Mese: Ottobre 2011

«Inglese ancora vietato alla primaria», di Pippo Frisone

Ricordate le famose tre “I” della riforma Moratti ? Rappresentavano con estrema sintesi la summa del pensiero del centro-destra sulla scuola. Impresa, Informatica e Inglese. Dove son finiti Impresa e Informatica non solo a scuola ma nel Paese è sotto gli occhi di tutti. Rimaneva l’Inglese che doveva irradiarsi , a tappe forzate, in tutte le classi della primaria a scapito del Francese,Tedesco e Spagnolo, buttate al macero con forte spreco di energie e risorse già formate. Si puntava molto, all’inizio, sugli specialisti con oltre 11mila posti di lingua inglese in organico. Con almeno 7 o 8 classi a testa gli specialisti assicuravano una discreta copertura del fabbisogno d’Inglese. I più anziani avevano sulle spalle oltre 500 ore di formazione. Nel 2008 arrivò la finanziaria, quella fatta in 9 minuti che inghiotti d’un sol colpo prima gli specialisti e poi i posti di inglese. L’Inglese però rimase nel curricolo obbligatorio della primaria. Un’ora in prima, due in seconda e tre in terza,quarta e quinta classe. Ma per insegnare l’inglese bisognava formare le maestre e ogni …

"Pensioni, la soluzione c’è: rendere flessibili le uscite", di Pierpaolo Barretta e Cesare Damiano

Quandola Lega Nord afferma di essere contraria al fatto che si tocchino le pensioni, siamo di fronte ad una mezzaverità. Quello che Bossi non dice è che questo governo, di cui la Lega fa autorevolmente parte, le pensioni le ha già abbondantemente toccate. Infatti, basta scorrere i provvedimenti: innalzamento graduale dell’età pensionabile delle donne da 60 a 65 anni nel settore pubblico e privato; introduzione di una finestra fissa di un anno per tutti, anche per coloro che hanno maturato i 40 anni di contributi; decurtazione della rivalutazione al costo della vita dell’assegno previdenziale, a partire dalle pensioni di importo corrispondente a tre volte il minimo; aggancio del momento di andare in pensione all’aspettativa di vita. La seconda affermazione che va contestata è che ci troviamo di fronte ad un sistema statico, mentre in realtà anche la riforma Prodi-Damiano del 2007 ha previsto che le cosiddette pensioni di anzianità, dal 1 gennaio 2013, richiedano accanto ai 35 anni di contributi almeno 62 anni di età (la famosa quota 97). Molti di coloro che sollecitano un …

"L’ira di Tremonti: non potremo mantenere quelle promesse", di Amedeo La Mattina

Fate voi. Non riusciremo a mantenere tutti questi impegni e poi quello che conta, più che il giudizio di Bruxelles, sarà la reazione dei mercati». Non ci ha messo la sua firma nella lettera che ieri Silvio Berlusconi ha portato al vertice europeo. Il ministro dell’Economia è rimasto ai margini della trattativa. «Volutamente», dice chi ci lavora accanto: se tutto dovesse precipitare Tremonti potrebbe sperare di essere il successore del Cavaliere per un governo di transizione. «Macché spiega un ministro che è stato parte attiva nella stesura della lettera – è fuori gioco. Si è messo alla finestra quando ha capito che non era lui a dirigere le danze. E infatti questa volta non è stato lui a definire la griglia di proposte che ci consente di superare l’esame in Europa». Tremonti non ha sopportato che il ruolo principale nella stesura della missiva sia stato affidato a Romani e Brunetta, con la supervisione di Gianni Letta. Un problema di metodo e protagonismo, ma non è escluso che ci sia una questione di merito. Ad esempio …

"Quella mamma normale vietata agli under 14", di Natalia Aspesi

Non ci dovrebbero essere “minori di anni 14” a vedere “Quando la notte”, il nuovo film di Cristina Comencini. Lo ha deciso la commissione di censura, il che come si sa, obbligherà gli esclusi, in questo caso i ragazzini, come sempre avidi di disubbidienza, a fare di tutto (ci sono tredicenni che sembrano maggiorenni) per poterlo vedere. Avessero riflettuto più realisticamente, i censori sarebbero stati zitti: perché un film come questo, molto adatto alle signore e a coppie intelligenti, è di quelli che poco attirano i bambini; infatti non è un cartone animato, non è una fiabona 3D, non ci sono pirati e neppure terminator. Ci sono molte bellissime montagne innevate, ma non basta certo a distogliere i piccini da altri svaghi molto più pericolosi ma di cui la censura non si occupa. Come giustamente, per carità, non si occupa delle notizie di cronaca che almeno un paio di volte al mese raccontano di buonissime mamme (e babbi) assassini della loro prole, anche a tre per volta, senza contare che non è da meno la …

"Silenzi, prestiti e favori: così Berlusconi ha pagato le Olgettine e i fedelissimi", di Carlo Bonini e Piero Colaprico

Inchiesta Verdini, 17 milioni dal conto privato del premier. Gli inquirenti hanno seguito il filo di un maxi versamento a Dell’Utri. Tra i beneficiati la segretaria Brambilla, Querci e Sciascia. Come fantasmi di cui non riesce a liberarsi, le “cene eleganti”, le “bambine”, i legami con rottami di un passato che non passa (Tangentopoli, la vicenda Mangano), afferrano di nuovo il Presidente del Consiglio. Ripropongono l’abisso di una “dipendenza sessuale” costata a Silvio Berlusconi, in soli 18 mesi (gennaio 2007-giugno 2008), 17 milioni di euro in contanti. Ma non solo. Documentano legami che si sapevano di stima (quelli con la fidata segretaria Marinella) e non anche a sei zeri. E questa volta lo svelamento, dopo Milano, è della Procura di Firenze. In un’indagine appena chiusa con il deposito di 65 mila pagine. Incardinata nell’accusa a Denis Verdini, coordinatore nazionale Pdl, di associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita. E con al centro la sua banca, il “Credito Cooperativo Fiorentino”, oggi commissariato, dove questa storia ha inizio. Il 22 maggio del 2008, il senatore Marcello Dell’Utri, correntista …

"Una ricetta autolesionista", di Ronny Mazzocchi

Sono passati solo due anni da quando Tremonti, in occasione di un convegno organizzato dalla Banca Popolare di Milano, sosteneva solennemente che «per una struttura sociale come la nostra, il posto fisso è la base su cui costruire una famiglia», aggiungendo che «la stabilità del lavoro è alla base della stabilità sociale».Ieri, con una svolta di 180 gradi, un governo screditato e senza più una maggioranza politica, facendo leva sulle richieste delle cancellerie europee, ha messo sotto attacco due dei pilastri fondamentali – lavoro e pensioni – di quella stabilità sociale che sembrava così centrale nella visione di uno dei suoi principali esponenti. Il contenuto della lettera che Silvio Berlusconi ha consegnato ai capi di Stato e di governo europei riuniti a Bruxelles va addirittura al di là della noiosa retorica che nell’ultimo decennio ha accompagnato quasi tutte le riforme del mercato del lavoro. Dopo aver cercato per anni di indebolire tutto l’impianto giuslavoristico italiano agitando un supposto conflitto generazionale capace di contrapporre i figli precari ai padri ipergarantiti, il governo ha gettato la maschera …

Stranieri e servizio civile, proposte di legge e sperimentazioni per aprire la strada

Due proposte di legge in Parlamento, entrambe del Partito democratico (Turco 2009 e Bressa-Sereni 2010) e sperimentazioni in alcune regioni del nord. In Emilia Romagna gli stranieri accedono al Scn dal 2003.. All’indomani dei ricorsi avanzati da giovani stranieri in merito alla loro esclusione dal servizio civile, uno di un giovane universitario pakistano al tribunale di Milano e l’altro di una studentessa albanese al tribunale di Brescia, il sito del tavolo ecclesiale sul servizio civile Esseciblog fa il punto sulle proposte ed esperienze già esistenti sull’argomento. Innanzitutto, i numeri. Secondo gli ultimi dati Istat, sono oltre 832 mila gli stranieri, dai 18 ai 28 anni, residenti in Italia. “E se i ricorsi annunciati ieri dovessero andare a buon fine – commenta Esseciblog – anche per loro si potrebbero aprire le porte del servizio civile. Porte sempre più strette in verità anche per i giovani italiani, perché con i tagli annunciati dal Governo l’anno venturo potrebbero essere finanziati poco più di 10mila posti, a fronte dei 20mila dell’ultimo bando”. Per i giovani stranieri comunque, sono state …