"Ora ci vuole coerenza, Pd", di Marco Meloni
A pochi giorni dall’insediamento, i sondaggi di opinione confermano la percezione di un grande consenso nei confronti del governo Monti. Una fiducia che investe anche i partiti e i leader che lo sostengono maggiormente, e che tra i militanti del Pd è quasi unanime, sfiorando il 95%. Liberare pacificamente l’Italia da Berlusconi, riportarla nel consesso internazionale, far ripartire la crescita e ricostruire un tessuto civile fatto di regole ed equità: risultati in parte già conseguiti, in gran parte auspici da mutare in realtà. Parlamento, cittadini, attori politici e sociali, sono i protagonisti di un processo che solo chi ignora la democrazia parlamentare definisce sconfitta della politica. Le forze politiche e parlamentari possono autonomamente – come ha osservato Nadia Urbinati – sostenere e giudicare l’operato di un governo il quale, pur non composto da politici di professione, realizza un programma politico. I prossimi mesi muteranno, oltre che il destino del paese, l’assetto politico futuro: ecco la sfida del Pd. L’alternativa è secca: crederci o non crederci. Incidere sulle scelte, ed essere così – per dirla con …