Modena – Manifestazione: Se non le donne, chi?
Piazzale Sant’Agostino Modena
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Giuliano Amato e Romano Prodi nel loro articolo sul Sole 24 Ore di martedì 6 dicembre sollecitano i deputati italiani al Parlamento europeo ad assumere un ruolo attivo nel promuovere la costruzione di un vero e democratico governo economico dell’eurozona. Questa sollecitazione non cade nel vuoto, perché da mesi la delegazione italiana del Pd è in prima fila su questo fronte e sta offrendo un ricco contributo di idee e di proposte all’iniziativa del gruppo dei Socialisti e dei Democratici e all’azione più complessiva di un più largo fronte europeista presente all’interno del Parlamento europeo. Anche noi, come Amato e Prodi, riteniamo che dal Consiglio europeo del 9 dicembre debbano uscire risposte forti, che puntino, in primo luogo, a una piena attuazione delle possibilità offerte dal Trattato di Lisbona in linea con il metodo comunitario. Ciò consentirebbe già da ora di rafforzare in modo sostanziale la convergenza delle politiche fiscali. Su questi punti abbiamo elaborato proposte puntuali che consentirebbero di evitare la strada insidiosa di una lunga e controversa riforma dei trattati per introdurre innovazioni …
Nicola Cosentino e i suoi fratelli. Presi singolarmente non hanno commesso reati. Ma pare abbiano puntato quasi tutti su nozze “eccellenti”, in qualche modo inscritte nella gerarchia dei clan. Parlano chiaro le carte dell´operazione “Il Principe e la (scheda) ballerina” che ha portato a 57 arresti e alla richiesta di autorizzazione a procedere inoltrata dal gip alla Camera dei deputati nei confronti di Nicola Cosentino, già sotto processo a Santa Maria Capua Vetere per concorso esterno in associazione camorristica, e del presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro. Il giorno della cattura del superlatitante dei casalesi Zagaria, l´ex sottosegretario all´Economia non ha voluto far mancare il suo commento: «È un segnale tangibile di come possiamo estirpare la camorra e ridare ai nostri territori martoriati coraggio e dignità. Mi complimento con le forze dell´ordine e in nome della fiducia nella magistratura ho deciso di rimanere in silenzio dinanzi all´ennesimo colpo. È necessario uscire dal circo mediatico a causa di una parte minoritaria e risibile della magistratura che cerca fama attraverso la mia persona e la posizione …
Vorrei che questa storia fosse letta dal premier Mario Monti, dal ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e dal ministro dell´Interno Annamaria Cancellieri. So che la loro sensibilità non rimarrebbe muta se approfondissero questi temi. La storia che racconto è stata scritta dalla procura antimafia. Dai pubblici ministeri Federico Cafiero De Raho, Antonello Ardituro, Catello Maresca, Raffaello Falcone, Franco Roberti e Raffaele Cantone. Dalla polizia, dai carabinieri, dalla Guardia di finanza. E soprattutto è una storia che riguarda non la mia sfortunata terra, non semplicemente Casal di Principe, il comune più sciolto nella storia d´Italia, ma riguarda l´intero paese e l´economia di questo paese. Michele Zagaria era un imprenditore, è un imprenditore. È un imprenditore camorrista, non un camorrista imprenditore. Sembra uno scioglilingua, ma non lo è. Non è un camorrista che ha fatto soldi e quindi si è messo a fare impresa con denaro sporco. Al contrario è un casalese e precisamente di Casapesenna – un piccolo paese vicino a Casal di Principe e San Cipriano d´Aversa, i tre paesi dell´Agro Aversano con i …
Nella manovra Monti ci sono cose molto importanti per la lotta all’evasione, ma ne mancano tante altre. E il contribuente onesto si chiede perché. Per esempio: il premier, domenica scorsa, illustrando il decreto-stangata, ha solennemente annunciato che aveva deciso «per i membri di governo di adottare un criterio di trasparenza. Sulle nostre dichiarazioni dei redditi abbiamo deciso di dichiarare per intero i patrimoni, perché non vediamo per quale ragione il possesso di obbligazioni, azioni e fondi di investimento debba essere esentato da una dichiarazione patrimoniale». Giusto. Ma visto che c’era perché questa decisione non è stata estesa a tutti i contribuenti? Tanto più che un suggerimento del genere era arrivato da due economisti della Bocconi che Monti conosce molto bene: il rettore Guido Tabellini, che tra l’altro è stato in corsa per entrare nella squadra di governo, e il professor Angelo Provasoli. I due, in un articolo sul Sole 24 Ore del 3 settembre, proponevano questa soluzione: «La dichiarazione annuale dovrebbe fornire non solo i dati dei redditi conseguiti ma anche quelli della consistenza del …
Parterre delle grandi occasioni, quello allestito dal MIUR il 7 dicembre al CNR, a Roma, per parlare di valutazione di sistema, soprattutto dei progetti sperimentali che lo stanno implementando, e di ciò che l’Europa ci chiede nelle ormai famose domande n. 13 e 14 rivolte al Governo italiano, che riguardano direttamente la valutazione delle/nelle scuole. Il meeting ha dato anche il destro al neoministro Francesco Profumo per “esternare” la sua visione di scuola, alle prese con le inedite ma affascinanti sfide della società contemporanea, ma ancora attardata dai suoi annosi malanni. Diciamo pure che la “vision” è forte: costruire una “smart” school (intelligente, elegante, efficace, forse risparmiosa..) in una “smart” city (una comunità che deve riscoprire la voglia di guardare al futuro e di coinvolgere tutti ad un più alto livello di cittadinanza). Ma in questa sede non parleremo né di questo (non mancheranno i commenti, mano a mano che il disegno sarà “svelato”), né della piega che sta assumendo il dibattito sul sistema di valutazione, a partire dalle risposte che il governo italiano (il …
«Il ministro Michel dice che siamo vicini a un accordo sulle pensioni…», riferisce un deputato del Pdl a un collega della commissione bilancio. «Chi?». «Coso, lì, come si chiama… Martone», spiega il primo. «Ah sì, Martone… ma davvero?». Sono passate da poco le quattordici quando la giornata politica cambia di segno. La notte dei partiti era stata cupa. Pd e Pdl, ieri, s’erano si sono svegliati con l’amaro in bocca. La freddezza con cui nelle loro apparizioni televisive del martedì sera, dietro algide formule di cortesia, Monti e la Fornero, con accenti diversi, erano parsi liquidare ogni possibilità di serie modifiche al decreto salva-Italia, che i due principali partiti della maggioranza concentravano sui nodi casa e pensioni, avevano indispettito non poco Pd e Pdl. Il cambio di rotta annunciato ieri da Michel Martone, viceministro del welfare, approdato a Montecitorio e sbarcato al molo della commissione lavoro, ha fatto capire che le cose, nel corso della mattinata, stavano prendendo tutt’altra piega. I due partiti-pilastro della maggioranza, in poche parole, hanno puntato i piedi: e l’effetto dell’irrigidimento, …