Mese: Settembre 2011

"Se la crisi accelera", di Stefano Lepri

È faticoso far capire ai tedeschi che salvare l’euro è interesse anche loro. Per riuscirci Angela Merkel alza il tono; finita la tornata di elezioni regionali che ha ammaccato non poco la sua maggioranza – segnando un complessivo spostamento a sinistra – potrà forse impegnarsi di più. La prima cosa da mettere in chiaro è che finora dalle traversie dell’euro la Germania ha guadagnato. Il soccorso a Grecia, Irlanda e Portogallo finora non è costato nulla, perché fatto di prestiti a tassi remunerativi. Si aggiunge il vantaggio netto dell’isteria dei mercati, che mentre spingeva in su gli interessi sui titoli di Stato dei Paesi deboli, ha abbassato i rendimenti di quelli tedeschi. Grazie a questi tassi anormalmente bassi (l’altro lato dello spread che preoccupa noi italiani) il governo di Berlino ha risparmiato 3,4 miliardi di euro in interessi quest’anno, e potenzialmente 32,8 nell’arco di sette anni, secondo i calcoli di due noti centri studi tedeschi, quelli di Halle e di Kiel. Se ci saranno futuri oneri da sopportare, da parte di tutti i Paesi membri, …

"Quanto ci costa il cavaliere", di Tito Boeri

Giulio Tremonti, che ha dimostrato in questi anni grande fantasia nel trovare nomi accattivanti per i nuovi balzelli che ha introdotto nel nostro sistema fiscale, forse la chiamerebbe Papi´s tax. È quella tassa aggiuntiva che paghiamo per ogni giorno in più in cui Silvio Berlusconi rimane a Palazzo Chigi.Rendendo, con la sua permanenza, il nostro Paese meno credibile agli occhi degli investitori internazionali, non in grado di onorare gli impegni di rientro del debito e volto solo a prendere tempo, a procrastinare quelle scelte difficili che comunque, prima o poi, dovremo compiere. A quanto ammonta questa tassa? Difficile stabilirlo, ma è sicuro che c´è, è reale e tutt´altro che insignificante. Secondo Nouriel Roubini, il solo annuncio delle dimissioni di Silvio Berlusconi da Palazzo Chigi porterebbe a ridurre lo spread fra i btp e i bund tedeschi decennali fra i 50 e i 100 punti base, in modo permanente. Prendiamo il livello più basso di questa forchetta di valori. A regime implica risparmi della spesa per interessi sul debito di più di mezzo punto di pil. …

Bersani: “Bossi illude i suoi e resta con il miliardario”

Il leader della Lega inneggia alla secessione per tentare di tenere a bada una base in fibrillazione, delusa da un federalismo di facciata proposto da questo governo. Bindi: “Un ministro non può dileggiare la Costituzione”. Dopo 15 anni, il leader della Lega, nonché ministro della Repubblica italiana, Umberto Bossi propone ancora ai militanti del Carroccio riuniti a Venezia alla Festa dei Popoli padani, di combattere per rendere la Padania libera ed autonoma dal resto dell’Italia che la sfrutta e non produce ricchezza. Tutto questo, “se non basta la via democratica di un eventuale referendum per la libertà, un tentativo democratico si può anche percorrere”, ammette Bossi. Ma il grido:”secessione, secessione”, appare alle opposizioni di governo una sorta di ‘equilibrismo’ della Lega per tentare di tenere a bada una base in fibrillazione, delusa da un federalismo di facciata proposto da questo governo. “Bossi – ha commentato il Segretario del PD Pier Luigi Bersani – fa sognare il popolo leghista, mette davanti il sogno per non dire ben chiaro che continua a stare con il miliardario. Vorrà …

Geologi denunciano: il 57% degli edifici scolastici è insicuro, 9 su 10 in Sicilia. Nove milioni di persone a rischio incolumità

Edilizia scolastica poco sicura in tutta Italia con la maggior parte delle scuole, circa il 46%, costruite tra il ’65 e il ’90 e 9 milioni di persone, tra docenti, personale amministrativo e alunni, a rischio quotidiano di incolumita’. A pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico, sono questi alcuni dei dati poco rassicuranti snocciolati da Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio nazionale dei geologi. “Su oltre 50 mila scuole presenti in Italia -ha affermato Graziano – il 95% degli edifici scolastici e’ stato costruito, secondo dati del ministero dell’Istruzione, tra il 1900 e il 1990 e, in particolare, il 46% di questi e’ stato realizzato tra il 1965 e il 1990. Cio’ evince una totale carenza di sicurezza in merito agli attuali standard normativi sul rischio sismico, primi tra tutti i dettami delle nuove norme tecniche sulle costruzioni del 2008 e le varie circolari ministeriali successive”. Graziano ha poi menzionato la mancanza di certificazione di moltissimi istituti scolastici per quanto concerne l’agibilita’ statica e la loro collocazione in aree a forte rischio sismico: “Il …

"I «piccoli» pagheranno al posto dei grandi", di Patrizia Ruffini

L’estensione delle regole del patto di stabilità interno, da sempre riservate esclusivamente ai Comuni con popolazione superiore a 5mila abitanti, anche ai centri con più di mille anime avrà un impatto pesante. Far sentire le briglie dei vincoli di finanza pubblica anche ai centri con una popolazione compresa fra mille e 5mila abitanti, con bilanci dotati di risorse meno voluminose e con scarsi margini di manovra, farà tornare a galla i problemi dei picchi e della insostenibilità per i municipi che si verranno a trovare con saldi di competenza mista in avanzo. Sarà più difficile in questi enti di minori dimensioni gestire gli eventuali picchi di manovra prodotti da una base di calcolo più ampia. Così come sarà più devastante in questo contesto subire gli effetti negativi del nuovo meccanismo della virtuosità, quando non si è “baciati” dai parametri. Saranno molti i piccoli Comuni che vedranno accendersi il semaforo rosso nella spesa per investimenti, anche per il venir meno della possibilità di ricorrere al debito, con tutto ciò che ne deriva in termini di blocco …