Giorno: 5 Novembre 2011

"Dimensionamento avanti tutta, anzi no", di RP da La Tecnica della Scuola

Il sottosegretario Giuseppe Pizza risponde alla Camera ad una interpellanza urgente del PD: “Convengo sulla necessità di procedere con tempi adeguati”. Verrà anche aperto un tavolo di confronto in Commissione Cultura. Al dimensionamento delle istituzioni scolastiche sembra non credere più nessuno, nemmeno il Ministero. L’ultimo stop arriva addirittura dal sottosegretario Giuseppe Pizza che nella giornata del 3 novembre ha risposto alla Camera ad una interpellanza urgente proposta da alcuni deputati del Partito democratico. “Chiediamo di sospendere l’applicazione di questa norma – ha detto l’onorevole Maria Coscia presentando l’interpellanza – e di aprire un tavolo di concertazione con le regioni e con la Conferenza unificata”. “Chiediamo insomma di aprire un tavolo di confronto serio – ha aggiunto Coscia – per vedere come procedere in modo ragionevole”. Inattesa la risposta del sottosegretario Giuseppe Pizza: “Convengo con l’onorevole interpellante che le operazioni relative ai piani di dimensionamento debbano essere svolte in tempi adeguati di consultazione tra i vari soggetti coinvolti, in modo da consentire che sui piani stessi venga raggiunta la più ampia condivisione possibile”. E ancora: “Vorrei …

"L'importanza della verità", di Adriano Prosperi

L´autunno italiano è triste, luttuoso, incerto. Gravano su di noi la maledizione della natura e l´irrisione del mondo intero. La lingua stessa sembra diventata di legno, equivoca, inservibile. Ma quando la usa il presidente della Repubblica tutti la capiscono. «Parliamoci chiaro, – dice oggi Giorgio Napolitano – nei confronti dell´Italia è insorta in Europa, e non solo in Europa, una grave crisi di fiducia. Dobbiamo esserne consapevoli e sentircene, più che feriti, spronati nel nostro orgoglio e nella nostra volontà di recupero». Dire la verità, dirla con chiarezza, con nettezza, in limpido italiano è il dovere d´ufficio che il capo dello Stato si è assunto. Oggi ne abbiamo avuto una nuova prova, tanto più importante quanto più amara è questa verità e più urgente la necessità che il Paese intero ne prenda coscienza. Da giorni, da anni, un altro uomo, uno che dice di governare l´Italia ma che è considerato da tutto il mondo un ostacolo alla credibilità di tutti noi come individui e come Paese, tenta di venderci la sua capacità di illusionista, mentre …

"Il punto di non ritorno", di Mario Calabresi

In altri tempi Silvio Berlusconi tornando dalla Costa Azzurra si sarebbe fermato a Genova, in altri tempi avrebbe speso un poco del suo tempo per mostrare attenzione verso una regione in cui le acque hanno ucciso 16 persone in meno di una settimana. Il nostro premier ogni giorno di più mostra di aver perso il contatto non solo con l’Italia ma anche con la realtà. C’è la moda passeggera di assaltare i titoli di Stato italiani», ha detto ieri alla conferenza stampa finale del G20, fingendo di non sapere che se i risparmiatori di tutto il mondo abbandonano o non comprano i nostri titoli è perché abbiamo un gigantesco problema di credibilità. Lo abbiamo dovuto sentire dalla viva voce del direttore del Fondo monetario Christine Lagarde, lo stesso organismo che insieme all’Unione europea dovrà monitorare i passi dell’attuazione della lettera con cui ci siamo impegnati al risanamento e al rilancio. Siamo sorvegliati speciali, ma anche di questo fingiamo di non accorgerci. Nella rappresentazione della realtà del Cavaliere in Italia «non c’è una forte crisi» e …

"I carnefici del territorio", di Carlo Petrini

Il 4 novembre 1966 l´Arno invase Firenze. Dopo 45 anni nulla è cambiato. Si resta sgomenti. L´Italia non regge più ore e giorni di pioggia. Muoiono persone, e anche una sarebbe troppo. Muoiono bambini. Non servono più gli allarmi se i sindaci non mettono in atto misure di prevenzione. Se il clima è cambiato, se a Genova in cinque minuti sono caduti 50 millimetri di acqua, dobbiamo cambiare anche noi. Altrimenti si continuerà a morire, nelle grandi città e nelle nostre case che crediamo sicure. A Genova il sindaco ha lasciato scuole e uffici aperti, e solo ieri sera ha proibito, per oggi, il traffico di auto. Troppo tardi. Oltre alla profonda tristezza, da lacrime agli occhi, si resta increduli nonostante lo si sia detto troppe volte. Si denunciano lo scellerato consumo di suolo libero, la cementificazione selvaggia, l´incuria cui sono sottoposti i terreni demaniali in svendita, i boschi, le coste e i suoli che un´agricoltura in crisi come non mai non riesce più a curare. Lo Stato da anni taglia fondi e personale per …

Ricorrenza della fine della Prima Guerra Mondiale, giorno dell'Unità Nazionale e festa delle Forze Armate: discorso ufficiale di Manuela Ghizzoni

Sindaco, Autorità civili, militari e religiose, Rappresentanze delle Forze armate, Cittadine e cittadini, alunni genitori e insegnanti delle scuole Pertini, mai come quest’anno la celebrazione del 4 novembre cade in una fase delicatissima per il nostro Paese e per l’Europa. Viviamo uno dei momenti più difficili della nostra storia repubblicana, per la concomitanza di una profonda crisi economica, sociale e politica – o meglio – della rappresentanza democratica e del potere esecutivo. Ciascuno di noi è chiamato a riflettere sul fatto che nel centocinquantesimo anniversario della Patria, e segnatamente nel giorno in cui celebriamo la Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate, l’Italia corre il rischio di rimanere schiacciata nella morsa della recessione economica, dell’immobilismo sociale, dell’acuirsi delle disuguaglianze e della crisi di credibilità che ha investito la classe dirigente, a partire da quella politica. Ma è nei momenti più difficili che si misura la statura complessivamente di un Paese e di coloro che sono chiamati a guidarlo. Ora, più che mai, dovremmo ritrovare quell’orgoglio e quello slancio etico che consentì agli italiani di uscire …