Costruttori contro il Governo: «Vergogna: avete fallito, ora via»
«Fuori! Vergogna! Andatevene via! Non ha neanche letto il testo prima, non sa quello che sta dicendo ». Così esplode la rabbia dei costruttori durante l’intervento di Altero Matteoli all’assemblea dell’Ance. Mentre il ministro parla la sala del Palazzo dei Congressi di Roma si svuota piano piano. Restano le prime file e qualche gruppetto qua e là. Chi resta si attende quei «fatti concreti», quelle «risorse certe» che il presidente Paolo Buzzetti aveva invocato nella sua prolusione iniziale. Ma da Matteoli arrivano le solite parole: snellire le procedure, partnership tra pubblico e privato. Cose sentite già centinaia di volte. Il decreto sviluppo arriverà solo la prossima settimana: ieri c’è stata solo una riunione preliminare. Il ministro non indica cifre. Anzi, dichiara davanti alle telecamere (non davanti alla platea) che «non ci sono risorse». Tutto a costo zero, come vuole Giulio Tremonti. Poi sfodera l’ultima illusione: «la macchina del fare». Ovvero, quella sequela di step che intercorre tra l’autorizzazione di un’opera e l’avvio effettivo diun cantiere. Troppo lenta, ammette il ministro, scaricando la responsabilità dei ritardi …