"Riprendiamoci la Rai uno slogan per tutti", di Giovanni Valentini
Con l´inammissibile attacco al presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza, Sergio Zavoli, accusato dal direttore (uscente) del Tg Uno di essere un uomo di parte, la crisi della Rai è arrivata all´ultimo stadio: quello istituzionale. E la paralisi dell´azienda, rappresentata scenograficamente dai consiglieri della maggioranza con la decisione di far mancare il numero legale nell´ultima seduta per bloccare le nomine proposte dal direttore generale, ha raggiunto il punto di non ritorno. Siamo ormai a un passo dall´autodistruzione. La “direttora di latta”, già clamorosamente smentita dal suo stesso consiglio d´amministrazione sul contratto con Serena Dandini per la trasmissione “Parla con me”, ha dovuto subire così un nuovo colpo alla propria immagine e credibilità. Questa volta il suo pacchetto di nomine non è stato neppure respinto, ma semplicemente congelato, rinviato, accantonato. E così la Terza rete, orfana di Paolo Ruffini passato nel frattempo a La 7, resta ancora priva di guida in attesa dell´insediamento di un professionista esperto e collaudato come Antonio Di Bella; mentre al Tg Due il direttore “ad interim”, Marcello Masi, si accinge legittimamente …