Gli immigrati alla seconda un po´ italiani e un po´ no", di Vladimiro Polchi e Giancarlo Bosetti
Sono due le identità che le seconde generazioni di immigrati musulmani sentono come proprie, quella di origine e quella di destinazione, ma sono due anche le Italie che risultano da questa indagine sociologica di Abis: due Italie più lontane tra loro di quanto non siano lontane la nostra penisola dalla costa maghrebina. La prima Italia, quella dove arrivarono i padri di questi ragazzi e ragazze, era accogliente, ricca, e più che ricca, in crescita; la seconda, dove si trovano ora, è chiusa, un po´ razzista e, più che povera, in declino. Quando i genitori varcavano le nostre frontiere, magari negli aeroporti con il visto turistico, o in auto da Trieste, mescolati al ritornovacanze, o avventurosamente via mare, noi eravamo comunque “Lamerica”, di cui al celebre film di Amelio, intravista nebulosamente nelle pubblicità di Rai Uno («e mia mamma – dice qui una ragazza – guardava la tv anche per imparare bene la lingua»), adesso l´Italian dream lascia il posto a pensieri grigi, anche se i giovani cresciuti qui si sono intanto affezionati, si sentono italiani, …