"Editoria, fondi in estinzione Pluralismo in pericolo", di Roberto Monteforte
Cancellato il sostegno alla libertà d’informazione. Le risorse pubbliche saranno destinate a tutte le testate, compresi i grandi gruppi. A rischio sopravvivenza centinaia di giornali, da l’Unità a Il Secolo d’Italia. Pesa e in modo drammatico anche sull’editoria il decreto «Salva Italia» di Mario Monti. Al di là delle esigenze di rigore e di moralizzazione, si annunciano tagli che poco hanno a che fare con l’equità. Che anzi finiranno per mettere seriamente in discussione il pluralismo informativo del nostro paese. Quello che è stato annunciato con l’articolo 29 comma 3 della manovra sarà praticamente la cancellazione dell’editoria di idee, cooperativa, non-profit e politica. Dal 1 ̊ gennaio rischiano di non essere più in edicola testate come l’Unità, Liberazione, Europa, Il Secolo d’Italia, la Padania, il Riformista, Il Manifesto, l’Avvenire, Terra, i settimanali diocesani, periodici come Rassegna sindacale, Salvagente o Conquiste del Lavoro, giornali editi da cooperative e tutti gli altri che sino ad oggi hanno avuto diritto ai finanziamenti «diretti» da parte dello Stato. I NUOVI CRITERI Ieri è arrivato secco l’annuncio. In nome del …