Mese: Settembre 2011

"L'idraulico che evade nasconde inefficienza", di Stefano Lepri

Succede a quasi tutti di accettare di pagare all’idraulico 100 euro in nero invece dei 140 che pretenderebbe in cambio di una regolare fattura Iva. Ma quante volte, in casi simili, consideriamo quei soldi risparmiati come una specie di indennizzo per la scarsa qualità del lavoro? La facilità con cui in Italia si evade il fisco di frequente spinge a rivolgersi a prestatori d’opera su piccola scala, semisommersi, dotati di tecnologie arretrate: lavorano peggio di altri, ma costano molto meno. Questo ed altri piccoli esempi di vita quotidiana possono dirla lunga su che cosa significhi l’evasione fiscale per l’economia italiana nel suo insieme. Non si tratta solo di equità, ma di efficienza. Certo occorre preoccuparsi dell’alto carico fiscale che grava su tutto il Paese (raggiungeremo il record storico proprio governati da chi ci aveva promesso l’opposto); ma non per questo si può considerare una scelta sbagliata, o peggio un inganno, la scelta di reprimere con maggior forza l’evasione fiscale, come ha fatto Luca Ricolfi su queste pagine. È vero che se con una bacchetta magica …

"Carceri, le dieci proposte del Pd", di Sandro Favi

Pure apprezzando le parole di verità che il ministro Nitto Palma ha pronunciato al senato sulla disastrosa situazione di sovraffollamento delle carceri, sulla desolata situazione della sanità penitenziaria e in particolare delle incivili condizioni degli ospedali psichiatrici giudiziari, registriamo che la sua analisi dei problemi strutturali che hanno prodotto questa realtà non trova quel sostegno politico in seno al governo e alla sua maggioranza che gli avrebbe consentito di proporre responsabilmente gli interventi urgenti ritenuti necessari. Il ministro Nitto Palma ha esordito con un auspicio al confronto che si può spiegare così: ammettere che esiste un problema di eccesso di custodia cautelare e che nelle carceri c’è una percentuale alta di stranieri eppure negando che a questo abbiano potuto concorrere i diversi pacchetti sicurezza, le norme criminogene sull’immigrazione, la legislazione inutilmente repressiva sulle tossicodipendenze o le restrizioni all’accesso alle misure alternative per i pluricondannati. Un ministro della giustizia deve essere in grado di formulare e formalizzare le soluzioni del proprio governo e della propria maggioranza alle drammatiche condizioni delle carceri e, come auspichiamo, confrontarle apertamente …

"Presidi, un concorso da ridere", di Flavia Amabile

Galeotto fu Lucillo, e ancora una volta il ministero dell’Istruzione si trova in difficoltà. Non è colpa sua, a dirla tutta, ma il concorso per 2386 dirigenti scolastici sta suscitando ilarità negli osservatori e molta preoccupazione nei 42 mila partecipanti da quando il primo settembre è stata messa in rete la batteria di test all’interno della quale saranno scelte quelle della prova. Perché, se la domanda 72 della Quarta Area parla di Lettere a Lucillo di Seneca, e invece si tratta di Lucilio, qualche dubbio bisognerà pur porselo. Soprattutto se per formulare i quiz è stata spesa una cifra di circa 40 mila euro, come sembra. A occuparsene sono state un centinaio di persone convocate nel maggio scorso dal ministero. «Sono persone di varie provenienze, tra cui figurano anche diverse associazioni professionali», racconta l’Adi, associazione docenti italiani, che sta seguendo la vicenda con grande attenzione. La parte successiva è stata gestita dal Formez, agenzia della Presidenza del Consiglio. Alla fine saranno 3-400 i quiz che saranno eliminati. Secondo il Ministero si tratta di una percentuale …

"La nostra vera sfida", di Alfredo Reichlin

Non possiamo essere spettatori passivi di questo fosco tramonto del governo Berlusconi. Giorno dopo giorno si stanno bruciando i raccolti e avvelenando i pozzi di questa povera Italia. Ma non è vero che non c’è niente da fare. Mi chiedo: è davvero chiaro ciò che sta accadendo? A me non pare. Mi colpisce la pochezza delle idee e la mancanza di nuovi orizzonti. La devono smettere di parlare di economia come si parla di un evento naturale. L’economia è un rapporto tra uomini, non tra cose. Si sono rotti gli equilibri e le strutture del mondo nelle quali vivevamo da secoli. Il tema è questo, non è solo economico. È la ricchezza dell’Europa che si sta spostando altrove. È la sovranità degli Stati e del cittadino, sono i diritti del lavoro umano, è quella cosa grandissima che l’Europa inventò secoli fa e che si chiama democrazia: è tutto questo che viene rimesso in discussione. È molto chiaro ed è molto semplice. Basta guardare la distruzione in atto del popolo greco per evitare troppe perdite alle …

"De profundis per la Lega", di Federico Orlando

Domani la Lega «si turerà il naso e voterà no», come hanno annunciato Bossi e confermato Maroni. “No” al voto di sfiducia personale contro il ministro Romano, accusato dalla magistratura inquirente di essere colluso con la mafia. Sarà l’ultima pugnalata della Lega all’Italia. Dice che lo fa in nome del “garantismo”. Ignora che garantismo è rispetto della legge, come ignora che fedeltà alla repubblica una e indivisibile, per la quale i suoi ministri Bossi, Maroni e Calderoli hanno giurato al Quirinale, è rispetto della Costituzione. Perciò due anni fa un foltissimo gruppo di politici, imprenditori, intellettuali (primi gli ex ministri Bianchi e De Castro, l’imprenditore Sciarelli, lo storico Villari, la giurista De Nigris, i parlamentari Boccia, Soriero, Fortugno, Lumia, Vita, Mosella, Nicolini, Pittella, Ranieri, Zito, per citare a memoria) rivolsero dalle pagine di Europa, Repubblica, Corriere della Sera, Messaggero e Mattino un appello ai presidenti delle camere perché inducessero i gruppi parlamentari “per l’indipendenza della Padania” a chiarire la loro posizione di fronte al popolo italiano, alla legge e alla repubblica. L’appello ricordava: «Il presidente …

"Quest'Italia che mi dà la malinconia", di Antonio Puri Purini

Non avrei mai immaginato che un giorno l’italianità avrebbe suscitato in me profonda malinconia. La strada che porta a ricusare i lineamenti del proprio Paese è lunga e dolorosa. Questa percezione è esplosa contro la mia volontà e contro le mie speranze. Non ha a che vedere con scelte politiche di destra o di sinistra. Ho servito il mio Paese per 44 anni. Sono stati anni bellissimi fino all’inizio del millennio. Diventai un diplomatico all’età di 23 anni dopo aver vinto un concorso pubblico. Il servizio allo Stato e la difesa degli interessi generali mi sembravano la realizzazione professionale più appagante che si potesse sognare. Ho amato per una vita il mio Paese: credevo nei patrioti del Risorgimento, della Resistenza, nel patrimonio politico lasciato da De Gasperi, Moro, Fanfani, nell’apertura, nella vitalità, nel cosmopolitismo della cultura italiana. Forse ero un ingenuo ma, avendo vissuto molto all’estero, coltivavo una visione positiva dell’Italia anche negli anni scanditi dal terrorismo, dalla criminalità mafiosa, dalla corruzione. D’altra parte non ero certo solo. L’Italia era circondata da affetto, simpatia, curiosità. …

"Piccole Adro crescono. Il Sole delle Alpi continua a diffondersi nei comuni della Lega", da ilfattoquotidiano.it

Nonostante le polemiche succitate dal caso del paese lombardo, il simbolo padano è stato proposto in tutte le salse ovunque il Carroccio abbia messo piede: sulle rotonde, nelle piazze, negli edifici comunali e persino in formato digitale sui siti internet istituzionali In principio c’era Alberto da Giussano, con il suo spadone e la forma slanciata. Sul finire degli anni novanta è sorto il Sole delle Alpi. Un simbolo riconoscibile, riproducibile e semplice: il marchio perfetto. Talmente perfetto che la Lega Nord lo ha registrato, iniziando fin dai primi tempi a propinarlo anche al di fuori delle schede elettorali, e cercando di farlo passare per un simbolo mutuato dalla tradizione e dalla storia locale. La gente del nord, ben prima di Oscar Lancini e del caso limite della scuola di Adro, se lo è trovato riprodotto sulle rotonde, nelle piazze, negli edifici comunali e persino in formato digitale sui siti internet istituzionali. Il Sole delle Alpi è stato realizzato sotto forma di mosaico o bassorilievo. È stato disegnato, dipinto e ricamato. Qualcuno lo ha imposto anche …