"Il cavaliere risponda", di Ezio Mauro
Mentre il governo è assente di fronte ad una crisi finanziaria senza precedenti, e Napolitano invita ogni italiano ad assumersi le sue responsabilità, dalle inchieste di Napoli e di Bari emerge un premier impegnato quotidianamente ad organizzare una rete di prostituzione di enormi dimensioni: una questione tutt´altro che privata, poiché le carte dimostrano che i fornitori vogliono essere pagati attraverso gli appalti e gli incarichi di Stato – quindi col denaro pubblico – mentre il capo del governo è oggetto di un ricatto permanente che gli costa tempo e denaro, lo rende disponibile a tutto e dunque lo priva della sua libertà. Invece di giustificare questa ragnatela di abusi che sta imprigionando la presidenza del Consiglio (dopo averle già tolto ogni autorità) Berlusconi parla di “trappolone”, “spionaggio sistematico”, “aggressione” per arrivare a un “ribaltone”, e invita gli italiani alla rivolta annunciando “io non mollo”. Sarebbe più utile che il premier spiegasse agli italiani alcune cose: perché ha tanta intimità con delinquenti e trafficanti? Perché si nasconde dietro schede telefoniche peruviane, come qualsiasi malfattore? Perché ripara …