Mese: Settembre 2011

"Il bancomat del ricatto", di Curzio Maltese

Agli insegnanti, agli operai, agli impiegati e ai pensionati che sopravvivono sul filo dei 1500 euro al mese farà certo piacere apprendere che il capo del governo è stato per tutti questi anni un bancomat. Un bancomat sempre aperto a una nutrita corte dei miracoli composta da prostitute e magnaccia, spacciatori, mafiosi, politici voltagabbana, faccendieri, sfaccendati e soprattutto sfaccendate. Bastava inserire la carta di credito del ricatto e uscivano dalle casse del premier migliaia, decine e centinaia di migliaia, milioni di euro. In cambio di nulla, si capisce, né sesso né droga né voti. Per pura bontà d´animo di “papi” e ora “zio” Silvio che si descrive «fatto così, incapace di dire no a chi ha bisogno». Un benefattore, insomma. Sia pure soltanto per alcune curiose categorie. Mai una vecchina, un barbone, un orfano, un disoccupato, un terremotato, un bambino africano. Del resto, quale uomo di fronte alle fotografie delle Olgettine, ormai diffuse su tutti i giornali del mondo, non verrebbe mosso a compassione? Quale cuore di pietra davanti alle difficoltà dei coniugi Tarantini o …

Fassina : “ Il nostro sostegno allo sciopero generale del 6 Settembre”

Lavoro, contrattazione, Europa, economia con Stefano Fassina Responsabile nazionale economia e Lavoro pd., Gianni Pittella vicepresidente vicario del parlamento europeo, Michele Ventura deputato pd V commissione bilancio, tesoro e programmazione, Francesco Pugliese direttore generale Conad. Coordina Corrado Chiominto capo redattore economico Ansa. Come gli altri dibattiti della giornata, anche questo parte dall’ultima novità di oggi in manovra: la commissione bilancio in senato ha votato modifiche all’art 8 in tema di lavoro. Cosa è stato votato? Cosa cambia dopo questa modifica? Fassina risponde subito ricordando l’impianto già grave sia dell’art 8 sia del decreto che lo contiene, misura già dannosa quindi, ma potenziata nel suo effetto negativo sul welfare da questa ultima modifica. Con la quale salta il contratto nazionale e lo statuto dei lavoratori, istituti declassati da contratti aziendali, e trattative sindacali territoriali, possibilmente costruite all’uopo, caso per caso, impresa per impresa, lavoratore per lavoratore. Il mondo del lavoro non risponde più a leggi chiare e condivise a livello nazionale, ma a micro poteri e sistemi territoriali. Salta anche l’accordo congiunto fra sigle sindacali e …

Più donne occupate, più un paese è civile

E’ l’ora delle donne a Piazza del Popolo: al centro del dibattito, Fattore D: una proposta di crescita per il paese, le donne e il loro potenziale non sfruttato. Celestina Dominelli, giornalista del Sole 24ore, ci presenta tre donne che si occupano dei diritti delle donne: Roberta Agostini, coordinatrice delle donne democratiche, Francesca Bettio, docente di economia del lavoro all’Università di Siena e coordinatore scientifico del network europeo EGGE (Employment and Gender Equality Issues),Cecilia Guerra, docente di Scienza delle Finanze e Direttore del Dipartimento di Economia Politica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e membro fondatore del CAPP, Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche. Cecilia Guerra entra immediatamente nel vivo della questione: “l’Italia spende per le prestazioni sociali l’1,8% del PIL, ovvero meno della metà di altri stati europei con la Germania e l’Inghilterra, il fondo per l’autosufficienza è scomparso e con la manovra la situazione peggiorerà ulteriormente poiché sono previsti tagli all’assistenza, per cui si spende già poco, circa 60 miliardi di euro, e si comprende che non è possibile tagliare ancora”. E …

L'articolo 8 della manovra va stralciato

Il dibattito tra Franco Marini, senatore PD e Susanna Camusso, segretario generale Cgil è stato l’appuntamento principale di domenica 4 settembre nell’ambito della Festa Democratica Nazionale. Dopo un commosso ricordo di Franco Marini per la scomparsa di Nino Martinazzoli “padre determinante per la scelta del centrosinistra quando capì il berlusconismo all’alba e disse no a quella visione di ridurre la politica alla comunicazione, all’apparire e non all’essere”, il dibattito si è concentrato sui temi dell’attualità e sullo sciopero generale indetto per il 6 settembre dalla Cigl. Per la Camusso con i provvedimenti di oggi al Senato e la modifica dell’articolo 8 della manovra “non resta nulla degli accordi presi a luglio. Nessuna rappresentatività e nessun criterio. La nostra Costituzione è basata sull’uguaglianza dei diritti e l’articolo 8 deroga a tutto questo. Non è mai successo nella storia italiana che un governo agisse così violentemente contro libera contrattazione delle parti e contro i sindacati. È una vendetta contro i lavoratori da parte del ministro del Lavoro”. “Ho qualche perplessità sulle modalità dello sciopero – ha ribadito …

Manovra, passa la libertà di licenziare

Si potrà anche licenziare in deroga all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Lo prevede l’emendamento votato qualche ora fa in Commissione Bilancio al Senato presentato dal governo. In sostanza il testo rende eplicito ciò che l’articolo 8 del decreto di Ferragosto già lasciava intendere in modo implicito: gli accordi aziendali potranno riguardare anche materie come la cessazione del rapporto di lavoro a meno che non sia discriminatorio o relativo a maternità e malartia. Il ministro Sacconi, nella conferenza stampa del 14 agosto scorso, avava giurato di non toccare l’articolo 18 dello Statuto. Oggi si smentisce. L’emendamento all’articolo 8 della manovra prevede anche che piccoli sindacati percentualmente più rappresentativi a livello territoriale possono sottoscrivere accordi con le aziende. Nel testo dell’emendamento infatti si legge che il provvedimento, che modifica l’articolo 8 della manovra sul «sostegno alla contrattazione collettiva», stabilisce che «i contratti collettivi di lavoro, sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o territoriale, ovvero delle loro rappresentanze sindacali operanti in aziende possono realizzare specifiche intese con …

"Scuola, bilancio di tre anni con luci e tante ombre", di Manuela Ghizzoni

Nei prossimi giorni si aprirà un anno scolastico carico di problemi per la condizione della scuola pubblica e per la situazione generale del nostro Paese. È forse il momento di fare un bilancio del triennio che ci lasciamo alle spalle, nel corso del quale gli uffici periferici dello Stato e il mondo della scuola hanno dovuto fronteggiare la più pesante, e dannosa, operazione chirurgica portata ai danni del corpo della scuola pubblica nel dopoguerra. Bene ha fatto il prof. Malaguti, nel ripercorrere la sua esperienza triennale di dirigente scolastico, a richiamare il Rapporto sulla qualità di Tuttoscuola che vede balzare dal 16° al 6° posto la scuola modenese. Ma questo merito va attribuito a chi, ogni giorno, con fatica e passione, nella scuola e per la scuola lavora, e al contributo che la società e gli enti locali modenesi hanno dato per garantire gli alti standard raggiunti in anni di proficua collaborazione. Meriti non certamente attribuibili a chi in questi anni ha pensato che la scuola fosse un bancomat per risolvere i problemi di finanza …

"La bellezza e i barbari", di Corrado Augias

Qualche pezzo d´orecchio staccato, può sembrare poca cosa. Possiamo dirci: si riparerà. Non è così. Suona forte l´allarme per un problema ormai cronico e che, a volerlo affrontare senza ipocrisie, è questo: molte nostre città, Roma in particolare, sono disseminate di capolavori, grandi e piccoli ma tutti significativi. Per secoli queste opere sono rimaste affidate alla pubblica fede, all´aura della loro provenienza e del loro passato che in qualche modo le proteggeva. Quell´aura non c´è più, è svanita. Le opere, grandi o piccole, non sono più esposte alla pubblica fiducia ma al rischio del pubblico oltraggio. Diciamo la verità, sgradevole o scorretta che sia: molti italiani non si meritano più le città che abitano. Vogliamo tentare un elenco? La fontana dei cavalli marini, a villa Borghese, è stata danneggiata tempo fa da un´auto che è entrata di notte a tutta velocità nella vasca spezzando le zampe a un cavallo. Possiamo immaginare chi fosse alla guida e in quali condizioni. La stessa villa è disseminata di statue neoclassiche. Sono state quasi tutte decapitate e molte sono …