"La frana che travolge il muro di Arcore", di Curzio Maltese
Nel finale di partita quasi tutti i regimi, per quanto grotteschi, ritrovano una compostezza a volte tragica. Non è il caso del berlusconismo, che a un passo dal congedo conserva una prorompente carica di buffoneria. Il premier è sbarcato al G20 di Cannes come fosse per il festival del cinema, distribuendo sorrisi e ottimismo. Accanto a lui, un ministro dell´Economia ormai commissariato, Giulio Tremonti, che esibiva la faccia mesta dell´ostaggio. Questa la coppia in missione di fiducia per conto del paese, al cospetto dei potenti della terra. In conferenza stampa Nicholas Sarkozy ha espresso, stavolta senza risolini, un aperto e sereno scetticismo sulle promesse del premier italiano e rinviato ogni commento a quando (e se) saranno tradotte in provvedimenti concreti. Nel frattempo a Roma prosegue la fuga dal Titanic della maggioranza, la frana che travolge il muro di Arcore. Altri due parlamentari del Pdl hanno afferrato la ciambella di salvataggio dell´Udc, tre sedicenti responsabili sono saliti sulle scialuppe del gruppo misto. Dopo un anno di campagna acquisti e allegra fiera delle poltrone, Berlusconi si ritrova …