Mese: Settembre 2011

"Corruzione per la Serravalle nuova accusa dei pm a Penati", di Davide Carlucci e Sandro De Riccardis

Caccia alla tangente per la Milano-Serravalle. La procura di Monza ha iscritto nuovamente nel registro degli indagati Filippo Penati, con l´accusa di concorso in corruzione, per l´acquisto delle quote dell´autostrada da parte della Provincia nel 2005. E la Finanza, su ordine del pm Walter Mapelli, ha perquisito a Lido di Camaiore la sede della Salt, la Società autostrada ligure-toscana che fa capo al gruppo Gavio, lo stesso che nel 2005 cedette il 15% delle sue azioni. Per l´accusa, quelle azioni, acquistate a 8,83 euro l´una da Gavio – che le aveva comprate a meno di 3 euro – crearono un sovrapprezzo dietro il quale si celerebbe una tangente a Penati. A raccontarlo ai pm è stato l´imprenditore Piero Di Caterina, che ha parlato di trattative riservate per determinare il prezzo e l´entità della mazzetta da versare all´esponente dei Ds – oggi sospeso dal Pd – e al suo braccio destro Giordano Vimercati (che però, parole di Di Caterina, sarebbe stato “fregato” da Penati). I finanzieri stanno analizzando i flussi finanziari che hanno portato 240 milioni …

"Le università italiane bocciate da professori poco informati", di Alessandro Schiesaro

Davvero la migliore università italiana (Bologna, al 183° posto) vale un po’ meno, per restare in Europa, di quella irlandese di Cork e a stento scavalca Dundee? Così proclama la classifica delle 300 migliori università del mondo appena pubblicata da una società di consulenza internazionale, la QS, che si è messa in proprio dopo aver a lungo lavorato per il Times di Londra. Prendersela con le classifiche che non vanno bene è uno sport poco simpatico, e non c’è dubbio che anche questa fotografi in parte alcuni problemi reali del nostro sistema universitario. Il 10% del punteggio, per esempio, è attribuito sulla base del numero di studenti e docenti stranieri, entrambi punti dolenti per l’Italia, come ha messo in evidenza anche il recente rapporto Ocse: nessun ateneo italiano figura tra i primi 300 quanto a internazionalizzazione del corpo docente, e solo due, il Politecnico di Torino (260) e la Bocconi (270) vi rientrano per gli studenti. È altrettanto vero che la cultura della valutazione della ricerca è arrivata tardi in Italia e si sta diffondendo …

"Che cosa mi ha insegnato il dolore dell´11 settembre", di Barack Obama

Dieci mesi di settembre sono trascorsi da quella terribile mattina, ma in questo decimo anniversario degli attacchi dell´11 settembre, siamo chiamati ancora una volta a rendere omaggio a coloro che abbiamo perduto mantenendo la nostra nazione forte e fedele alla loro memoria. Nei prossimi giorni ricorderemo quasi 3.000 vittime innocenti, padri e madri, fratelli e sorelle, figli e figlie che quel martedì non facevano altro che condurre le loro attività di tutti i giorni in una bella mattinata di sole.E parleremo ai nostri figli di quello che successe quel giorno, e di quello che è successo da allora. Come ogni americano io non dimenticherò mai il momento in cui ho sentito quelle notizie terribili, alla radio, mentre ero in macchina e mi recavo al lavoro nella mia città, Chicago. Ma le figlie mie e di Michelle, come tantissimi altri americani più giovani, non hanno nessun ricordo di quel giorno. Malia aveva appena 3 anni e Sasha era nata da poco. Quando sono cresciute, io e Michelle ci siamo dovuti confrontare con la stessa difficoltà con …

"La nostra patrimoniale", di Stefano Fassina

Caro direttore, le difficoltà dell’Italia hanno reso trendy una disciplina quasi esoterica come la finanza pubblica. Oggi, come per la formazione della Nazionale alla vigilia della finale dei mondiali di calcio, tutti si improvvisano esperti. Fioriscono, anche nei commenti di cosiddetti autorevoli economisti, ipotesi strampalate frutto di scarsa conoscenza del bilancio dello Stato e delle tecnicalità della materia fiscale. In tale quadro, il suo editoriale di ieri (“Patrimoniale democratica, allora esiste”) è un’occasione preziosa per tentare di chiarire una proposta del Pd sulla quale, complice la difficoltà tecnica della materia, si continua a fare grande confusione: “la” patrimoniale Primo: “la” patrimoniale non esiste. Non esiste una versione unica dell’imposta sui patrimoni, come non esiste una versione unica dell’imposta sul reddito. “La” patrimoniale si distingue, innanzitutto, in due fattispecie: un’imposta straordinaria, una tantum, ad aliquota molto elevata su una qualche definizione del patrimonio (complessivo, immobiliare, mobiliare complessivo, mobiliare senza titoli di stato, ecc); un’imposta ordinaria, strutturale (ossia permanente), ad aliquota molto contenuta anche qui su una qualche definizione della base imponibile. La prima versione è l’ipotesi …

"La barzelletta di Sacconi ministro che fa pena", di Adriano Sofri

Allora per i pochissmi – nessuno, spero – che non l´avesse guardato e ascoltato sul sito del giornale. C´è un convento del Seicento in cui entrano dei briganti e violentano tutte le suore, tranne una. Il Sant´Uffizio la interroga: «Come mai solo lei non è stata violentata?». «Perché io ho detto di no». (Qui ho chiesto al redattore di lasciare una riga vuota, per emulare il gelo che lascia la recitazione esagitata di una simile perla). Lui, Sacconi, probabilmente si aspettava un applauso. Raffaele Bonanni, che gli sedeva accanto, si è grattato la testa. Il video non mostra le facce del pubblico, composto di giovani Pdl. Ho guardato il video e ascoltato la barzelletta, poi l´ho riguardato, poi mi sono detto che bisognava cercare di capire. In fondo, io sono un uomo come Sacconi. Cioè, non esageriamo: io, come Sacconi, sono un uomo. Ecco. È chiaro che se non fosse un uomo, non gli sarebbe passato per la testa di dire quella barzelletta. Però altri uomini si sarebbero fatti piuttosto tagliare la lingua, sicché la …

"L'italia bocciata in razzismo", di Vladimiro Zagrebelsky

Chi aprisse in questi giorni la pagina web del Commissario ai diritti umani del Consiglio d’Europa, sarebbe subito colpito dal primo grande titolo, che dice: «L’Italia deve proteggere meglio i diritti dei rom e dei migranti». Esso è accompagnato da una fotografia, che riproduce un manifesto, divenuto ben noto, largamente affisso sui muri di Milano durante la recente campagna elettorale per l’elezione del sindaco. Vi si legge: «Milano Zingaropoli con Pisapia» e nel testo si stigmatizza anche il progetto di costruzione di una moschea. Dunque l’Italia, la cui immagine già per altro verso non brilla ora in Europa, è nuovamente e negativamente esposta all’attenzione. E’ possibile che in Italia a pochi interessi cosa dice il Consiglio d’Europa e che le questioni legate ai diritti fondamentali siano da molti trattate con sufficienza e fastidio. Ma così non è nell’Europa di cui l’Italia è parte. E tout se tient quanto ad immagine e a opinione che gli altri hanno della sua credibilità e affidabilità. Il documento reso noto dal Commissario ai diritti umani contiene le sue valutazioni …

"Prigioniero di se stesso", di Curzio Maltese

Al culmine di una crisi che rischia di travolgere nell´ordine l´Italia, l´euro, l´Europa e il mondo, il capo del governo trascorre ore di intenso lavoro, chiuso in una stanza con l´avvocato Ghedini, per studiare un decreto anti-intercettazioni. Il terrore del premier non è affatto misterioso. Fra una settimana la procura di Bari deposita le intercettazioni dell´inchiesta Tarantini-escort, nelle quali pare che Berlusconi ne dica di tutti i colori. Richieste, dettagli, particolari sulla vera natura delle «cene eleganti» di Arcore diverranno di pubblico dominio sui media italiani e stranieri, dove già Berlusconi è considerato, per usare la formula più diffusa, «un tragico clown». Lo squallore della vicenda è tale da augurarsi che ciò non avvenga. Per la pietà che suscitano certi casi umani e la vergogna che ricadrebbe sull´intero Paese. Ma un conto è provare pena da uomini e cittadini, altro è armare una guerra parlamentare, come sta facendo il premier, per arrivare all´ennesima legge ad personam. Cerchiamo di essere chiari. La vita sessuale del presidente del Consiglio a noi non interessa e ne sappiamo già …