L’europarlamentare Pd: «ll nostro Paese avrebble possibilità per farcela. Questo governo ci costringe a combattere con le mani legate, senza idee credibili». Quella di Merkel e Sarkozy è una risata molto amara per il nostro Paese. L’Italia viene messa alla berlina dall’Europa,
ma non merita tutto questo. Nessuno può offendere l’Italia in questo modo», dice David Sassoli, capodelegazione Pd al parlamento europeo. I due leader hanno sorriso in risposta a una domanda sulle rassicurazioni offerte da Berlusconi sulla crisi…
«Quella risata è una fotografia impietosa, e la cosa che fa più rabbia è che il nostro Paese avrebbe tutte le possibilità per farcela, mentre questo governo ci costringe a combattere con le mani legate, senza un’idea, una proposta. Spero che gli italiani esprimano la giusta dose di rabbia per tutto questo…».
C’è un ultimatum all’Italia.
«La situazione è drammatica e la riunione del Consiglio europeo lo ha consacrato. Siamo in una guerra, davanti ad un’Europa, quella di Merkel e Sarkozy, che presenta anche un volto egoista. L’Italia avrebbe tante buone ragioni da spendere, anche di fronte a Francia e Germania e alle istituzioni europee. Una grande occasione per sostenere che da questa crisi non si esce con “meno Europa”, ma solo dando vita agli Stati Uniti d’Europa. Del resto la California non sta molto meglio della Grecia. Eppure nessuno stato americano si sognerebbe di abbandonarla».
Come giudica nel merito le ricette europee, a partire da un nuovo intervento sulle pensioni?
«Credo che il sistema italiano sia in grado di affrontare alcuni di questi
capitoli. Le pensioni? Mettiamo le parti sociali intorno a un tavolo. Si può ragionare. Ma si scordino di uscire da questa situazione spaccando il Paese: quel tipo di riforme non si fanno contro i sindacati. Il problema vero è la debolezza politica di questo governo, che è arrivato al capolinea. È il sistema paese che deve reagire nel suo complesso. È in grado questo governo di guidare questo percorso? Mi pare evidente di no».
La Spagna è stata considerata fuori pericolo. Mentre l’Italia finisce all’angolo, insieme la Grecia.
«In Spagna c’è stato un effetto tranquillizzante quando sono state indette le elezioni anticipate. Anche Tremonti, in un momento di sincerità, lo ha ammesso. Le opposizioni hanno il dovere di invitare il governo a farsi da parte».
Sono mesi che le opposizioni insistono su questo…
«E invece assistiamo a una maggioranza attaccata alla sedia e legata da vincoli spregiudicati. Che ignora del tutto le esigenze del Paese».
Come faranno a presentare delle proposte all’Europa entro mercoledì? «Colpisce che un uomo pacato come
Van Rompuy, presentite del Consiglio europeo, faccia l’elenco degli impegni che deve assumere l’Italia. E colpisce quanto siano elevate le aspettative. Possiamo aspettarci che il governo in tre giorni sia così lungimirante da affrontare le grandi questioni che sono state poste? Io voglio bene all’Italia, mi auguro che si inventino qualcosa per sostenere la crescita. Ma ricordo che fino ad oggi non c’è stato nulla. E la lettera della Bce è arrivata dopo tre manovre sbagliate».
Prima lei parlava di egoismo di Merkel e Sarkozy…
«Esprimono un’idea di Europa che non è all’altezza di questa crisi. L’idea cioè che i paesi un poco più forti possano cavarsela da soli. Anche le conclusioni del Consiglio europeo sono deludenti. Non c’è stato nessun riferimento ai Project bonds, che pure erano stati sollecitati dal Parlamento e dalla Commissione europea. E c’è stato solo un timido accenno alla proposta di tassazione delle transizioni finanziarie che il presidente Barroso aveva indicato come necessaria per destinare denaro alla crescita».
L’Unità 24.10.11