Mese: Settembre 2011

"Dieci anni che hanno sconvolto il mondo", di Roberto Esposito

I dieci anni che separano l´11 settembre 2001 dal settembre 2011 hanno costituito una prova durissima per l´Occidente. Certo, nel secolo scorso esso era stato sul punto di soccombere ed aveva trovato la forza di rialzarsi, prima con la vittoria sul nazismo e poi con l´abbattimento del muro di Berlino, che ha consentito la riunificazione dell´Europa e l´implosione del blocco sovietico. Ma questo decennio ha posto l´Occidente di fronte a due sfide nuove, altrettanto insidiose. Innanzitutto quella venuta dal terrorismo fondamentalista, che gli ha dichiarato una guerra difficile da combattere per l´assenza di un fronte e l´invisibilità del nemico. Essa è ancora lontana dall´essere vinta, ma non c´è dubbio che, pur tra tragici errori come l´invasione dell´Iraq, nel complesso l´Occidente ha tenuto. Non solo per la cattura dei principali avversari, che proprio quest´anno ha decapitato Al Qaeda, ma soprattutto perché è riuscito a difendere senza troppi danni i propri standard democratici. È vero che anche in questo caso ci sono state eccezioni – non solo Abu Ghraib, ma le violenze, gratuite e inaccettabili, che non …

"Per un'alleanza credibile e alternativa", Di Pietro e Fioroni a confronto

Agenda incentrata sugli argomenti che stanno tenendo banco nella piazza politica di questi giorni. Referendum sulla legge elettorale, etica della politica, scenari elettorali futuri. Coordinati dal giornalista de La Stampa Fabio Martini hanno stimolato il vasto pubblico presente non lesinando battute ironiche e sfottò reciproci. La corsa ad accaparrarsi il Terzo polo. Pareri contrastanti sulle possibili alleanze della coalizione di centro-sinistra con Casini-Fini-Rutelli: Di Pietro ha messo una sorta di veto facendo l’esempio odierno del Molise, dove l’Udc si è accasato con il Pdl, e rimarcando le ambizioni individualistiche del Terzo polo, “che altrimenti non si lascerebbe chiamare in questa maniera ma troverebbe una collocazione chiara in uno dei due schieramenti”, ha spiegato il leader Idv. “Caro Antonio, ti invito a fare una riflessione più accurata – è stata la risposta di Fioroni – in quanto se domani andiamo a votare come Pd-Idv-Sel vinciamo di trentamila voti, ma per governare e fare le riforme di cui il Paese ha bisogno servono larghe maggioranze in Parlamento. E i cittadini ci chiedono proprio questo”. Referendum sulla legge …

Risanamento, sviluppo, credibilità La nostra impresa: far crescere l'Italia

In Piazza del Popolo le proposte per lanciare l’Italia oltre la crisi. Con: Matteo Colaninno responsabile nazionale pd sviluppo industriale, Paolo Guerrieri, docente di Economia alla Sapienza di Roma, Diego Della Valle, Luigi Abete presidente della BNL. Coordina Dario di Vico editorialista Corrire della Sera. Il tema della crisi, sempre ostico per un pubblico non specialistico, questa sera sembra essere di facile comprensione grazie all’efficacia delle domande di un eccellente Dario Di Vico e alla semplicità di linguaggio dei protagonisti del dibattito. Il primo ad essere interpellato, è il docente universitario Paolo Guerrieri, alla richiesta di spiegare i fenomeni della crisi, risponde in modo sorprendentemente chiaro, affermando che i fatti di questi giorni, come lo spread a 360 punti (differenza tra i rendimenti dei nostri titoli rispetto a quelli tedeschi) sono legati al rischio del debito: “ l’Italia, a causa del suo enorme debito pubblico, trova sempre maggiore difficoltà nel reperire creditori disposti ad acquistarne titoli di stato, e solo grazie agli interventi della BCE, che ha sopperito a questa mancanza sottoscrivendo bond del nostro …

"Berlusconi faccia un passo indietro. Noi saremo responsabili" Confronto Bindi – Casini

Si parte subito con il tema della manovra. L’Italia è in pericolo, gli italiani hanno paura. Anche oggi la Borsa è caduta, cosa deve fare l’opposizione? “Di fronte all’irresponsabilità altrui, le opposizioni devono essere più responsabili, più serie – commenta il leader nazionale dell’UDC Pierferdinando Casini – . “Il Governo fa finta di non vedere che è parte integrante del problema. La manovra cambia di giorno in giorno, non so se la versione di oggi è definitiva. Davanti a questa situazione i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Di fronte a questa irresponsabilità, le opposizioni non possono giocare al tanto peggio tanto meglio, devono indicare delle alternative, indicare delle strade.” E sottolinea: “ Non si può dire come dicono gli amici che ci governano ‘Siamo nella catastrofe, lo sono tutti e lo siamo anche noi’. Una linea comune delle opposizioni è possibile? Per la presidente dell’Assemblea nazionale del Pd Rosy Bindi “ Lo stiamo già facendo da molte manovre. Fin dall’inizio di questa legislatura, il punto fermo del Pd è stato quello di lavorare …

Penati: Delibera della Commissione nazionale di Garanzia del PD

La Commissione nazionale di Garanzia, riunitasi il 5 settembre 2011, in relazione alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto Filippo Penati, – affermata la propria competenza a norma dello Statuto nazionale ad esaminare il caso; – viste le dimissioni di Filippo Penati dalla carica di vice presidente del Consiglio regionale Lombardo, dal gruppo consiliare del PD lombardo, nonché contestualmente da ogni organismo del partito; – vista la relativa autosospensione dal PD da parte di Filippo Penati e la conseguente presa d’atto della Commissione di Garanzia di Milano; – rilevata negli atti citati la conformità alle norme dello Statuto e del Codice etico, norme che costituiscono strumenti ed esempio di particolare rigore nella vita del PD; delibera all’unanimità : Filippo Penati, ai sensi dell’art.10 del Regolamento delle Commissioni di Garanzia, è sospeso dal PD, fino al completo positivo chiarimento della propria posizione giudiziaria. Ne dispone nelle more del procedimento la esclusione dall’elenco degli iscritti. La Commissione, inoltre, sottolinea che le disposizioni in materia, statuite dall’ordinamento del Pd, sono fra le più rigorose presenti nel panorama politico italiano …

"Manovra, in piazza ci saremo. Sull'articolo 8 governo irresponsabile", di Pier Luigi Bersani

Ci saremo con tutti quelli che criticano questa manovra, comprendiamo bene le ragioni dello sciopero. Con tutti i problemi che abbiamo, è da irresponsabili, per puntiglio ideologico e micragneria politica, mettere un solco tra le forze sociali, come fa il governo con l’articolo 8 della manovra. Il Partito Democratico chiederà lo stralcio ed è disposto a modificare l’articolo 8 recependo l’accordo del 28 giugno delle parti sociali, che nei prossimi giorni il partito potrebbe incontrare di nuovo proprio sull’argomento. Rompere il meccanismo del 28 giugno è totalmente assurdo, perche esso poteva e potrebbe rappresentare ancora l’avvio di una nuova fioritura della concertazione per la ripresa e la crescita. La situazione è drammatica, lo diciamo da tempo che chi ci ha portati fin qui non è in condizione di portarci fuori. Bisogna rafforzare questa manovra e poi avviare una svolta politica. Chi può credere a una manovra che cerca soldi da chi non li ha e che non ha niente di strutturale? www.partitodemocratico.it

"Italia, maglia nera nell’occupazione dei più giovani", di Walter Passerini

Praticamente nulla è previsto dalle manovre di luglio, agosto e settembre a favore dei giovani, salvo un paio di impegni generici e tutti da verificare, uno per neo-imprenditori e un altro per giovani coppie con figli. Nulla di strutturale e di decisivo, che dia il segnale di un impegno non propagandistico e mediatico per le future generazioni. Si parla di caccia all’evasione e qualcuno arrischia ipotesi e cifre sulle possibili entrate. E allora, prendiamo sul serio la proposta in manovra e facciamo in modo che una cifra modesta ma significativa di risorse recuperate venga stanziata per favorire l’occupazione dei giovani. Attenzione. I diplomati e laureati al vertice delle loro preferenze mettono le grandi imprese. Forse non sanno che la domanda più dinamica di lavoro in Italia è quella delle piccole e medie imprese. Sono oltre 4,5 milioni le realtà di minori dimensioni che potrebbero essere aiutate a crescere. Come? Dando a ogni piccola impresa che assume stabilmente un giovane under 35 un bonus, uno sconto contributivo e fiscale. Si potrebbero ottenere almeno 100mila assunzioni coi …