Mese: Settembre 2011

"Crisi: bisogna agire sull'immediato. Un nuovo patto sociale con le forze migliori di questo Paese", di Stefano Fassina

Stefano Fassina , responsabile economico della Segreteria nazionale del PD, ha introdotto la sua lezione di politica alla Scuola di Cortona, spiegando ai giovani studenti le cause della crisi economica che attanaglia il nostro Paese e gli sviluppi critici delle ultime settimane . Nonostante il titolo del suo intervento fosse “Europa 2020”, ha voluto ribadire che “in questo momento, non si può avere il lusso di concentrarsi su progetti a lungo periodo, ma bisogna agire sull’immediato, perché è necessario capire come rispondere alle politiche pubbliche europee, proprio per arrivare preparati al 2020. Ormai è evidente a tutti che siamo in una fase a rischio per l’Europa e l’Euro – ha ragguagliato il responsabile economico – c’è stato un drammatico G20 a Washington concentrato a discutere proprio sull’Europa e sull’Italia. Siamo su una traiettoria insostenibile e se continuiamo così, sarà difficile andare avanti, tanto che se le prossime settimane non si faranno le scelte adeguate, il rischio è che si rimetteranno in discussione scelte storiche come l’Europa e l’Euro “. Secondo Fassina, “il dibattito pubblico sulle …

"Comune, 4 arresti per le mense scolastiche. In manette l'assessore Giovanni Bernini", di F.Nani, G.Talignani, B.Pintus, M.Severo, R.Castagno, C.Perri

In manette quattro persone per corruzione e tentata concussione nel campo delle mense scolastiche. Tra loro anche l’assessore ai Servizi educativi Bernini, un funzionario comunale suo braccio destro e due imprenditori. Eseguite perquisizioni in città in provincia e altre località. Tanto tuonò che piovve. A tre mesi dagli 11 arresti di San Giovanni un nuovo ciclone si abbatte sul Comune di Parma e sulla città. Arrestato l’assessore ai Servizi educativi Giovanni Paolo Bernini, già assistente dell’ex ministro alle Infrastruttre Pietro Lunardi. Eseguiti altri quattro provvedimenti: fra gli arrestati Paolo Signorini, già coordinatore di Forza Italia e attualmente funzionario comunale: era il braccio destro di Bernini, da lui voluto come capo della segreteria tecnica del suo assessorato. In manette anche gli imprenditori Mauro Tarana e Antonio Martelli. I quattro avevano architettato un sistema di corruzione e concussione nel campo delle mense scolastiche. Politicamente la situazione si fa adesso ancora più esplosiva per il sindaco Pietro Vignali, alla guida di una coalizione civico-pidiellina (GIUNTA TRABALLA). Giovedì è convocata una seduta di Consiglio comunale, vedremo se il primo …

"Divisi e senza strategia. Ecco perché l’Italia fa flop", di Marco Alfieri

«Non sapete fare sistema» dicono di noi in Cina, dove i vini e la cucina del nostro Paese soccombono a Francia e Germania. «In Cina avete un grande potenziale ma non sapete fare sistema, non avete logistica e canali distributivi al livello dei concorrenti», che poi sono quasi sempre Francia e Germania. Nelle parole di un diplomatico di Pechino si condensa il solito vizio italico. La Cina è uno specchio immenso che riflette il carattere nazionale sul mercato più grande del mondo. Si prenda l’agrifood: la cultura del cibo e del bere bene italiano da soli non bastano. A Pechino tutti si ricordano ancora il flop di Piazza Italia. Il centro commerciale aperto nel lussuoso quartiere di Chaoyang nel settembre 2008 doveva essere la nostra vetrina agroalimentare, prima tappa di un’espansione a Shanghai, Hangzhou e Tianjin. A fine ottobre era venuto persino Silvio Berlusconi a benedirlo. Peccato che in appena 14 mesi si sia trasformato in uno dei più grandi crac del made in Italy. Nel consorzio c’erano alcuni tra i più importanti marchi italiani: …

Scommettiamo su una politica sana, diversa da Berlusconi

Rosy Bindi con un botta e risposta con i ragazzi riuniti a Cortona conclude i lavori della quarta edizione della Scuola Politica del PD, parlando di ricambio generazionale, primarie, welfare, limite dei mandati parlamentari. “Donne e uomini a servizio della comunità”. E’ Rosy Bindi , Presidente dell’Assemblea nazionale del PD, a chiudere i lavori della Scuola Politica del Partito Democratico a Cortona, organizzata dalla responsabile Formazione della Segreteria nazionale del Pd, Annamaria Parente . La Scuola, giunta alla sua quarta edizione, si è confermata un appuntamento importante e di grande spessore formativo, per le nuove generazioni di giovani (oltre 200 i partecipanti da tutta Italia) che si affacciano alla politica. La Presidente ha iniziato il suo intervento, sottolineando l’importanza che ci sia una Scuola di Politica all’interno del PD, perché l’investimento sui giovani è l’unica garanzia di crescita negli anni a seguire . Inoltre, proprio ai giovani sarà affidato il compito di unire le diverse anime del partito, quando ci sarà una classe dirigente “di nativi del PD”, come ha evidenziato anche il Segretario Pier …

"Il paese dove Mao significa Maometto". di Mario Pirani

L´inizio dell´anno scolastico si è aperto con la riproposizione delle critiche a Mariastella Gelmini. Nella sostanza le polemiche vertono sui tagli che in gran parte, però, ricadono sulla manovra di bilancio e portano la firma di Tremonti. Comunque non vi è dubbio che lo stato della scuola sia nel complesso deplorevole soprattutto se sottoposto al confronto internazionale. Il modo come abitualmente se ne discute è, peraltro, ripetitivo e sostanzialmente inutile. Non c´è ministro dai tempi antidiluviani della Falcucci in poi che non sia stato infilzato nelle innumerevoli okkupazioni e nei manifesti sindacali del settore. Ma se è più che giusto denunciare i miseri stipendi, lo stato fatiscente di gran parte dell´edilizia scolastica, l´affollamento delle classi ed altri guasti evidenti, non va ignorato che paradossalmente la concretezza rivendicativa finisce per allontanare l´attenzione dal catastrofico contesto culturale entro cui la scuola è chiamata ad operare nell´ambito di una «società dal pensiero corto», sempre più aliena dall´amore per il sapere e dagli strumenti per assimilarlo. La più impietosa e aggiornata analisi in proposito (“L´Italia dell´ignoranza”, ed. FrancoAngeli, di …

“Il valore delle lezioni fuori dall’aula”, di Marco Rossi Doria

Se parli con docenti e dirigenti prima o poi viene avanti la questione che si ripete per ogni generazione: «i ragazzi di oggi sono diversi». Quando si evitano saggiamente gli stereotipi e si entra nell’argomento, si riesce a definire questa loro diversità: si fa fatica a fare lezione come una volta perché questi ragazzini sono qui per stare insieme e si devono conquistare all’attenzione e al lavoro senza poter contare sulle regole che non hanno sedimentato dentro. Atteso che ogni ragazzino è diverso, è evidente che vi è un indebolimento di regolazioni interne, di «quella roba che strutturava il super-io» – come ama dire un amico docente. Sono, poi, quasi assenti, nell’esperienza dei bambini, i luoghi dedicati alla socializzazione: cortili, paese, campagna, quartiere. Posti dove si gioca e si scopre il mondo lontano dagli adulti e si costruiscono comportamenti tra pari basati sul merito e la reciprocità e dove si fa, ben prima che a scuola, l’esperienza del piacere di stare insieme. Ma cosa stanno facendo tante scuole in risposta alla nuova scena educativa? Lo …

"Il paese dove nascono più stranieri che italiani", di Jenner Meletti

Corrono sui larghi marciapiedi di piazza 1° Maggio, Ratil, Said, Floresita, Karanjiot e Aayan. Le loro mamme li controllano e li sgridano se si allontanano troppo. Su un muro, sopra la sala civica comunale, c´è un grande poster con decine di fotografie: il caporeparto italiano che insegna al pakistano come si usa il tornio.Bimbi di tutti i colori alla scuola elementare, una famiglia indiana con nonna al centro, altri indiani in una stalla… Sotto, una scritta con l´articolo 3 della Costituzione: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione…». Sembra l´istantanea di un paese felice. Ma le voci che si sentono al bar Commercio, di fronte al municipio, raccontano un altro paese. «Questi qui, ormai, in dapertot, sono dappertutto. A sem pin ‘d furaster, siamo pieni di forestieri». «Questi qui» sono gli stranieri, che hanno cominciato ad arrivare agli inizi degli anni ‘90 e adesso sono 2.081, il 18,1% di una popolazione di 11.473 abitanti. E adesso, questi forestieri arrivati …