Nuovi crolli agli Scavi di Pompei. Anche se stavolta a cedere sono «solo» due muri di epoca moderna. A riferirlo è l’ufficio stampa del sottosegretario ai Beni culturali Riccardo Villari. Più precisamente, si tratta di un muro nell’area fuori Porta Ercolano lungo la via dei Sepolcri e di un altro nella zona occidentale del sito. Al momento, la soprintendente Teresa Cinquantaquattro e i carabinieri stanno effettuando un sopralluogo, in stretto contatto con il ministero.
LO SBLOCCO DEI FONDI – Un nuovo caso, dunque, dopo lo sfarinamento dell’opus incertum in zona Porta di Nola avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì scorso, che ha indotto la Procura di Torre Annunziata ad aprire un fascicolo per crollo colposo. Tra l’altro, il nuovo episodio capita a 24 ore dalla visita del commissario europeo Hahn, l’uomo che deve decidere sul destino dei 105 milioni di finanziamenti comunitari per investimenti finalizzati alla salvaguardia di uno dei siti più visitati al mondo.
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ASSUNZIONI IN STAND BY – Altro fattore di scontro sono le assunzioni dei tecnici promesse appena sette giorni fa. «È sconcertante che l’assunzione straordinaria di personale tecnico nella soprintendenza di Pompei, annunciata con soddisfazione nei giorni scorsi non si farà subito» ha tuonato Antonio Irlando, presidente dell’Osservatorio Patrimonio Culturale. «Il comma che ne prevedeva l’immediata esecutività è stato stralciato al Senato dal disegno di legge di Stabilità, perchè incompatibile, e dovrà essere approvato con una procedura autonoma dai tempi incerti».
L’SOS DI CORRADO PASSERA – Il 20 ottobre scorso anche il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, intervenne sulla situazione poco felice del sito nell’ambito di un convegno: «In Italia lasciamo morire Pompei, lasciamo cadere i pezzi di Pompei. C’è qualcuno al mondo che spiega come questo sia possibile? Esiste una discrasia tra i fatti importanti per la gente ed il comportamento di chi dovrebbe occuparsi del bene comune».
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Pompei, altri due crolli nell’area degli Scavi
Si tratta di murature di epoca moderna. In corso un sopralluogo della Soprintendenza. Domani arriva Galan con il commissario Ue Hahn. Nella mattinata di oggi, all’interno del sito archeologico di Pompei, si sono verificati due cedimenti di murature di epoca moderna. Lo rende noto l’ufficio stampa del sottosegretario Riccardo Villari.
Più precisamente si tratta di un muro nell’area fuori Porta Ercolano lungo la via dei Sepolcri e di un altro nella zona occidentale del sito. Al momento, la soprintendente Teresa Cinquantaquattro ed i Carabinieri della Procura di Torre Annunziata stanno effettuando un sopralluogo, in stretto contatto con il Ministero.
Per domani a Pompei è attesa la visita del ministro per i beni culturali Giancarlo Galan e del commissario Ue per le politiche regionale Johannes Hahn.
Sabato scorso era crollato parte di un muro dell’area nord, probabilmente in seguito al nubifragio di giovedì notte
“Galan e’ diventato il ministro dei crolli culturali. Ormai è peggio di un bollettino di guerra e non è più tollerabile assistere a quotidiani disastri che stanno letteralmente frantumando il sito archeologico di Pompei che fa parte del nostro patrimonio storico e artistico”. Lo dice il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando.
“Si dimettano lui e il sottosegretario Villari – prosegue – il quale è solo capace di diramare comunicati di nuovi cedimenti, invece di correre ai ripari e adoperarsi seriamente per la tutela
e la salvaguardia delle nostre ricchezze.I crolli a Pompei sono il simbolo di questo governo che sta crollando perchè incapace di tenere in piedi il Paese e che, dietro di sè, lascia solo rovine e distruzione”.
I due muri interessati dal crollo sono stati realizzati in epoca moderna e non hanno nessun valore archeologico. Lo rendono noto fonti della Sovrintendenza ai beni archeologici di Napoli e Pompei al termine del sopralluogo compiuto in mattinata.
Si tratta di un muretto che delimita la necropoli esterna a Porta Ercolano, in via de Sepolcri, e di un muro a contenimento di un terrapieno retrostante. In seguito ai crolli – dovuti probabilmente alle piogge non ci sono altre vie chiuse al passaggio dei visitatori. Le due zone interessate dai crolli sono state sequestrate dai carabinieri per disposizione della Procura di Torre Annunziata.
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