Mese: Settembre 2011

"Le colonie Usa e la lezione sul debito", di Marta Dassù

Echi della storia: distanti ma istruttivi. Il dibattito europeo sulla crisi del debito ricorda una delle dispute più accese della vita iniziale degli Stati Uniti. A un decennio circa dalla formazione dell’Unione (1781), il primo segretario del Tesoro americano, Alexander Hamilton, condusse la sua battaglia per trasferire a livello federale parte del debito accumulato dalle 13 colonie durante la guerra di indipendenza. Hamilton propose un piano in due fasi. La prima prevedeva appunto che il governo federale si accollasse il debito contratto dagli Stati. La seconda prevedeva la creazione di una Bank of America, un embrione di Banca Centrale. Queste proposte si scontrarono però – lo ricostruisce su Aspenia un articolo di «Germanicus» – con un’opposizione feroce. Contro di esse si mosse l’allora segretario di Stato Thomas Jefferson, uno dei padri della Dichiarazione di indipendenza. Le sue obiezioni erano di carattere costituzionale. Secondo Jefferson, il piano del segretario del Tesoro costituiva un’aperta violazione dei diritti degli Stati, a tutto vantaggio del governo federale. E soprattutto costituiva un pericoloso precedente: non vi era nulla, infatti, nella …

"Bersani benedice il nuovo Ulivo", di Fabio Martini

La scenetta rende l’idea. Antonio Di Pietro, che dopo mesi di «corteggiamento» alfine è riuscito ad avere lì al suo fianco sia Nichi Vendola che Pier Luigi Bersani alla festa dell’Idv, si sta producendo in uno dei suoi numeri. Dice Tonino: «Ho sentito qualcuno che ha proposto un salvacondotto per Berlusconi. Ma mica siamo alla guerra civile!». In quel momento Bersani sta bevendo un po’ d’acqua, ma appena sente la battuta sulla guerra civile, scoppia a ridere, facendo appena in tempo a levarsi il bicchiere dalla bocca, in uno sbruffo di plateale, simpatica condivisione. Scenetta che racconta un clima, un clima «cameratesco». Sembrava non si riuscisse a farlo mai questo pubblico dibattito a tre, BersaniVendola-Di Pietro, perché il leader del Pd aveva sempre trovato una scusa giusta per tirarsi indietro e sottrarsi all’ultimo momento ad una foto di gruppo che, finora, aveva ritenuto prematura. Ma ieri pomeriggio, decidendo di non dare di nuovo forfeit e di venirci alla Festa Idv, Bersani si è trovato gli altri due ben disposti ad assecondarlo, speranzosi di essere imbarcati …

"Scuola e ragazzi disabili.Dov’è il diritto allo studio?", di Mariagrazia Gerina

C’è una battaglia drammatica, che i genitori di bambini e ragazzi disabili, stanno combattendo a colpi di ricorsi. Per difendere il diritto allo studio dei loro figli. E ottenere ciò che i tagli indiscriminati del governo negano: un insegnante di sostegno, che aiuti i loro figli a integrarsi in classe, per tutte le ore di cui hanno bisogno. I ricorsi sono diventati un fenomeno di massa. «È quello che consigliamo a tutte le famiglie con ragazzi disabili: appellatevi al Tribunale amministrativo », racconta Rolando Alberto Borzetti, padre di un ragazzo disabile e moderatore della mailing list di Edscuola, dedicata alla scuola e alla disabilità tra i banchi. Solo che, ormai,nemmeno le sentenze bastano. Quelle danno ragione alle famiglie. E indicano anche il numero di ore che spetta a ciascun ragazzo disabile, in base ai certificati medici presentati. E però poi gli insegnanti di sostegno assunti dal ministero non bastano. LA COPERTA CORTA «La famiglia di un bambino diversamente abile ha fatto ricorso per assicurare al proprio figlio la presenza dell’insegnante di sostegno per tutto il …

"Referendum, l’Emilia è da record. Anche grazie ai dem", di Fabrizia Bagozzi

Modena chiuderà a 12mila firme, Ravenna a 15mila, Bologna oltre 30mila. Alla festa del Pd di Modena anche ieri la coda al banchetto anti-Porcellum era più lunga di quella del (rinomatissimo) ristorante di Vignola. I referendari pensavano di chiudere a 10mila firme, un risultato già di per sé fuori dall’ordinario, invece gratteranno dal basso le 13mila. Alla festa dell’Unità di Bologna in poco meno di due settimane uno solo dei tre banchetti ospitati ha raccolto 5mila firme e da giorni la fila per sottoscrivere è lunghissima (fra Idv, Sel, Pli, Unione popolare, Democratici e Segni si pensa di superare quota 30mila). Comunque vada a finire – e fra i cauti sostenitori del referendum contro il Porcellum comincia a diffondersi una scaramanticamente repressa euforia – l’Emilia-Romagna è già da record. Un risultato spinto dai sei promotori a cui ha dato però un importante contributo l’atteggiamento del Pd emiliano al quale in tempi non sospetti ha reso merito il padre della consultazione referendaria, Arturo Parisi. E del resto, nel Pd, il gruppo dirigente dell’Emilia-Romagna è stato il …

"Quei soldi spesi per il bene comune", di Salvatore Settis

Bella idea: parliamo di Denaro e bellezza nella Firenze del Quattrocento, e parliamone oggi. Il punto è come. È il denaro che genera bellezza, o la bellezza che va in cerca del denaro? Certo soldi e arte, in tempo di crisi, fanno coppia obbligata: e infatti la mostra in corso a Dublino, Terrible Beauty: Art, Crisis, Change è stata annunciata da El País col titolo lapidario Arte sin dinero, “arte senza denaro”. Solo perché il magro budget dell´ambiziosa mostra irlandese si ferma a 800.000 euro, o anche per dimostrare che la bellezza non ha poi bisogno di tanti soldi? Mercanti e banchieri fiorentini, si sa, innescarono in tutta Europa commerci e scambi raccogliendone formidabili profitti; ma spesero enormi somme in commissioni d´arte, fondarono chiese e conventi, costruirono palazzi, ordinarono statue e quadri. Alla morte di Lorenzo il Magnifico (1492), i Medici avevano speso il triplo dell´intero patrimonio del nonno Cosimo in architetture, pitture, sculture donate ai loro concittadini; opere che in buona parte sono ancora lì, nostre e per noi. A tanta generosità (o a …

"Oggi l’Iva, domani il condono", di Raffaella Cascioli

Tra i deputati della maggioranza cresce l’ipotesi di un intervento tombale su edilizia e tasse. Sarà ancora il fisco il piatto ghiotto dell’inevitabile manovra che da qui a qualche settimana il Tesoro si accinge a varare nella legge di stabilità perché quella appena approvata e illustrata ieri dal ministro Tremonti all’Ecofin è già insufficiente? Difficile a dirsi, ma, nel giorno in cui scatta l’aumento dell’aliquota Iva dal 20% al 21%, è quantomeno singolare che non si escluda nella maggioranza la possibilità di un ricorso al condono. Anzi, molti segnali vanno proprio in questa direzione. Non solo perché si tratta di un modo rapido per fare cassa, ma anche perché nelle ultime settimane sono molte le pressioni in tal senso emerse all’interno del Pdl. Pdl e non solo, visto che la Lega teme di non riuscire più a rinviare un intervento massiccio sulle pensioni con l’abolizione tout court di quelle di anzianità. C’è chi, anche tra i lumbard, sarebbe disposto a chiudere un occhio sul condono pur di evitare misure ben più dolorose. Se infatti il …

"Tre domande sul conflitto con la procura", di Carlo Federico Grosso

Gli avvocati Longo e Ghedini hanno annunciato, ieri, che Berlusconi non si farà interrogare come persona offesa nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta estorsione realizzata ai suoi danni. I due legali sostengono che il premier dovrebbe essere, al massimo, sentito come imputato in un procedimento connesso o collegato (Rubygate). E quindi, a loro giudizio, con l’assistenza dei difensori. La Procura di Napoli ha fatto sapere che non vi sono le condizioni perché egli possa essere considerato imputato in un procedimento connesso, e che egli dovrà pertanto presentarsi, in quanto persona offesa da un reato, come una normale persona informata sui fatti e rendere testimonianza senza nessuna assistenza e che, ove egli dovesse rifiutare di presentarsi, sarebbe giocoforza procedere alla richiesta di un suo accompagnamento coattivo. Un nuovo conflitto fra Berlusconi e Procure, dunque. Su quali presupposti tuttavia, e perché? Apparentemente il presidente del Consiglio non dovrebbe, infatti, avere difficoltà a presentarsi davanti ad una Procura che lo ha individuato come vittima di un reato e, dicendo il vero, contribuire a ricostruire la verità dei fatti perpetrati a …