Mese: Settembre 2011

"Didattica mirata per i casi di dislessia", di Franco Portelli

Con il nuovo anno scolastico arrivano importanti novità per gli alunni dislessici. Sono circa duecentomila i soggetti potenzialmente interessati. La dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia sono adesso riconosciuti come disturbi specifici di apprendimento (Dsa). La dislessia è un disturbo che può manifestarsi, negli alunni, appena sottoposti all’apprendimento della lettura e della scrittura. Queste difficoltà provocano conseguenze sia sul piano degli apprendimenti, sia sul piano psicologico. Fino a oggi, in diversi casi, questi alunni hanno dovuto subire ingiuste bocciature e umilianti trattamenti, perché considerati come svogliati e poco attenti, piuttosto che persone con difficoltà con la necessità di essere seguiti attraverso interventi didattici mirati. Il decreto attuativo e le linee guida, che arrivano dopo la legge 170/2010, attesa da dieci anni e recentemente approvata, prevedono misure in grado di favorire il successo scolastico di questi alunni. Arriveranno, adesso, nelle scuole, strumenti utili come registratori vocali, programmi di videoscrittura con correttore ortografico e calcolatrici. Le scuole hanno il compito di segnalare alle famiglie le eventuali evidenze di disturbi specifici di apprendimento, in modo da …

I giovani del Pd in marcia «Nel governo Bersani idee e ministri nuovi», di Simone Collini

Non hanno perso tempo i trenta-quarantenni del Pd che puntano a un rinnovamento del partito e della piattaforma programmatica del centrosinistra. Sabato si sono visti a Pesaro, invitati dal presidente della Provincia Matteo Ricci e dal viceresponsabile Informazione del Pd Francesco Verducci, europarlamentari come Roberto Gualtieri e Debora Serracchiani, membri della segreteria come Stefano Fassina e Matteo Orfini, responsabili dipartimentali come Andrea Orlando, segretari regionali come Stefano Bonaccini, Enzo Amendola e Andrea Manciulli, quello dei Giovani democratici Fausto Raciti, amministratori locali come Nicola Zingaretti. E da oggi sarà sulla pagina Facebook “Rifare l’Italia” un documento che fa da sintesi dell’incontro e da base per l’avvio della discussione. CICLO Si parte da fatto che compito del Pd «non è semplicemente la costruzione di un’alternativa a questo governo ma la chiusura di un intero ciclo ventennale e l’apertura di una nuova fase della vita del paese». Si prendono a riferimento le parole pronunciate a Rimini dal Capo dello Stato (è da vent’anni che rallenta la crescita della nostra economia echeè inaumentoladiseguaglianza nella distribuzione del reddito) sostenendo poi …

"Come abolire il diritto al lavoro", di Luciano Gallino

Se diventano legge, le modifiche all´art. 8 del decreto sulla manovra economica avranno effetti ancor più devastanti per le condizioni di lavoro e le relazioni industriali di quanto non promettesse la prima versione. I ritocchi al comma 1 rendono più evidente la possibilità che sindacati costituiti su base territoriale – si suppone regionale o provinciale, e perché no, comunale – possano realizzare con le aziende intese che, in forza del successivo comma 2, riguardano la totalità delle materie inerenti all´organizzazione del lavoro e della produzione. Da un lato si apre la strada a una tale frammentazione dei contratti di lavoro e delle associazioni sindacali da rendere in pratica insignificante la presenza a livello nazionale dei sindacati confederali; un esito che la maggioranza di governo punta da anni a realizzare. Dall´altro lato la combinazione dei commi 1 e 2 darebbe origine a veri mostri giuridici. Il comma 2 stabilisce infatti che le intese sottoscritte da associazioni dei lavoratori più rappresentative anche sul piano territoriale valgono per la trasformazione dei contratti di lavoro e per le conseguenze …

"Concorso dirigenti: Errori e polemiche", di R.P. da La Tecnica della Scuola

Mano a mano che ci stiamo avvicinando alla data del 5 ottobre, quando più di 40mila docenti dovranno sottoporsi alla prova pre-selettiva per accedere successivamente alle prove concorsuali per il reclutamento di 2.386 dirigenti scolastici, le polemiche (e le proteste) sulle modalità di svolgimento della prova si intensificano. Secondo quanto comunicato nei giorni dal Ministero, a tutti i candidati dovrebbe infatti essere consegnato un bel volumone con i 5663 quesiti predisposti dagli esperti del Ministero; con il “questionario” verranno date anche un paio di paginette con l’elenco dei quesiti selezionati. I candidati, quindi, dovranno rintracciare nel volumone il quiz da risolvere e quindi dare la risposta che considerano esatta. Insomma, più che un test per saggiare le conoscenze di base dei candidati sembra che si tratti di una prova mirata a misurare la saldezza di nervi dei futuri dirigenti scolastici (bisogna anche ammettere, peraltro, che per fare il dirigente di una scuola i nervi saldi servono forse molto di più della conoscenza delle norme !). In questo modo, dicono dal Ministero, si riduce al minimo …

"Un volto-simbolo del cattolicesimo democratico", di Aldo Cazzullo

La morte di Mino Martinazzoli coincide con la scomparsa — o comunque segna il declino — del cattolicesimo democratico. Una minoranza preziosa, per la Chiesa e per lo Stato, che nella storia recente ha avuto un grande potere, proporzionato più al peso culturale che al numero: tra gli Anni 60 e 70 in Vaticano, negli Anni 80 nella segreteria Dc. Dopo la morte di Nino Andreatta e l’uscita di scena di Romano Prodi, Martinazzoli restava il simbolo di una storia che ha avuto il suo apice drammatico nel sequestro e nell’assassinio di Aldo Moro (benché Francesco Cossiga, un altro che non ha avuto solo demeriti, potesse passare pomeriggi a spiegare la differenza tra un cattolico democratico, come considerava se stesso e il suo amico Martinazzoli, e un cattolico liberale, come definiva Moro). Gli avversari li liquidano spesso come cattocomunisti, confondendo un fenomeno limitato ad ambienti e personalità ben precisi — intellettuali einaudiani come Felice Balbo, collaboratori di Berlinguer come Tatò e Rodano — con un movimento più vasto. Gli amici interessati ne tessono le lodi …

"Avviso di Bankitalia: va aumentata l´Iva", di Massimo Giannini

L´autunno caldo è cominciato. «L´Italia deve scegliere: o lancia un vero segnale di svolta sulla manovra, o si offre in pasto ai mercati esponendo l´intera Eurozona a un enorme pericolo». Si apre una settimana che può cambiare il destino dell´italia e dell´Europa. In queste ore difficili, tra Banca centrale europea e Banca d´Italia, non c´è un solo interlocutore che non esprima «grandissima preoccupazione» per quello che sta accadendo nel nostro Paese. Il “caos totale” nel quale il governo è precipitato in questi ultimi due mesi, cambiando radicalmente per ben quattro volte il menu delle misure di risanamento per assicurare il pareggio di bilancio nel 2013, è una miccia accesa nel cuore della moneta unica. Per ora, a disinnescarla ha contribuito proprio la Bce, che ha comprato a piene mani i Btp sul mercato secondario, per disarmare la speculazione internazionale. Ma quanto può durare, l´ombrello aperto su di noi dall´Eurotower? È la domanda cruciale, alla quale la Bce proverà a dare una prima risposta giovedì prossimo, al primo board convocato per la ripresa dopo l´estate. A …

"Bimbi fuori dalle materne addio tempo pieno, classi "pollaio": si parte così", di Valeria Tancredi

A pochi giorni dall’inizio della scuola, la confusione e lo sgomento degli operatori scolastici non accennano a diminuire. La drammatica situazione in cui si trova la scuola bolognese, tra le più penalizzate d’Italia dai tagli ai fondi per la scuola pubblica, non verrà infatti alleviata da nessuna misura straordinaria, pur necessaria, di aumento dell’organico di diritto. Il cahier dès dòleances lo stila Sandra Soster, segretaria della Cgil Flc, che ci racconta i «problemi aperti più clamorosi». Intanto, «proprio nella terra che ha visto nascere e svilupparsi una scuola d’infanzia di eccellenza dice Soster-invidiata e studiata in tutto il mondo, quest’anno per la prima volta ben 450 bambini dai 3 ai 5 anni di età resteranno fuori da qualsiasi struttura, statale, comunale o privata. Vale a dire che viene negato un diritto a tantissime famiglie e si arriverà al paradosso che molti bimbi, dopo aver frequentato i nidi, resteranno a casa». L’assessore regionale Marzocchi aveva ipotizzato di finanziare con proprie risorse almeno 40 sezioni per tamponare l’emergenza, ma l’ulteriore mannaia ai trasferimenti agli enti locali contenuta …