"Un buco da 20 miliardi", di Maria Cecilia Guerra
La concitata estate dei provvedimenti di politica economica del governo ha portato a un risultato paradossale: la legge delega di riforma fiscale, pensata come strumento per rilanciare la politica della maggioranza, è diventata lo strumento per reperire i 20 miliardi che ancora mancanoper raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013. Venti miliardi che, è bene sottolinearlo, contano per più di un terzo dell’intera manovra costruita con i decreti di luglio e agosto. La forte contraddizione che si è venuta a creare fra l’obiettivo di uno sgravio fiscale e quello del pareggio di bilancio è stata sottolineata con assoluta chiarezza nell’audizione ieri della Corte dei Conti, nella figura del suo presidente, alla Commissione Finanze della Camera. La Corte sottolinea, in particolare, come i mezzi di copertura che erano stati originariamente pensati per finanziare la riduzione delle imposte sui fattori produttivi, e da cui ora dovrebbero scaturire anche i 20 miliardi che mancano all’appello, siano «incerti, limitati e talora superati dagli eventi». Sono superati, in tutto o in parte, perché già utilizzati a copertura delle manovre …