Mese: Settembre 2011

"L'opposizione va all'attacco. Bersani: il governo si dimetta", di Maria Zegarelli

Un governo «in stato confusionale» costretto a fare retromarcia sulla norma che escludeva gli anni del militare di leva e dell’università ai fini del calcolo della pensione, che adesso corre e si affanna a trovare nuove misure per far quadrare i conti senza far saltare la maggioranza. L’opposizione assiste all’ennesima giornata surreale, con vertici di maggioranza, richiami del presidente del Senato a fare presto con gli emendamenti e un’Europa che guarda allo Stivale con perplessità. Maggioranza nel «caos» dice il segretario del Pd Pier Luigi Bersani che auspica sia il Parlamento a prendere in mano la situazione «con un’assunzione di responsabilità alla quale, pur dall’opposizione, ci rendiamo disponibili con le nostre proposte. Poi, il governo prenda finalmente atto della sua condizione e passi la mano». Un governo «incapace di guidare la barca in acque piuttosto difficili» con un timoniere che ha perso la bussola. Un governo «totalmente imbambolato. Rincretinito, nel pallone, smentito dalla sua stessa maggioranza che ha presentato 600 emendamenti e che ancora non riesce a presentare una manovra che sia credibile», rincara dall’Idv …

"Caso Penati, la partita adesso si gioca sulla Milano-Serravalle", di Giuseppe Vespo

Filippo Penati annuncia che potrebbe rinunciare alla prescrizione e si difende. Scrive al suo partito perché tutti conoscano le sue ragioni e attacca i suoi principali accusatori, gli imprenditori sestesi Piero Di Caterina e Giuseppe Pasini, a loro volta sotto indagine. L’ex sindaco di Sesto san Giovanni è indagato dai pm di Monza Walter Mapelli e Franca Macchia nell’ipotesi che per circa 15 anni sia stato il dominus di un sistema di presunte tangenti. L’inchiesta della procura è tentacolare: i capitoli più importanti sono quelli legati alla riqualificazione dell’ex area industriale delle acciaierie Falck di Sesto, dal Duemila al 2005 in mano a Giuseppe Pasini, e quello dell’acquisto da parte della provincia del 15 per cento della società Milano-Serravalle, comprate dal gruppo Gavio al prezzo di 2,9 euro per azione e rivendute nel 2005 alla provincia di Penati a 8,9 euro. Su questo fronte la procura di Monza ha chiesto una consulenza per rivalutare la congruità dell’operazione. Già i magistrati di Milano avevano disposto una perizia che si è chiusa con un parere positivo sull’acquisto …

"Spunta la pensione rosa a 65 anni", di Raffaello Masci

Pensionandi di tutta Italia, voi che vi avvicinate pericolosamente ai 60 anni e cominciate a fare i conti di quanto vi manca, tirate pure un respiro di sollievo. Per il momento ha vinto la Lega «le pensioni non si toccano» – e la previdenza è uscita dalla manovra. Ma state comunque sul chi vive, perché «la materia previdenziale» – dicono autorevoli esponenti della maggioranza – sarà toccata subito dopo. Dunque ieri il governo ha fatto marcia indietro sulla questione del riscatto degli anni di università e di servizio militare: troppe polemiche, troppe proteste, troppe categorie già disposte a dissotterrare l’ascia di guerra. E così in un summit tra i ministri Sacconi e Calderoli con i tecnici del Tesoro, si è deciso di soprassedere alla misura specifica, ma non a rimettere mano alle pensioni una volta congedata la manovra. Dunque chi sta per andare in pensione quest’anno o, al più, l’anno prossimo, può considerarsi abbastanza sicuro del proprio destino, e subirà – tutt’al più – l’aggravante della finestra di 12 mesi se è un insegnante o …

"Per fare cassa si rafforza l’idea del maxi condono", di Rosaria Talarico

Tramontata l’ipotesi di modificare i criteri per andare in pensione, per fare cassa e trovare fondi per riequilibrare i conti pubblici comincia a farsi strada l’idea di un nuovo condono, fiscale o edilizio poco importa. Basta far cassa. Le reazioni sono contrastanti. Si va dall’entusiasmo dei due promotori, i deputati Pdl Amedeo Laboccetta e Antonio Mazzocchi all’indignazione dell’opposizione e delle associazioni ambientaliste. In realtà al Tesoro starebbero studiando un meccanismo più sofisticato, una sorta di redditometro-concordato, ma intanto il dibattito impazza. «Ho ricevuto in soli otto giorni oltre 12 mila e-mail da tutta Italia da parte di semplici cittadini che hanno inteso manifestare apprezzamento per l’iniziativa di condono fiscale – racconta trionfante Laboccetta – evidentemente la proposta avanzata riguarda un tema pesantemente avvertito dagli italiani. Ed è per questo motivo che alla prossima utile occasione lo rilanceremo, insieme ai tantissimi deputati che si sono dichiarati disponibili a sostenerlo». La stima del deputato e membro della commissione Bilancio della Camera è di 35 miliardi di euro di entrate per l’erario. «Un’opportunità eccezionale» la definisce Laboccetta. Di …

“Non possiamo continuare a vivere in un Paese dove è più tassato Paperino di Paperone”.

Ad immaginare il fisco del futuro sul palco della sala dibattiti di Piazza del Popolo di Pesaro erano presenti il deputato Pd Alberto Fluvi Componente Commissione Finanza alla Camera, l’on. del Pd Massimo Vannucci Componente Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati, Maurizio Petriccioli Segretario confederale della Cisl con delega in materia di fisco, Claudio Siciliotti presidente del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili, moderati dal giornalista di Repubblica Roberto Petrini. Si parte con l’affrontare il tema della tassazione in Italia. Per Alberto Fluvi “il problema delle tasse è importante ma non è il principale. Il tema principale è l’equità: ciascuno deve pagare in proporzione al reddito, come previsto dall’articolo 53 della nostra Costituzione. Gli italiani sono disponibili a fare sacrifici ma deve esserci la certezza che questi servano a qualcosa e tutti paghino per quello che hanno.” Parla anche di evasione fiscale ed eccessiva tassazione del lavoro dipendente come nodi della manovra e richiama tutti al senso del dovere. “Dobbiamo affrontare queste tre questioni – continua Fluvi – perché tutti siamo chiamati …

"Referendum, boom dei moduli di adesione. Si muovono anche Sel e Idv", di Fabrizia Bagozzi

Quindicimila moduli in due giorni. Settemila solo ieri. Dopo un agosto più lento, la discesa in campo di due big come Prodi e Veltroni ha smosso le acque e al comitato che promuove il referendum anti-Porcellum fioccano le richieste dei prestampati. Tant’è che, esauriti i primi 110mila, ora ne verranno prodotti altri 50mila per riuscire a far fronte alla domanda che arriva da ogni parte d’Italia e che riguarda gruppi organizzati, associazioni, ma anche singoli individui che chiedono lumi su come firmare e come far firmare. Ieri, per esempio, molti di quelli che hanno chiamato erano semplici cittadini, pronti a impegnarsi in solitaria o ad aggregare attorno a sé per chiudere una volta per tutte la stagione della porcata targata Calderoli. Ma se, con l’avvicinarsi della scadenza – oggi mancano 29 giorni al deposito delle firme in Cassazione – la domanda cresce, per il comitato diventa cruciale l’offerta, intesa come offerta di spazi per una raccolta sistematica e massicia, che è poi quella che meglio può garantire il raggiungimento di quota 500mila. La macchina è …

"Preoccupante vuoto di potere", di Luigi La Spina

Al di là dell’imbarazzante retromarcia sul riscatto degli anni di università o di leva ai fini della pensione, un caso in cui il dilettantismo e l’improvvisazione hanno sicuramente superato ogni limite, quello che colpisce in queste settimane di fine estate è un’impressione più preoccupante. Il drammatico scarto, cioè, fra la gravità dei problemi dell’Italia e il livello di consapevolezza politica, di competenza professionale e di responsabilità morale con i quali chi ci governa affronta una situazione certamente molto difficile. Il nostro Paese, infatti, soffre di tutti i problemi finanziari, economici e sociali dell’Europa e dell’intero Occidente con l’aggravante di due cospicui handicap rispetto alle altre nazioni: un pesantissimo debito pubblico e un livello di crescita nettamente inferiore. Ridurre il peso del primo sui conti dello Stato senza innescare una recessione, anzi cercando di stimolare investimenti e consumi, è compito arduo, soprattutto in una società come la nostra, dove il potere delle corporazioni sulle scelte della politica è molto forte. In queste condizioni, solo l’autorevolezza e la credibilità di una intera classe politica e, soprattutto, della …