«La flessibilità c’è già Chi non ha lavoro è ancora senza nulla», intervista a Paolo Onofri di Oreste Pivetta
Licenziare. E poi? Anche di fronte a questa domanda l’Italia sembra divisa non solo tra occupati e disoccupati, mai occupati, rinunciatari per forza, donne e uomini, ma anche di fronte a occupati nella grande azienda e dipendenti della piccola impresa (vera o falsa che sia, cresciuta poco o miniaturizzata per convenienza), tra chi può contare sulla cassa integrazione, su un sussidio per la mobilità,su un prepensionamento e chi si ritrova a zero. Paolo Onofri, professore di Politica economica all’ Università di Bologna, ha guidato nel 1997 un gruppo di esperti (la «Commissione Onofri», appunto) che presentò al governo Prodi una proposta di riforma degli ammortizzatori sociali. Quattordici anni sono passati abbastanza inutilmente, nel senso che qualche ritocco è stato adottato, ma nella sostanza quel progetto è rimasto nel cassetto. Forse se lo si fosse tenuto aperto quel cassetto qualche idea e qualche mezzo in più per affrontare il peso sociale della crisi ci sarebbe. Anche per discutere più serenamente di licenziamenti, cioè di persone che non sono vuoti a perdere. Professor Onofri, si potrebbe discutere …