"11 settembre: perchè è un anniversario unico", di Mario Calabresi
Siamo arrivati al giorno esatto del decimo anniversario degli attentati del 2001, ma è da una settimana che ne parliamo: la Stampa ha dedicato due supplementi – uno domenica scorsa e uno oggi – pagine di analisi e commenti. Perché tutto questo spazio a un avvenimento che fece sì quasi tremila morti ma che non è unico nella storia? Quanti altri massacri, stragi o genocidi – mi vengono in mente il Ruanda o la Bosnia per primi – dovremmo e potremmo ricordare con lo stesso impegno e spazio? Certamente molti – non esistono unicità senza precedenti come ci spiega accuratamente Enzo Bettiza sulla copertina dell’inserto che trovate al centro del giornale – ma c’è qualcosa che caratterizza l’11 settembre, che lo rende eccezionale, al di là del doveroso ricordo di quelle donne, di quei bambini e di quegli uomini che persero la vita. E’ il fatto che l’11 settembre ha accelerato molti fenomeni che germogliavano da anni, ma che dopo quegli attentati trovarono la strada spianata e hanno cambiato in modo significativo le nostre esistenze …