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Università, Pd: 1 Mld per Atenei Sud? Boccata d’ossigeno ma siamo ancora ad annunci

“Il miliardo a disposizione delle università del Sud potrà forse rappresentare una boccata d’ossigeno anche se per il momento è poco più che un annuncio. E’ ancora sotto gli occhi di tutti quanto accaduto con il miliardo di fondi Fas destinati all’edilizia scolastica nel 2008 e assegnati dal Cipe con una prima delibera il 6 marzo 2009. Ad oggi sono solo 31 su 1.706 le scuole che hanno potuto siglare la convenzione per poter utilizzare quei fondi. E’ la dimostrazione che la politica degli annunci è come le bugie, ha le gambe corte”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni.

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“Università, in arrivo 1 miliardo di euro per gli atenei del Sud”, di Flavia Amabile

Arriva una «boccata di ossigeno» per gli atenei del Mezzogiorno: più di un miliardo di euro per le infrastrutture e per finanziare i Poli di eccellenza. L’annuncio è stato dato stamani a Palazzo Chigi dai ministri dell’istruzione, Mariastella Gelmini e degli affari regionali, Raffaele Fitto, subito dopo la riunione del Cipe che ha dato il via libera al programma di investimenti. Le risorse provengono dal Piano per il Sud. «Un piano di interventi di straordinaria valenza – ha sottolineato il ministro Gelmini – che servirà per rafforzare l’edilizia universitaria e valorizzare le eccellenze»: 150 milioni di euro, infatti, andranno a finanziare i tre Poli di eccellenza di Calabria/Sicilia, Campania e Puglia; gli altri 850 saranno destinati a infrastrutture universitarie quali laboratori didattici e di ricerca, biblioteche, mense, attrezzature tecnologiche e informatiche, residenze studentesche, ristrutturazioni e nuove costruzioni di edifici universitari.

A far la parte del «leone», per questa seconda tranche di finanziamenti, sono la Puglia e la Sardegna, a cui vanno rispettivamente 315 e 301 milioni di euro; quasi 5 milioni di euro vanno all’Abruzzo, 22 milioni alla Basilicata, quasi 64 milioni alla Calabria, circa 68,5 milioni alla Campania e 88 milioni alla Sicilia. Il totale è quindi di 864 milioni di euro, che uniti ai 150 milioni per i tre poli integrati di ricerca, alta formazione e innovazione, fanno esattamente un miliardo e 14 milioni di euro. «Se a questo aggiungiamo la possibilità di utilizzare il bando per 400 milioni per potenziare le infrastrutture della ricerca, arriviamo a 1 miliardo e 400 milioni complessivi» ha aggiunto Gelmini.

«Si tratta della seconda fase di attuazione del Piano per il Sud, dopo quella di agosto per le infrastrutture», ha sottolineato Fitto, che ha ringraziato i presidenti delle Regioni per la loro «collaborazione». E i diretti interessati hanno apprezzato, sia quelli di destra che di sinistra, dal pugliese Nichi Vendola al lucano Vito De Filippo al calabrese Giuseppe Scopelliti. Soddisfatti anche i rettori: «Una risposta significativa alle particolari e spesso drammatiche questioni finanziarie delle Università del sud del Paese» ha commentato il presidente della Crui (Conferenza dei rettori), Marco Mancini. «Si rafforza in questa maniera – ha aggiunto – vista la natura dei finanziamenti, la sinergia virtuosa fra Università, Enti di Ricerca, Regioni e singoli territori. Un’ulteriore prova dell’importanza strategica che la ricerca, delle universit… in modo particolare, rappresenta per lo sviluppo e per il nostro futuro». Qualche polemica solo da alcuni esponenti dell’opposizione a livello nazionale.

«Il Piano per il Sud è una chimera» ha detto il deputato finiano Luigi Muro, mentre Manuela Ghizzoni del Pd ha ricordato «quanto accaduto con il miliardo di fondi Fas destinati all’edilizia scolastica nel 2008 e assegnati dal Cipe con una prima delibera il 6 marzo 2009: a oggi sono solo 31 su 1.706 le scuole che hanno potuto siglare la convenzione per poter utilizzare quei fondi. È la dimostrazione che la politica degli annunci è come le bugie, ha le gambe corte».

La Stampa 01.10.11