-televisivo, sembra davvero un grave errore. È necessario partire da una premessa: l´orientamento di tutti gli organi di governo dello spettro elettromagnetico (Itu, Fcc, Commissione Europea, Autorità nazionali) è quello di un uso neutrale dello spettro sia in termini di servizi che in termini di tecnologia. Il nostro “beauty contest” viola sia la neutralità del servizio che quella tecnologica. Cinque frequenze sono destinate allo specifico servizio televisivo e alla specifica tecnologia digitale terrestre (Dvb-T). Una è riservata alla tecnologia digitale mobile (Dvb-H) o al futuro Dvb-T2 ed è …