"Gli imbrogli della Lega", di Michele Brambilla
Nella nostra candida ingenuità, quando abbiamo saputo che Roberto Cota e Luca Zaia avrebbero disertato l’incontro di domani tra governo e Regioni per partecipare invece alla riunione del «Parlamento del Nord», abbiamo pensato che il nuovo presidente del Consiglio avrebbe più di un motivo per sentirsi offeso. In un attimo siamo stati però riportati sulla terra dalle notizie d’agenzia, dalle quali abbiamo appreso che lo screanzato è Mario Monti, e gli «offesi» Cota e Zaia. «È una provocazione, uno sgarbo istituzionale», ha detto il presidente del Piemonte della convocazione a Roma. «Si è voluto fissare l’appuntamento alla stessa ora della nostra riunione, c’è stata poca sensibilità», ha aggiunto il presidente del Veneto. Come nella manzoniana notte degli imbrogli, nella versione leghista dei fatti le vittime sembrano i ribaldi, e viceversa. Lo sgarbo istituzionale diventa la convocazione, da parte del governo, dei rappresentanti delle Regioni, non il dar buca all’appuntamento. Allo stesso modo una riunione in cui si dovranno illustrare misure attese da tutto il mondo diventa «un’inutile formalità», come l’hanno definita Cota e Zaia, mentre …