Mese: Settembre 2011

«Lavoro più flessibile, legge da rivedere», di Melania Di Giacomo

Nella corsa forsennata ad approvare la manovra, capita che alla Camera passi un ordine del giorno che contraddice il testo poco prima votato con la fiducia. I deputati hanno detto sì a un condono fiscale ed edilizio (Scilipoti), all’Ici sugli immobili della Chiesa (Fli), alle mamme prima in pensione (Lega), ma quello che colpisce di più è che sia passato, con parere favorevole del governo, anche uno spiraglio — aperto dal Pd — per la revisione dell’articolo 8 del decreto, sulla flessibilità del lavoro. «Valutare attentamente gli effetti applicativi dell’articolo 8, al fine di adottare ulteriori iniziative normative volte a rivedere quanto prima le disposizioni, coinvolgendo le parti sociali, per redigere una norma interamente conforme agli indirizzi dell’accordo del 28 giugno 2011». È la proposta dell’ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano (Pd), che ha trovato d’accordo l’Assemblea, con 418 voti a favore, quindi più della sola opposizione. Nessun obbligo di modifica immediata, se non la richiesta di tornarci su. Ma l’ok del governo può essere letto come una parziale marcia indietro, almeno sulla deroga all’articolo …

"Il dovere di governare", di Marcello Sorgi

La crisi rivelatasi ogni giorno più difficile da sconfiggere anche ieri ha segnato un’altra giornata drammatica, con scene di guerriglia davanti alla Camera, in cui deputati sordi in gran parte alla gravità della situazione e scollati dalla realtà approvavano una manovra già quasi del tutto insufficiente. Ma invece di risposte, dalla classe dirigente stressata dalla febbre dei mercati che non danno tregua, affiora una sensazione di panico e immobilismo, senza neppure la capacità di confrontarsi con esperienza e analogie del passato. A ben guardare, infatti, il dissesto nei conti dello Stato causato dal debito pubblico senza controllo si era manifestato già nel 1991 – ‘92, giusto vent’anni fa, determinando la terribile manovra del governo Amato, che portò a un prelievo diretto dai conti correnti bancari dei contribuenti. Di lì a poco il mix letale della corruzione crescente e della delegittimazione evidente della classe politica, a causa delle inchieste giudiziarie che investivano giorno dopo giorno leader, ministri in carica e interi gruppi dirigenti dei partiti, rese necessario una sorta di commissariamento dell’esecutivo, con l’avvento del governo …

"Il regno del Carnevale", di Curzio Maltese

Il grande scagionatore. L´ultima promessa di Silvio Berlusconi precipita la parabola del Cavaliere in un finale di definitivo squallore. Dall´«Italia che amo» al «paese di merda».E ora dai posti di lavoro e meno tasse per tutti garantiti a milioni di cittadini, al «vi scagiono tutti» assicurato a una piccola banda di ricattatori. La telefonata fra il premier e Lavitola, letta e riletta, è la prova che nel caso di Berlusconi le peggiori fantasie, le più malevole e prevenute, sono sempre inferiori alla realtà. Il capo del governo invita davvero un personaggio indagato dalla magistratura, Valter Lavitola, a non tornare in Italia. Nelle conversazioni usa una sim straniera nella speranza, fallace peraltro, di non essere intercettati. L´intimità del premier col faccendiere è totale («un bacione, dottore»), il gergo è da compari d´anello. L´oggetto del reato è piuttosto chiaro. Se davvero Berlusconi volesse soltanto aiutare un amico in difficoltà economica, perché la sua segretaria dovrebbe parlare con Lavitola con un codice cifrato, usando la parola «foto» per intendere soldi, come si fa in genere fra i mafiosi? …

Gli interventi di Dario Franceschini e Walter Veltroni sulla manovra

Dario Franceschini – Signor Presidente, dentro la drammatica crisi finanziaria e sociale in cui si trova il nostro Paese, di fronte alle paure e alle difficoltà delle persone, delle famiglie e delle imprese, il Partito Democratico con tutta l’opposizione ha scelto di comportarsi con senso di responsabilità, come deve fare un grande partito che pensa all’Italia anche quando non la governa. È stata questa nostra scelta di responsabilità che ha di fatto consentito a luglio una manovra che ci vedeva contrari nel merito in due soli giorni, perché bisognava evitare l’assalto della speculazione con un’approvazione urgente; ed è anche stato questo l’atteggiamento sull’attuale decreto, che contrastiamo nel merito perché lo riteniamo iniquo, pieno di errori ma del quale abbiamo consentito l’approvazione senza ostruzionismo. Lo ha ricordato Veltroni questa mattina: quando in quest’Aula il centrosinistra portò la manovra che consentiva l’ingresso nell’euro, Berlusconi fece uscire per protesta i deputati dall’Aula. Mi sembrano due cose diverse l’una dall’altra. Ed è una scelta di responsabilità che noi abbiamo messo in campo solo per gli italiani, nonostante i vostri …

Scuola, Pd: Gelmini riferisca alla Camera su avvio anno scolastico

Ghizzoni: grave che ministero continua ad occultare dati su istruzione: “Il ministro Gelmini riferisca in parlamento su tutti i problemi che hanno riguardato l’avvio di questo nuovo anno scolastico. Dalla riduzione del tempo scuola al sovraffollamento delle classi, dalla carenza di cattedre all’assenza di presidi e all’ straripante numero di reggenze che renderà impossibile la gestione ordinaria. Chiediamo al ministro Gelmini di presentarsi munita di cifre e numeri da lasciare agli atti parlamentari per superare quello scandaloso occultamento dei dati che riguardano l’istruzione, che solo tre anni fa si potevano consultare online”. Lo dichiara la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni. Roma 14 settembre 2011 AVVISO: Questo messaggio ed i suoi eventuali allegati sono rivolti esclusivamente ai destina

"Poveri prof e poveri studenti. L'OCSE boccia la scuola italiana", di Mariagrazia Gerina

Ci sono altri numeri, oltre a quelli della borsa, che dovrebbero preoccupare l’Italia e spingere il governo a invertire la rotta o il paese a cambiare governo. A scandirli è l’ultimo rapporto sull’educazione (Education at glance 2011) appena pubblicato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo Economico. Partiamo dal numero dei diplomati, che è uno dei primi indicatori dello sviluppo di un paese. In Italia, anche nella popolazione giovane, tra i 25 e i 34 anni, è ancora molto basso: 70,3% contro una media Ocse dell’81,5%. E se è vero che, nel passato, c’è stato un balzo in avanti, per cui nella generazione dei 25-34enni i diplomati sono il 30% che nella generazione tra i 55- 64enni, tra i giovanissimi negli ultimi anni si registra addirittura un arretramento. Il numero dei diplomati tra coloro che cominciano la scuola superiore passa dall’84% del 2008 all’80,8% del 2009 contro una media Ocse dell’82,2%. Ancora peggio va per il numero dei laureati. Appena il 32,6%, nella popolazione giovane, contro una media Ocse del 38,6%. Investire di più per …

"La Lega: no al carcere per Milanese", di Francesco Grignetti

L’ex braccio destro di Giulio Tremonti, Marco Milanese nei pressi del Parlamento Bossi: “A me non piace far arrestare la gente”. Di Pietro: “Così garantiscono l’impunità della casta”. Hanno mantenuto il silenzio fino all’ultimo. Poi l’annuncio: la Lega Nord voterà contro l’arresto di Marco Milanese. «A me non piace fare arrestare la gente», spiega seccamente il Senatur. I deputati leghisti presenti nella Giunta per le autorizzazioni, fior di garantisti, in realtà da giorni erano più che convinti. Eppure non potevano esporsi perché aspettavano indicazioni dall’alto. Che alla fine sono arrivate dal Bossi in persona, attraverso il capogruppo Reguzzoni. Probabilmente ha giocato lo storico feeling con Tremonti. Anche se poi la Lega non è affatto monolitica su questa posizione. C’è più di un mal di pancia, specie in area maroniana. E quindi Luca Paolini, il deputato che siede in Giunta per la Lega, ammette che poi il resto del gruppo è tutto da convincere: «Spiegheremo ai colleghi le nostre convinzioni. Poi ogni deputato si farà una sua idea ed esprimerà il suo voto secondo la sua …