Mese: Settembre 2011

Festa Pd Modena, un’altra università è possibile

Dibattito questa sera alle ore 19.30 nello spazio Cabò. Un’altra università è possibile? A questa domanda cercheranno di dare risposta i partecipanti al dibattito in programma questa sera, alla Festa del Pd di Modena. Nello spazio Cabò dei Giovani democratici si confronteranno l’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione e Cultura della Camera; Marcello Pinti, ricercatore dell’Università; Giuditta Pini, responsabile Università dei Giovani democratici di Modena. L’appuntamento è alle 19.30 nello spazio Cabò dei Giovani democratici.

Manovra: "Governo contro i disabili e le loro famiglie"

“Dopo tanta retorica sulla difesa della vita, i fatti dimostrano quale sia l’atteggiamento del Governo per garantire il diritto alla vita delle persone: colpire i disabili”, ha dichiarato amaramente Cecilia Carmassi, responsabile Politiche Sociali e Terzo settore del PD. “Il Governo ha avviato l’iter per la legge delega sulla riforma fiscale e dell’assistenza con cui prevede di fare cassa per 40 miliardi”, ha spiegato Carmassi e “l’obiettivo è colpire i disabili e le loro famiglie, colpevoli di vivere alle spalle della collettività, sostenendo di aiutare solo gliautenticamente bisognos’, ultimo neologismo giuridico per avere le mani libere nell’abbassare l’asticella”. I disabili hanno nella maggior parte dei casi hanno tetti di reddito molto bassi e con i soldi che prendono dallo Stato non ci coprono certo i costi dell’assistenza. Ecco le cifre a grandi linee: – 2000 euro mensili è il costo medio per una badante assunta a tempo pieno; – 480 euro l’importo mensile dell’indennità di accompagnamento; – 33% è la percentuale minima per essere considerati invalidi civili; – Il 74% è però il minimo per …

"E Berlusconi disse a Lavitola: 'Non tornare'" di Lirio Abbate

Il faccendiere chiamò il premier dalla Bulgaria dopo la fuga di notizie e chiese: mi presento ai giudici? “No, resta all’estero”. Ecco l’ultima telefonata tra i due prima della latitanza Il faccendiere Valter Lavitola suda freddo, non tanto per il caldo di Sofia in cui si trova il 24 agosto, ma per le notizie che apprende dai siti Web che rilanciano lo scoop di “Panorama”, il settimanale della Mondadori. Ha appena scoperto che contro di lui c’è un’inchiesta pesantissima della procura di Napoli: lo accusano di estorsione nei confronti del presidente del Consiglio. E quell’articolo è pieno di dettagli giudiziari: ci sono particolari sulle intercettazioni dei dialoghi tra lui e Giampaolo Tarantini, il Giampi che nel 2008 portava prostitute e amiche a casa del Cavaliere. Nell’indagine è coinvolta anche la moglie di Giampi, Angela Devenuto, che gli amici più intimi chiamano “Ninni” o “Nicla”. La donna ha una relazione con Lavitola nata tra i fornelli di casa del faccendiere, mentre lui le cucinava il coniglio. Oggi Lavitola è diventato lepre in fuga per il mondo, …

Sacconi e la barzelletta sulle suore. Pd: "Ministro si scusi con le donne"

Polemiche per l’esempio fatto dal ministro del Lavoro per spiegare l’articolo 8 della manovra e rispondere alla Cgil. Insorgono le senatrici del Partito democratico: “Intervento incommentabile e intollerabile”. Il Comitato ‘Se non ora quando’: “Non sarebbe accaduto in nessun altro Paese democratico”. “L’intervento del ministro Sacconi ad Atreju è incommentabile e intollerabile. Sacconi si scusi pubblicamente con tutte le donne, per aver riesumato, nella furia della difesa della propria ideologia e dell’attacco alla Cgil, il peggior armamentario sessista e misogino”. Con queste parole la senatrice del Partito democratico, Rita Ghedini, componente Commissione Lavoro, invita il ministro a chiedere scusa per il paragone fatto ieri davanti alla platea dei giovani del Pdl ad ‘Atreju ’11’. Per difendere l’articolo 8 della manovra economica, Sacconi ha citato una storiella con protagoniste delle suore di un convento del ‘600: “Faccio un esempio un po’ blasfemo – ha detto il ministro – per rispondere alla Cgil rispetto agli scenari apocalittici che ha fatto. Vale quello che disse una suora in un convento del ‘600, dove entrarono dei briganti. Le violentarono …

"Se le soprintendenze rischiano di chiudere", di Francesco Erbani

La data fatale è il 2014. Forse il 2015. Con una coda al 2020. Entro il decennio, comunque, il ministero per i Beni culturali potrebbe restare senza personale. O quasi. Bastano alcuni dati: l´età media dei funzionari è di 58 anni, sei dirigenti su dieci sono nati negli anni Quaranta e Cinquanta, le assunzioni sono poche e ancora meno lo saranno in futuro. Molto prima di quella data, chi dice gennaio prossimo, chi marzo, una ventina di soprintendenze, in particolare storico-artistiche, potrebbero sparire accorpate a quelle architettoniche. Ed è anche andata bene: l´eliminazione era prevista per Ferragosto, con un blitz, poi scongiurato, di Salvatore Nastasi, onnipotente capo di gabinetto con il ministro Sandro Bondi e ora con Giancarlo Galan molto in ombra. Sono tanti i nuvoloni neri che si addensano sul nostro patrimonio e su chi svolge la tutela. Domani e dopodomani si incontreranno nella Certosa di Padula, in provincia di Salerno, una sessantina di neo-soprintendenti oltre a dirigenti di altri istituti del ministero, di archivi e biblioteche. È la prima volta che si riunisce …

"La sfida dei giovani", di Alfredo Reichlin

Di fronte alla estrema difficoltà di dominare la crisi che ci attanaglia, io non credo che sia fuori della realtà spostare la riflessione su un terreno più ampio e proporre una analisi meno tecnica, meno economicistica del modo distorto, senza una guida, con cui procede la mondializzazione. È in questo processo che l’Italia è immersa. E se essa rischia di pagare il prezzo più alto che è quello di un declino storico, ciò dipende molto dal fatto che la sua classe dirigente (tutta o quasi) non sa guardare al di là del proprio naso. È il problema che ha posto di recente Alberto Melloni, lo storico del cristianesimo, che rivolgendosi alle gerarchie cattoliche le invitava a rendersi conto «che la svolta storica che ci sovrasta è di proporzioni superiori al panico che produce». E che ciò che è finito è «lo stile di vita tenuto dall’Occidente, nel quale il debito aveva sostituito altri sistemi di dominio. Per sempre. Come il colonialismo in India, come il bolscevismo in Russia. Non è la fine del mondo: è …

"Superata la stangata di Amato", di Tonia Mastrobuoni

È la misura più pesante degli ultimi vent’anni: ma è costruita su stime di crescita ottimistiche. Incassata la 49esima fiducia dall’inizio della legislatura, il governo ha licenziato ieri la manovra di agosto al Senato. Con i ritocchi dell’ultima ora il quarto provvedimento correttivo dell’anno approda alla Camera con una cornice finanziaria impressionante. Ammonta a 54,265 miliardi di euro l’impatto previsto per il 2013, l’anno dell’agognato pareggio di bilancio. In teoria si tratta della correzione più pesante degli ultimi vent’anni, superiore anche alla stangata da oltre 96 mila miliardi di lire (48 miliardi di euro) del governo Amato del ‘92. Ma va considerato che fino a questa legislatura i provvedimenti correttivi dei conti, le famose finanziarie, non solo erano disegni di legge e mai decreti ma quantificavano soltanto le correzioni necessarie per l’anno successivo, non si spingevano oltre. È stato Tremonti a inaugurare le manovre triennali. E l’effetto sul 2013 somma l’impatto di questo ma anche delle precedenti. Le novità giunte ieri hanno influito molto positivamente sui saldi, migliorandoli di 700 milioni di euro già quest’anno …