Mese: Settembre 2011

Scuola, Pd a Gelmini: da Ocse bocciatura politiche governo

Ghizzoni: ministro mistifica dati, realtà italiana rispecchia suo fallimento. L’indagine Ocse sull’educazione non rappresenta l’occasione per attribuirsi meriti (inesistenti) o per mistificare un’amara realtà: l’Ocse, infatti, fornisce indicatori utili per orientare le politiche scolastiche. Qualcuno dovrebbe spiegarlo al ministro. E sì, perchè davanti ai dati Ocse che affermano che l’Italia investe meno della media in istruzione, solo il 4,8% del PIL contro il 6,1%, che la percentuale dei nostri diplomati è ben inferiore alla media europea e che lo stipendio dei docenti ha perso l’1%, l’ineffabile Gelmini afferma che i dati confermano “la necessità di proseguire nella direzione delle politiche adottate dal governo”. Cioè quella dei tagli. Siamo davvero al paradosso. E la cosa è ancora più grave se si pensa che l’anno preso a riferimento dall’OCSE è il 2008, cioè l’ultimo prima dei “cura” imposta dalla Gelmini, che alla scuola ha fatto bere l’amaro calice di 8 miliardi di tagli. Per il bene del Paese, sollecitiamo il ministro ad avere il coraggio di guardare in faccia la triste realtà nella quale ha fatto precipitare …

"Come si impoverisce una nazione. La scuola senza storia dell'arte", di Carlo Bertelli

Siamo un paese antico, ma siamo una paese vivo. A Luras in Sardegna di erge un ulivo di 3800 anno; a Palombara Sabina nel Lazio, presso l’Abbazia di San Giovanni in Argentella, sorge un ciliegio che ha 3 metri di diametro. Questi “patriarchi” del mondo vegetale ci raccontano la nostra storia. E’ una memoria di lavoro secolare e di affetti. Uno dei più toccanti testi della letteratura italiana è attribuito ad una contadine che si separa dai suoi monti: “addio monti sorgenti dall’acque….”. Paesaggio, affetti, ricordi sono nel nostro essere italiani e sono alimentati da una sorgente privilegiata, che è la nostra consuetudine con l’arte nelle città antiche, nei borghi e nelle campagne dove brandelli di territorio sono stati risparmiati alla speculazione. Ci domandiamo quanto questi sentimenti potranno resistere in un paese che si dispone a dimettere quello che è stato per generazioni uno strumento per capire ciò che ci circonda, ovvero la storia dell’arte che ora, leggiamo, viene bandita persino da alcuni istituti turistici. Nei nostri licei classici la storia dell’arte è entrata nel …

"Credibilità calpestata", di Paolo Soldini

E tre. Nel giro di poche ore, fonti della Commissione Ue hanno ripetuto per la terza volta, ieri pomeriggio, che l’incontro di Berlusconi con il presidente Barroso, oggi a Strasburgo, «è stato chiesto dal governo italiano». Si sapeva. Nessuno ha nemmeno provato, a Roma, a sostenere una cosa diversa. Anche perché se da palazzo Chigi ci avessero provato, sarebbero stati smentiti subito Pia Ahrenkilde, la portavoce del presidente, ha aggiunto che la visita era stata sollecitata «recentemente» senza far nulla per nascondere il fastidio. D’altra parte al Berlaymont, il palazzone della Commissione a Bruxelles, i giornali italiani li leggono e quindi sanno tutti come stanno le cose. Resta da chiedersi se e quanto si sia risentito lo stesso Barroso per il fatto di essere utilizzato come la ridicola scusa dietro cui nascondersi ai pm italiani da quello che, almeno in passato, ha sempre considerato un amico e che fu, all’epoca della sua elezione, uno dei suoi sponsor. Nel suo entourage insistono sul fatto che il presidente ha l’abitudine di recarsi lui nelle capitali dell’Unione (almeno …

"Se Mille morti vi sembrano pochi. Non abbassiamo la guardia sul lavoro", di Sergio Rizzo

Brutto risveglio, l’incredibile strage di Arpino. Bruttissimo, dopo i trionfalistici annunci di qualche mese fa, quando ci hanno detto che il numero dei morti sul lavoro nel 2010 si era fermato sotto quota mille. Come se 982 cadaveri fossero pochi. E la mattanza continua. Gli esperti diranno che in casi come quello di ieri entra sempre in gioco la «fatalità». Ci spiegheranno che le nostre regole in materia di sicurezza sul lavoro sono avanzatissime. E argomenteranno che il numero dei decessi da qualche anno è in calo progressivo. Almeno, di quelli ufficiali. Perché proprio questo è il punto: che cosa nascondono le cifre «ufficiali» sugli infortuni? A proposito del drammatico incidente avvenuto in provincia di Frosinone è presto per dare giudizi. Ma è inevitabile trarre intanto una conclusione: guai ad abbassare la guardia sulla sicurezza in un Paese la cui ossatura è costituita da piccole e piccolissime imprese. Caratteristica che favorisce oggettivamente il diffondersi della piaga del lavoro nero e irregolare. Che automaticamente significa minore (quando addirittura inesistente) sicurezza. Non a caso le verifiche degli …

Ora Bruxelles avverte l´Italia "Preparatevi a nuove misure", di Andrea Bonanni

Rapporto sulle finanze Ue: dubbi sul recupero dell´evasione e sui tagli alle spese. Van Rompuy: “Serve un governo dell´Eurogruppo” No da sette Paesi dell´Est europeo. La Commissione europea giudica «plausibile» lo scenario economico presentato dal governo italiano e valuta positivamente l´impegno di risanamento delle finanze pubbliche poiché «il previsto sforzo fiscale sul 2010-12 è superiore allo 0,5% del pil e il percorso di aggiustamento dopo il 2012 è ben al di sopra delle disposizioni del Patto di Stabilità». Tuttavia Bruxelles avverte che «un´azione aggiuntiva sarà richiesta all´Italia se le entrate dovute a un migliorato adempimento degli obblighi fiscali saranno minori di quanto previsto nel bilancio, o se sorgessero difficoltà nelle restrizioni di spesa programmate». E´ questo il messaggio indirizzato al nostro Paese nel Rapporto sulle finanze pubbliche nella Ue pubblicato ieri. Le considerazioni di Bruxelles sembrano confermare un certo grado di scetticismo circa l´effettiva portata del recupero dell´evasione fiscale, così come calcolato dal governo italiano. Una prudenza che era già stata resa pubblica quando, nelle settimane scorse, il commissario Rehn (Affari economici) aveva invitato a …

"Contestare il leader: la moda (bipartisan) degli ultras dei partiti", di Fabio Martini

Il capo è mio e me lo contesto io. Nella risorgente stagione dell’intolleranza popolare per i politici, sta prendendo corpo un fenomeno nuovo: la contestazione sulla pubblica piazza di big della politica da parte di militanti della stessa area. Per ora si tratta di piccoli scrosci, eppure la casistica si sta velocemente infittendo. Nel giro di poche settimane, uno dopo l’altro, sono stati presi di mira non soltanto leader oramai temprati come Massimo D’Alema o Silvio Berlusconi, ma anche personaggi finora immuni a contestazioni da parte dei propri aficionados. Come Gianfranco Fini, Umberto Bossi, Nichi Vendola, Pier Luigi Bersani, Rosy Bindi. Persino il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il rottamatore dei «vecchi», per qualche minuto, è finito dentro il tritacarne e proprio nella sua città. E’ come se si stesse rapidamente consumando quell’aura di rispetto che in lunghe fasi della Repubblica ha preservato anche i leader più controversi dalle proteste dei propri fans. Per il professor Alessandro Campi, siamo ad un passaggio di fase, ad un tornante a suo modo «storico»: «Si stanno sommando un …

"Ustica, i ministeri condannati a risarcire", di Salvo Palazzolo

È ancora uno dei misteri d´Italia, nonostante trent´anni di indagini e processi. Da ieri, la strage di Ustica è ufficialmente anche un mistero di Stato: la sentenza di un giudice del tribunale civile di Palermo, Paolo Proto Pisani, chiama in causa i ministeri dei Trasporti e della Difesa, e li condanna a pagare un maxi risarcimento da 100 milioni di euro a 81 parenti di una quarantina di passeggeri che persero la vita sull´aereo Itavia, la sera del 27 giugno 1980. Tre anni è durato l´ultimo processo chiesto dai familiari delle vittime: il ministero dei Trasporti veniva citato per «non aver saputo garantire la sicurezza del volo»; il ministero della Difesa, per «l´occultamento della verità e i depistaggi». Il giudice ha accolto in pieno le richieste, riconoscendo «danni morali e psichici notevolissimi»: nella parte finale della sentenza si parla esplicitamente di «ostacoli frapposti all´accertamento delle cause del disastro e alla punizione dei colpevoli», che devono «essere posti a carico del ministero della Difesa». Dicono gli avvocati dei familiari, in un comunicato: «Questa sentenza rende giustizia …