"La corsa del favorito", di Bernardo Valli
François Hollande è il contrario di Nicolas Sarkozy. È diverso non solo sul terreno delle idee. Lo è anche nello stile. Vuole essere, lo dice lui stesso, un presidente «normale»,non banale, ma dignitoso, dopo il presidente agitato, esuberante, invadente. È convinto che i francesi, delusi da Sarkozy, sapranno apprezzare questa sua differenza. Si propone di fatto, senza bisogno di dirlo, anche come un antidoto capace di annullare gli effetti negativi per la sinistra dello scandalo sessuale di New York, che ha bruciato Dominique Strauss-Kahn, iniziale candidato socialista alla presidenza. Benché si sia trattato di una macchia individuale, essa non ha certo giovato al partito di cui Dsk era il più autorevole esponente. Alle primarie di ieri più del 56 per cento dei quasi tre milioni di futuri elettori di sinistra ha preferito François Hollande a Martine Aubry giudicandolo più idoneo a sconfiggere Nicolas Sarkozy in primavera, quando si concluderà il quinquennio presidenziale. Martine Aubry, figlia del grande europeista Jacques Delors e adesso sindaco di Lille, dopo essere stata più volte ministro nei governi a guida …