A Bologna parte la kermesse di Serracchiani e Civati. «Primarie per i parlamentari, lotta per la legalità e all’evasione, più scuola e una nuova politica». Chi sono? «Innovatori, non rottamatori». Il Pd? «Più coraggioso». Scenografia minimal, niente effetti speciali, il bianco a farla da padrone, unica nota di colore le bandiere del Pd, niente cartelline ma cartoni della pizza per contenere il materiale. Toni sobri e freddo intenso al mattino, che stempera nel pomeriggio, ma sempre piena la tensostruttura in piazza Maggiore a Bologna, dove va in scena la kermesse organizzata da Pippo Civati e Debora Serracchiani, «Il nostro tempo». Sette minuti a testa per gli interventi, ospiti sul palco a coppia e con un tema preciso di cui parlare, una sveglia a dettare i tempi, big e giovani amministratori, dirigenti navigati e esordienti. Quanti sono in platea? Tanti, piene le 1200 sedie, gente in piedi, chi va e chi viene. INNOVATORI NON ROTTAMATORI È una platea che si autodefinisce, attraverso un «instant-pool» innovatrice al 75%, rottamatrice soltanto un po’ (il 5%), che in buona …