"Università, piano reclutamento ricercatori è scontro: tagliato fuori un ateneo su due", di Alessandra Migliozzi
Il piano di reclutamento straordinario di professori associati previsto dalla riforma Gelmini (circa 1.500 posti all’anno per tre anni) taglia fuori dalla spartizione della torta metà degli atenei pubblici italiani. Lo prevede il documento che il ministro ha inviato alle Camere nelle competenti commissioni per il vaglio finale. Un anno fa i ricercatori universitari sono saliti sui tetti, hanno scioperato, sono scesi in piazza per chiedere prospettive di carriera: con la riforma sarà più facile, per i colleghi più giovani, tentare la strada da associato rispetto ai veterani bloccati da anni nella stessa posizione. Il ministro ha ceduto al piano di reclutamento. Ma ora i criteri per distribuire i fondi a disposizione, 13 milioni di euro per il 2011, lasciano fuori centinaia di ricercatori, soprattutto al Sud, che hanno l’unica colpa di essere dipendenti di atenei che spendono troppo per il personale. Il ministro ha infatti deciso che non partecipano al piano le università che utilizzano più del 90% dei fondi statali per pagare i dipendenti. Una tagliola che esclude oltre 30 realtà pubbliche con …