Giorno: 29 Ottobre 2011

"Una proposta indecente Anche contro le imprese", di Luigi Mariucci

Ma l’obiettivo del governo potrebbe essere un altro: mascherare dietro la liberalizzazione dei licenziamenti la facoltà di espellere i lavoratori scomodi, i sindacalizzati, gli usurati e le lavoratrici-madri C’è da chiedersi quale sia il senso e l’utilità delle misure di liberalizzazione dei licenziamenti per motivi economici annunciate dal governo nella lettera alla UE. Per prima cosa va sgombrato il campo dall’alibi costituito dal «celo chiede l’Europa». Da dieci anni la politica delle destre in Italia si è trincerata dietro questo alibi, fin dal libro bianco del 2001: il risultato è che è cresciuta enormemente la precarizzazione del mercato del lavoro, che colpisce soprattutto i giovani e le donne, mentre nonè stato scalfito alcun reale privilegio corporativo e non si è attivato nessun strumento di sostegno al reddito e di avviamento al lavoro per i soggetti esclusi dal mercato del lavoro, alla faccia della c.d. flexsecurity. Dietro lo schermo della liberalizzazione delle assunzioni si sono invece rafforzati i meccanismi familistici quando non clientelari: le “conoscenze” e le “raccomandazioni” restano lo strumento più diffuso per trovare lavoro. …

E Prodi spara ad alzo zero "La smetta di dire stupidaggini i suoi giudizi sono una follia", di Goffredo De Marchis

Per il premier che ha portato l´Italia nell´euro, per l´ex presidente della Commissione europea che ha allargato l´Europa le parole di Berlusconi sulla moneta unica sono quasi un affronto personale. Qualcosa che va oltre la politica e l´analisi. Infatti Romano Prodi non si trattiene e durante la conversazione sbotta: «Siamo alla follia, Berlusconi la smetta di dire stupidaggini». Il presidente del Consiglio avrebbe potuto lamentarsi dei ritardi del Vecchio continente nel costruire una governance forte, delle debolezze strutturali di una straordinaria avventura. Ma no, il Cavaliere se l´è presa con l´euro. «Cioè con la più grande conquista dell´Unione insieme all´allargamento», ricorda Prodi. «Provi a spiegare agli italiani perché l´euro va su e i nostri Btp vanno giù». Sono i commenti di un europeista convinto, quelli del Professore. Lui, che ha voluto l´ingresso dell´Italia nella moneta comune a prezzo di molti sacrifici (l´eurotassa, in parte restituita), che ha legato all´euro la stagione migliore del centrosinistra nell´ultimo quindicennio a detta degli stessi protagonisti di quella e di altre stagioni. «Siamo davvero alla follia», ripete. «È chiarissimamente nella …

Licenziamenti, Fassina: "Nostre proposte alternative a misure regressive Governo"

“E’ incredibile che in un tornante storico segnato da una pesante caduta della domanda aggregata, da una capacità produttiva inutilizzata pari a circa il 50% e da una drammatica emorragia di lavoro per padri e figli si insista, in nome di un’ideologia fallita e di interessi materiali miopi, sulla ulteriore facilitazione dei licenziamenti come via per la crescita”. Lo afferma Stefano Fassina, responsabile economico del Partito Democratico che oggi ha partecipato alla manifestazione indetta dallo SPI-GCIL e dalla UIL-funzione pubblica. “L’effetto reale che si avrebbe – continua Fassina – sarebbe un’ulteriore precarizzazione del lavoro, l’ulteriore indebolimento delle organizzazioni sindacali e del potere negoziale dei lavoratori, l’ulteriore compressione delle retribuzioni, l’ulteriore aumento delle disuguaglianze di reddito, ricchezza e opportunità e l’ulteriore recessione e aumento del debito pubblico. Contro la precarietà, il Pd nell’Assemblea Nazionale di Maggio 2010 e alla Conferenza per il lavoro del Giugno scorso a Genova, ha approvato un impianto culturale e specifiche soluzioni alternative alle misure contenute nella lettera del Governo Berlusconi al Consiglio Europeo. Per ricostruire la dignità della persona che lavora …

"Pronti alla sfida di governo, io in campo per la premiership", Intervista a Pier Luigi Bersani di Barbara Jerkof

“Primarie di centrosinistra, poi patto di legislatura con il centro. Il lavoro con Vendola, Di Pietro e socialisti è avanti: per garantire credibilità a vincolo di maggioranza in Parlamento”. Pronti ad affrontare la sfida del governo. che sia ora con un esecutivo di transizione, o che sia dopo elezioni anticipate. Perché una cosa è certa. avverte Pier Luigi Bersani, così al 2013 non ci si arriva. Il segretario del Pd traccia la sua road map: primarie di centrosinistra dopo aver stretto un accordo «di credibilità» con Idv, Sel e Psi, che metta al riparo dagli errori del passato sulla tenuta della coalizione attraverso precisi meccanismi parlamentari (un vero e proprio vincolo di maggioranza nei gruppi parlamentari); e apertura ai moderati con un patto di legislatura. Obiettivo: «Ricostruire il Paese» dopo il ventennio berlusconiano. Chiarendo che. quando sarà il momento di scegliere dal basso il candidato premier. il candidato del Pd sarà lui. Segretario, lei ha definito il documento d’intenti del governo alla Ue come «merce usata», mai sindacati prendono la parte sui licenziamenti molto sul …