Mese: Settembre 2011

"Un tombino sul condono", di Sergio Rizzo

Giulio Tremonti ha precisato che nella manovra non ci saranno condoni «poiché si tratterebbe di un intervento una tantum che genera introiti di cassa, ma che non modifica l’assetto della finanza pubblica». Evviva. Niente di più condivisibile per chi, come noi, ha sempre criticato duramente la disastrosa politica delle sanatorie. Ma qui, inutile nasconderlo, il problema della credibilità che sempre accompagna simili impegnative dichiarazioni è ancora più grande. Da settimane si rincorrono le voci di un nuovo condono che potrebbe spuntare accanto al tremendissimo (forse) giro di vite sull’evasione fiscale con tintinnio di schiavettoni. Non servono soldi, tanti e subito? E poi, non fu così che andò anche all’inizio degli anni Ottanta, quando alla sanatoria tombale fu accoppiata la legge (pressoché inutile) sulle «manette agli evasori»? La dichiarazione di Tremonti, semmai, desta anche una legittima preoccupazione: che il partito del condono, agguerritissimo in Parlamento, sia già al lavoro. Convinto, magari, di non incontrare troppa resistenza. I precedenti la dicono lunga. Ricordiamo che cosa è successo otto anni fa, quando il governo Berlusconi, contrario a parole, …

"La credibilità perduta", di Andrea Bonanni

L´Europa non si fida dell´efficacia delle norme anti-evasione previste dal governo Berlusconi nella manovra che andrà in Senato martedì. «Riscontriamo un´eccessiva fiducia in misure la cui efficacia è molto difficile da valutare e da prevedere», dice il portavoce del Commissario agli affari economici Olli Rehn. L´obiezione è oggettivamente fondata. E non convincono più di tanto le spiegazioni di Tremonti, che per rassicurare la Ue sulla «solidità» dei saldi di boilancio garantiti dal recupero di evasione si basa su quanto è stato già recuperato in questi anni. Le misure fiscali appena adottate dal governo sono di pura dissuasione etico-morale. I comportamenti dei contribuenti cambiano nel tempo. Il quadro del gettito nel prossimo triennio, checchè ne dica il ministro dell´Economia, appare quanto mai incerto. E in ogni caso, il problema è assai piu grave e più generale. L´Europa non si fida più di questo governo e di questa maggioranza che in pochi giorni hanno fatto e disfatto decine di volte un provvedimento che avrebbe dovuto essere incisivo, lineare e soprattutto trasparente. E, come l´Europa, anche i mercati …

"La CGIL prepara lo sciopero: 100 piazze contro la manovra", di Massimo Franchi

«Un consenso crescente, una macchina che viaggia a pieni giri». Enrico Panini, che la macchina organizzativa dello sciopero generale Cgil di martedì 6 settembre la sta guidando, lavora senza pause ed è «molto soddisfatto». I numeri sono impressionanti:2 milioni di volantini stampati, 500 mila manifesti, 2,2 milioni sono anche le visualizzazioni della campagna per lo sciopero su Facebook (2 milioni per quella contro l’abolizione delle feste civili che ora può festeggiare la vittoria). D’altronde con «fabbriche ancora chiuse e molti italiani ancora in vacanza », ed uno sciopero da organizzare in tempi record, la mobilitazione della Cgil non rinuncia ai tradizionali volantinaggi ma punta sulla piazza virtuale di una protesta- web. «Il poco tempo a disposizione – spiega Panini – ha aumentato il livello, la frequenza e la passione con cui si portano avanti le iniziative di preparazione».Contante sorprese: «Fino a qualche mese i volantinaggi si facevano, adesso sono le persone che chiedono i volantini tanto che in questi giorni stiamo registrando un aumento di iscrizioni e deleghe alla Cgil. Il fatto che ci dà …

"L'etere, bene comune come l'acqua pubblica", di Gianni Valentini

Dove eravate alla vigilia di Ferragosto, quando il governo Berlusconi annunciò ufficialmente la manovra “lacrime e sangue”, imperniata sul cosiddetto “contributo di solidarietà”, la supertassa per i contribuenti con redditi superiori a 90 mila e 150 mila euro? In città o in vacanza? Al mare, ai monti o in campagna? In Italia o all´estero? Allora fu lo stesso presidente del Consiglio a dire, in tono accorato, che quel provvedimento gli faceva “sanguinare il cuore”, ma era inevitabile. Sono passate due settimane o poco più, siamo tornati al lavoro, la manovra è stata rovesciata più volte come un pedalino e adesso è lo stesso Berlusconi ad annunciare trionfante “abbiamo tolto le mani dalle tasche degli italiani”. Che capolavoro di mistificazione politica e mediatica! A parte il fatto che la supertassa sopravviverà – a quanto pare – per gli statali e i pensionati, cioè per due categorie che per status professionale o anagrafico si possono considerare più deboli, la verità è che il governo non mette le mani in tasca agli italiani per il semplice motivo che …

"Librerie e biblioteche, gli strumenti chiave per aiutare la lettura", di Rocco Pinto

Caro direttore, è entrata in vigore la legge Levi approvata in via definitiva al Senato sabato 20 luglio. La legge disciplina il prezzo dei libri e pone un tetto massimo di sconto del 15% sul prezzo del libro sia al dettaglio che per il commercio elettronico. Stabilisce alcune regole sulle promozioni. Si possono effettuare campagne promozionali stabilite solo dall’editore non superiori ad un mese, non ripetibili sulle stesse collane e ad esclusione del mese di dicembre. Lo sconto massimo sulle campagne è del 25%. Per le biblioteche e le scuole è possibile uno sconto massimo del 20%. Questa legge che ha creato scontri e lacerazioni all’interno del mondo editoriale è finalmente stata approvata ed è un punto di partenza su cui librai, editori e altri operatori del mondo del libro, bibliotecari, insegnanti e quanti a vario titolo si occupano di libri e di lettura possono ripartire per arrivare a una legge più organica sul libro e la lettura di cui il nostro Paese ha bisogno. L’approvazione di questa legge ha scatenato polemiche che si sono …

La cricca non resiste al "rubo dunque sono", di Giorgio Bocca

Gli uomini del fare dicono di provvedere alle necessità del giorno secondo il bisogno, ma non è questo il modo per conservare alla democrazia libertà e giustizia. Gli uomini del fare dicono di rispondere all´emergenza, ma senza una coerenza istituzionale si finisce solo per favorire i ladri e i prepotenti. La famosa idea liberale per cui bastava una stretta di mano per suggellare un contratto non ha più alcun significato. Tutti rubano. Da mesi le procure d´Italia scavano nella corruzione, scovano nel fango più lercio e immondo tutti i partiti, nessuno escluso: la P3, la P4, la casa di Scajola, le cassette di sicurezza di Milanese deus ex machina di Tremonti, le tangenti all´ex presidente pd della Provincia di Milano Filippo Penati e poi avventizi del sistema criminale come Tarantini e Lavitola. Per non parlare dei processi a Berlusconi. Faccio il cronista da più di sessanta anni, osservo la gente nei suoi vizi e nelle sue virtù ma c´è una domanda a cui non ho ancora trovato risposta: perché si ruba? Perché rubavano nel regno …

Meno manovre e più riforme

Unità d’Italia e riformismo alla Festa nazionale di Pesaro. Veltroni: “Il 10% degli italiani possiede il 48% della ricchezza del Paese. La parola patrimoniale non deve mettere paura”. Amato: “I sacrifici devono distribuiti tra tutti. La storia del riformismo è storia di costruzione: si può sacrificare il presente in nome del futuro”. Walter Veltroni e Giuliano Amato sono stati i protagonisti del dibattito alla Festa nazionale di Pesaro sul riformismo e l’unità degli italiani. I due leader hanno analizzato le profonde differenze che hanno caratterizzato la politica che ha fondato l’Italia da quella attuale che l’ha portata alla crisi dei valori comuni. La manovra economica è un chiaro esempio dei tempi che viviamo. Amato ha posto l’accento sulla sbagliata condizione di fondo che caratterizza l’azione del governo. “Oltre alle difficoltà di trovare la quadra del puzzle che risolva il problema – ha dichiarato l’ex Presidente del Consiglio – siamo in una situazione in cui bisognerebbe fare sacrifici e distribuire questi sacrifici tra tutti. Purtroppo invece si paga e si viene chiamati a pagare non in …