Mese: Settembre 2011

"Un piano per il lavoro", di Laura Pennacchi

Ci si chiede se i leader mondiali, rinunziando a dare assoluta priorità alla tematica della crescita, non stiano sottovalutando la gravità, la durata, la strutturalità della crisi globale. Obama è l’unico che prepara, nell’anniversario del Labor day, misure per un rilancio della crescita. Nel frattempo politiche restrittive e recessive vengono adottate simultaneamente dai governanti europei, con il governo Berlusconi in cima alla classifica per la tragicomicità della manovra, giunta alla sua quarta convulsa riscrittura. Il fatto è che in tutto l’Occidente una disoccupazione persistentemente molto elevata (22,7 milioni i senza lavoro in Europa, 14 milioni negli Usa) segnala che uscire dalla recessione si sta rivelando molto più difficile del previsto, poiché, se la domanda aggregata crolla, il settore immobiliare declina e i consumi flettono, anche la liquidità creata da politiche monetarie accomodanti non prende la via degli investimenti. Non a caso Bernanke, presidente dell’americana Fed, all’incontro annuale di Jackson Hole di qualche giorno fa, nel ricordare che «politiche a breve per rilanciare la crescita e rimettere la gente al lavoro diventano centrali per il successo …

"La favola del premier generoso un uomo ormai sotto ricatto che funziona come un bancomat", di Liana Milella

E vabbè che l´Italia è il paese di Pinocchio, ma c´è un limite nel credere alle favole. Quella dei 500mila euro una tantum e dei 20mila mese fissi “regalati” dal Cavaliere all´imprenditore procura-femmine Tarantini, versati solo «per buon cuore», perché lui «ha i soldi» e «dà una mano a chi è in difficoltà», non sta proprio in piedi. È una “favola” a cui nessuno, che abbia senno, raziocinio, sale in zucca, può credere. Se il presidente del Consiglio, come argomentano i tre pm di Napoli Woodcock, Curcio, Piscitelli, è vittima di un estorsione del duo Lavitola-Tarantini, per certo essa è un´estorsione del tutto particolare. Dietro la quale, a scorrere il corposo dossier delle intercettazioni che reggono l´arresto di Tarantini, della moglie, e la caccia al latitante Lavitola, c´è il capitolo più disordinato della vita di Silvio Berlusconi, quello delle donne. La favola della sua presunta generosità rivela e dimostra, mai prima come in quest´inchiesta della procura di Napoli, un unico fatto: Berlusconi è da tempo, proprio per via delle “femmine”, un uomo ricattabile. Quindi debole, …

"Riordino rete scolastica: Si parte tra le polemiche", di R.P. da La Tecnica della Scuola

In Emilia-Romagna non ci stanno. La Flc di Modena sottolinea: “Le scuole della regione hanno 900 alunni in media, da altre parti ne hanno meno della metà. Siamo stufi di fare i primi della classe”. Con l’avvio dell’anno scolastico si inizia a parlare in molte realtà territoriali di riorganizzazione delle rete scolastica: la questione, come si ricorderà, è stata posta dal decreto di luglio contenente la prima manovra finanziara (4° comma dell’articolo 19 della legge n. 111) che prevede la soppressione di tutte le direzioni didattiche e di tutte le secondarie di primo e l’istituzione di istituti comprensivi che abbiano però almeno 1.000 alunni (il tetto si abbassa a 500 nelle aree montane). A chi non sta nei parametri non verrà più riconosciuta l’autonomia scolastica e quindi non potrà più contare su un proprio dirigente scolastico. E, qua e là, si segnalano già prese di posizione contro l’operazione. Particolarmente significativa è quella assunta dalla Flc-Cgil di Modena che fornisce dati interessanti sulle conseguenze di una riorganizzazione effettuata senza un attenta valutazione dell’esistente. In alcuni Comuni …

"La voce dell'Italia", di Claudio Sardo

L ’Italia deve tornare a crescere. Ne ha un bisogno vitale. Guai se le apparenze di questo progressivo declino accreditassero l’idea che i problemi strutturali possono essere ancora rinviati. Che, tutto sommato, il nostro modello sociale riuscirà a conservarsi, pur ammaccato, finché vivremo.In realtà già siamo in grave ritardo, come ha giustamente ricordato ieri il presidente della Repubblica. E i danni del decennio dominato dai governi Berlusconi hanno inciso sulla carne viva, le aspettative, persino gli umori delle persone: che sicurezza può avere un Paese che ha il record negativo in Europa di occupazione giovanile e femminile, che vanta il tasso di sviluppo più basso del mondo (dopo Haiti) nei primi dieci anni del secolo, che accelera solo nella divaricazione delle ricchezze mentre il grafico dei salari reali volge in picchiata? Ci sarebbe bisogno di un grande impegno nazionale. “Se non ora quando?” hanno gridato in piazza le donne, che si sono poste esattamente il tema della ricostruzione morale, culturale, civile. Per abbattere il debito pubblico sotto il 100% e impedire che gli interessi su …

"La situazione è semplice e disperata", di Francesco Guerrera*

Cernobbio è blindata. Dai poliziotti sommozzatori nel lago di Como agli agenti del Mossad con giacche che a malapena celano i muscoli, ai ragazzotti italiani con auricolari troppo visibili, i magnifici giardini di Villa d’Este formicolano di guardie del corpo dei tantissimi vip. Ma i veri pericoli sono dentro la villa, nei saloni sontuosi dove capi di Stato ed economisti discutono dell’epidemia di crisi che si sta diffondendo attraverso il globo. Contro problemi come questi, poco possono i muscoli del Mossad. Il tono lugubre al simposio annuale organizzato dall’Ambrosetti House l’hanno dato, come spesso in questi ultimi mesi, gli Stati Uniti. Venerdì, mentre economisti di lusso come Nouriel Roubini, il guru della crisi finanziaria del 2008, Martin Feldstein di Harvard ed il nostro Mario Monti si interrogavano sulle sorti del mondo, è arrivata la notizia bomba dagli Usa: in agosto il mercato del lavoro americano non ha creato nessun posto di lavoro. Nemmeno uno o due posticini, zero. A questo punto, parafrasando la frase dei prestigiatori di un tempo, la contrazione economica c’è anche se …

Napolitano: "Subito la manovra il governo resta se ha la fiducia ma se cade decido io sul premier", di Umberto Rosso

L´altalena della manovra, cambiata di continuo, rischia di affondare la credibilità italiana agli occhi dell´Europa. Giorgio Napolitano decide che in questo tormentato cammino è arrivato il momento di far sentire la sua voce. E sceglie il summit di Cernobbio, in videoconferenza dal Quirinale, per presentare il «conto» e far balenare l´idea che in caso di crisi di governo nulla sarebbe scontato: «Il governo resta al suo posto finché ha la maggioranza. Ma il giorno in cui dovesse aprirsi una crisi, la Costituzione mi dà anche la facoltà di indicare la persona che deve formare l´esecutivo». Il presidente della Repubblica chiede al governo «chiarezza e certezza di intenti e di risultati», di far piazza pulita delle tante «oscillazioni nocive», che hanno come conseguenza «il riemergere sul nostro paese di antiche diffidenze», e di fare in fretta nell´approvazione della legge. Ben prima, precisa, «dei sessanta giorni rituali per la conversione del decreto del 13 agosto scorso». Sceglie dunque la superplatea del Workshop Ambrosetti, con i big dell´Eurotower, i premi Nobel dell´economia e i grandi banchieri, per lanciare …

"Un nuovo patto per i disabili", di Franco Bomprezzi

Può iniziare l’anno con la coscienza a posto una scuola che non tenga conto, in modo dignitoso e sereno, dei diritti e delle esigenze di oltre centonovantamila alunni? La domanda, legittima, riguarda gli alunni con disabilità, poco più del due per cento della popolazione scolastica. Mai come adesso la preoccupazione è palpabile. Impossibile e inutile, qui, addentrarsi nelle circolari ministeriali, nei combinati disposti, nei riferimenti normativi che si sono sovrapposti e spesso contraddetti negli ultimi tempi. Un diritto, sancito in modo chiaro dalla legislazione italiana, all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità fisica, sensoriale o intellettiva, si sta scontrando con le restrizioni e con i tagli della spesa pubblica. Per garantire la frequenza scolastica di alunni disabili non si deve pensare infatti solo alla presenza, numericamente sufficiente, di insegnanti di sostegno, ma anche ad altre figure professionali, come gli assistenti per l’igiene personale, e a servizi fondamentali, come il trasporto. La tendenza in atto è quella di garantire i servizi “al minimo”, limando ore di sostegno e numero di docenti, aumentando gli iscritti per classe anche …