Mese: Settembre 2011

Un anno fa moriva il sindaco di Pollica Angelo Vassallo. L´ Amaca di Michele Serra

Un anno fa veniva assassinato Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ambientalista, pescatore e galantuomo. Gli dedicai un´amaca dolente e furibonda, nella quale scrivevo che dimenticare un uomo giusto, vittima della prepotenza, è come ucciderlo una seconda volta. Forse sapevo già che mi sarebbero bastate poche settimane per dimenticarlo. Me ne ricordo oggi grazie al web, alla mail di un amico che mi fa l´effetto di un rintocco di campana. Rifletto sulla difficoltà enorme, in un Paese come questo, a tenere il conto dei torti, e a conservare la memoria dei giusti. Ogni tanto (l´ho già scritto) apro a caso “Patria” di Enrico Deaglio, breviario asciutto e terribile della nostra storia repubblicana, e capisco che il bilancio di sangue della nostra democrazia è così lungo, così tenebroso che perfino chi fa un mestiere come il mio fatica a ricordare. Quasi ogni pagina coglie di sorpresa: ah già, pure questa sconcezza è accaduta, anche questa crudeltà è stata fatta… me ne ero dimenticato, me ne ero proprio dimenticato… Sola consolazione: se è così lungo l´elenco dei caduti, …

"Aumentano le preoccupazioni tra gli iscritti di Cisl e Uil", di Rosaria Talarico

Non scioperano con la Cgil, ma bancari e metalmeccanici delle altre federazioni sindacali, Cisl e Uil in primis ma non solo, sparano a zero contro l’articolo 8 della manovra. In particolare diversi sindacati di categoria di Cisl e Uil ci vanno giù più duramente e lo dicono in maniera netta: «L’articolo 18 dello statuto dei lavoratori non si tocca». Non c’è traccia delle timidezze dei vertici delle confederazioni sindacali «madri» (che non aderiscono allo sciopero generale indetto per oggi dalla Cgil) nel commentare l’articolo 8 della manovra che consentirebbe ai singoli accordi aziendali di derogare ai contratti nazionali. Il rischio è che questo tipo di intese potrebbe prevedere un indennizzo economico in caso di licenziamento senza giusta causa, invece del diritto al reintegro nel posto di lavoro (previsto appunto dall’ articolo 18 dello statuto dei lavoratori). Tutte le sigle sono concordi nel definire la norma «inutile e sbagliata». Giovanni Luciano della FitCisl afferma che «nessun sindacalista farà mai accordi per licenziare i lavoratori». Anche la Uilca, il sindacato dei lavoratori di credito e assicurazioni «si …

"Governo a gamba tesa", di Sergio D'Antoni

Dividere, sfaldare, frammentare il fronte sociale unitario che ha dato vita all’accordo del 28 giugno. Creare un pantano là dove può nascere un grande motore riformista. Minare i principi di una intesa capace di avviare il paese su un sentiero di cooperazione e di sviluppo sostenibile. Gli effetti dell’ormai famigerato articolo 8 della manovra sono tutti racchiusi in questo sciagurato perimetro. La mossa del governo è un’ entrata a gamba tesa su quello che da sempre è il principale cardine del giuslavorismo italiano: l’autonomia delle parti e la loro esclusiva potestà in materia di contrattazione. Questa interferenza, considerata grave da tutto il mondo del lavoro, mira a creare un solco dove invece andrebbe costruita una strada. E rischia così di neutralizzare la più grande opportunità di coesione e di rilancio data oggi al paese. L’accordo interconfederale di due mesi fa rappresenta un formidabile riferimento per avviare una stagione di crescita e di riforme concertate. La sintesi raggiunta dalle maggiori organizzazioni sindacali e da Confindustria pone oggi il corpo sociale nella condizione di avanzare concretamente sul …

"Pensione più lontana per 17 mila", di Alessandra Ricciardi

Le ultime modifiche sono attese per oggi, quando la manovra bis correttiva dei conti pubblici sarà all’esame dell’aula del senato. Saranno poche e ben ponderate, promettono dalla maggioranza di governo. Dopo il via vai di modifiche, che hanno caratterizzato finora il percorso del decreto legge varato il 13 agosto scorso, non sono ammessi stravolgimenti. I rumors di palazzo raccontano che tra via XX Settembre, via Veneto e viale Trastevere si starebbe esaminando anche una proposta per rimodulare il rinvio di un anno delle pensioni nella scuola. Un correttivo, quello prospettato dal ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, ai colleghi dell’Economia e del Lavoro, rispettivamente Giulio Tremonti e Maurizio Sacconi, che sarebbe dettato dalla necessità di non penalizzare eccessivamente la scuola, dove per il particolare sistema della finestra unica a settembre l’attesa potrebbe arrivare a 20 mesi; e al tempo stesso di non compromettere i prossimi due anni del piano triennale di assunzioni approvato con la precedente manovra. Il testo in ingresso del decreto legge n. 138, all’articolo 1, comma 21, dispone che dal 2012, e con esclusivo …

"Ora Roma dovrà fare da sola", di Stefano Lepri

L’Italia è oggi il punto debole dell’euro. La sua fragilità politica rischia di danneggiare in modo irreparabile tutta la costruzione europea, moltiplicando i danni anche per noi. Però c’è qualcuno che non l’ha capito, oppure se ne infischia. Le misure per impaurire gli evasori fiscali in gran parte scompaiono, i taxi non si liberalizzano, niente apertura deregolamentata per i negozi, e così via. Già la manovra di Ferragosto era stata fatta a pezzi e rimessa insieme di nuovo a causa di nervosi timori di impopolarità; ora la commissione Bilancio del Senato sta espungendone molte norme invise alle lobby amiche. Il guaio è che i tempi della crisi dell’euro, già da mesi più veloci della capacità di risposta dei governi, sono ora strettissimi. La Grecia non sta rispettando gli impegni, è in recessione grave, e a qualche punto nel prossimo futuro potrebbe decidere di rinnegare i propri debiti. Se il Fondo monetario internazionale insiste che occorre ricapitalizzare di forza le banche europee, è perché vi vede l’unica maniera di fermare il contagio di una insolvenza di …

"Sull´orlo dell´abisso", di Tito Boeri

Le cronache di ieri ci assegnano il compito di stilare l´ennesimo bollettino di guerra. In questi notiziari si contano prima i morti e poi i feriti. Si cerca di fornire un´immagine anche visiva, il più possibile nitida, del fronte, degli schieramenti in campo e di come le loro strategie possono far evolvere gli equilibri futuri. Non può mancare, infine, un richiamo patriottico, possibilmente senza retorica, come si addice ai migliori italiani. Di morti, per fortuna, sin qui non ce ne sono stati. Le perdite patrimoniali di molti, anche di chi deteneva titoli di Stato e attività tradizionalmente considerate a basso rischio, non si sono ancora materializzate, se non in rarissimi casi. Ben pochi hanno dovuto sin qui liquidare posizioni fortemente svalutate. Né ci sono imprese che hanno dovuto chiudere i battenti. Certo, i capitali di famiglie e imprese si sono fortemente svalutati, pericolosamente assottigliati: la Borsa italiana da inizio luglio ha perso un quarto del proprio valore, gli spread sui nostri titoli di Stato sono tornati ai livelli raggiunti prima degli acquisti massicci della Bce. …

Napolitano: migliorare la manovra

Una manovra da cambiare e da rendere «più efficace e credibile» dopo che il responso dei mercati anche oggi è stato «allarmante», con una nuova «impennata» dello spread. Dopo giorni di pressing e moral suasion arriva l’affondo di Giorgio Napolitano sulla manovra, sicuro che «si è ancora in tempo» per introdurre nuove «misure capaci di rafforzarla» ora che approda in aula al Senato. Provvedimento che si stava avviando a una approvazione in tempi rapidi, rivisto e corretto dalla commissione Bilancio, probabilmente già mercoledì, rispondendo proprio al richiamo del Colle a fare presto, mantenendo il confronto responsabile tra le parti, ribadito più volte nei giorni scorsi. Ma dopo una nuova giornata di passione a Piazza Affari, Napolitano consegna una nota durissima a maggioranza e opposizione, chiarendo che «nessuno può sottovalutare il segnale allarmante rappresentato dall’odierna impennata del differenziale tra le quotazioni dei titoli del debito pubblico italiano e quelli tedeschi», segnale «di persistente difficoltà a recuperare fiducia come è indispensabile e urgente», facendo appello a «tutte le parti politiche perchè sforzi rivolti a questo fine non …