"Assalto indecente", di Pietro Spataro
Avere un premier come Berlusconi è ormai non più solo un motivo di imbarazzo ma un drammatico problema di sopravvivenza. In una situazione economica così fragile, mentre tutti si interrogano sul futuro del Paese, Piazza Affari continua a perdere e il differenziale con i Bund tedeschi si allarga pericolosamente, lui fugge dagli odiati pm e non trova di meglio che sferrare un attacco all’opposizione. «Rovina l’Italia», ha detto sbarcando a Bruxelles in attesa di quella manciata di minuti che Barroso, vanRompuye Buzek sono stati costretti a concedergli. Certo, non è la prima volta che Berlusconi utilizza un palcoscenico internazionale per screditare l’Italia. Non è nemmeno la prima volta che le sue performance creano sconcerto negli interlocutori più abituati alle normali regole della politica (per esempio: rispondere alle domande dei giornalisti, cosa che ieri si è rifiutato di fare). Ma oggi quel che ieri appariva ridicolo diventa drammatico. Un Paese sull’orlo del burrone non può permettersi un premier che è un pericolo per la sua stabilità. E che addirittura supplica l’Europa di imporre le scelte da …