Giorno: 3 Dicembre 2011

"Gli imbrogli della Lega", di Michele Brambilla

Nella nostra candida ingenuità, quando abbiamo saputo che Roberto Cota e Luca Zaia avrebbero disertato l’incontro di domani tra governo e Regioni per partecipare invece alla riunione del «Parlamento del Nord», abbiamo pensato che il nuovo presidente del Consiglio avrebbe più di un motivo per sentirsi offeso. In un attimo siamo stati però riportati sulla terra dalle notizie d’agenzia, dalle quali abbiamo appreso che lo screanzato è Mario Monti, e gli «offesi» Cota e Zaia. «È una provocazione, uno sgarbo istituzionale», ha detto il presidente del Piemonte della convocazione a Roma. «Si è voluto fissare l’appuntamento alla stessa ora della nostra riunione, c’è stata poca sensibilità», ha aggiunto il presidente del Veneto. Come nella manzoniana notte degli imbrogli, nella versione leghista dei fatti le vittime sembrano i ribaldi, e viceversa. Lo sgarbo istituzionale diventa la convocazione, da parte del governo, dei rappresentanti delle Regioni, non il dar buca all’appuntamento. Allo stesso modo una riunione in cui si dovranno illustrare misure attese da tutto il mondo diventa «un’inutile formalità», come l’hanno definita Cota e Zaia, mentre …

"Il dovere dell'equità", di Massimo Giannini

La parola-chiave della manovra che Monti presenterà lunedì agli italiani è una sola: equità. È questa l´unica «password», etica e politica, che potrà consentire al Parlamento, alle forze sociali e all´opinione pubblica di «accedere» a un programma di sacrifici inevitabili, ma altrimenti intollerabili. Tutti parlano di equità. L´ha invocata il presidente della Repubblica il 13 novembre, quando ha conferito a Monti l´incarico di formare un nuovo governo, «su scelte urgenti di consolidamento della nostra situazione finanziaria e di miglioramento delle prospettive di crescita e di equità sociale». L´ha promessa il presidente del Consiglio nel discorso sulla fiducia il 14 novembre: «I sacrifici necessari dovranno essere equi». La chiede ora il leader del Pd Bersani, che oggi incontrerà il premier, alla ricerca di «soluzioni che coniughino il rigore con equità e consenso sociale». Ma l´equità rischia di essere una parola vuota, e dunque la password rischia di non funzionare, se la manovra di Monti non si riempie di un significato politico chiaro, che vada oltre la pura tecnica dei numeri, dei fabbisogni, dei saldi. È evidente: …