"Nel cantiere della riforma al lavoro docenti e genitori", di Marco Rossi Doria
Abbiamo raccolto, in questo avvio di anno, le voci dalle scuole. E non abbiamo sentito solo lamentele. Anzi, sta prendendo forma la convinzione che la scuola è una cosa importantissima e che per salvarla va cambiata da subito, come si può. Per questo quando chiedi in giro, a Sud come a Nord, a docenti, genitori, ragazzi, dirigenti, esperti, nessuno nega i limiti della scuola. E anche i suoi fallimenti, il primo dei quali è la perdita di un quinto dei ragazzi – quasi un terzo nelle aree più povere del Paese. Insomma sta forse finendo il lungo tempo nel quale i docenti lavoravano con abnegazione ma chi criticava la scuola era percepito come nemico della sua funzione pubblica e l’autocensura impediva di parlare di quel che va cambiato. Beninteso: oggi chiunque faccia scuola – che voti a destra o a sinistra – si indigna per i tagli che mortificano il proprio operare, tagli sconosciuti negli altri paesi – un dato questo che è incontestabile in quanto siamo al ventinovesimo posto su 34 paesi Ocse per …