Giorno: 26 Settembre 2011

Cei: «Comportamenti licenziosi ammorbano l'aria», da unita.it

«I comportamenti licenziosi e le relazioni improprie sono in se stessi negativi e producono un danno sociale a prescindere dalla loro notorietà. Ammorbano l’aria e appesantiscono il cammino comune». Lo ha detto il presidente della Cei card. Angelo Bagnasco nella prolusione al Consiglio Cei. «Si rincorrono con mesta sollecitudine, racconti che, se comprovati, a livelli diversi rilevano stili di vita difficilmente compatibili con la dignità delle persone e il decoro delle istituzioni e della vita pubblica. Da più parti, nelle ultime settimane, si sono elevate voci che invocavano nostri pronunciamenti. Forse che davvero è mancata in questi anni la voce responsabile del Magistero ecclesiale che chiedeva e chiede orizzonti di vita buona, libera dal pansessualismo e dal relativismo amorale?». «C’è da purificare l’aria, perchè le nuove generazioni, crescendo, non restino avvelenate». Davanti a «racconti che, se comprovati, a livelli diversi rilevano stili di vita difficilmente compatibili con la dignità delle persone e il decoro delle istituzioni e della vita pubblica», il cardinale Angelo Bagnasco punta il dito contro «i comportamenti non solo contrari al pubblico …

Semplificazione burocratica? Sì a scapito della legalità

Nuova sparata del ministro Brunetta: Durc e certificazioni antimafia sono inutili . Meloni: “Il semplificatore Brunetta è entrato in confusione”. E poi arriva la smentita dal ministro Maroni… Stop ai certificati inutili(?). Grazie al ministro della Pubblica Amministra Renato Brunetta con il prossimo Dl Sviluppo sia il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), sia le certificazioni antimafia non saranno più necessarie ma si potrà procedere all’acquisizione d’ufficio. Non contento il ministro più screditato dal suo stesso governo ha continuato dicendo “Basta Durc, basta certificati antimafia. Basta pacchi di certificati per partecipare ai concorsi. Si possono fare riforme a costo zero per semplificare la vita a famiglie e imprese”. Solito copione visto e rivisto fino a qualche anno fa per Brunetta: populismo spiccio per attirare attenzione dei media prima di ricadere nel dimenticatoio politico, arrivando di nuovo alla ribalta solo per aver insultato lavoratori precari che chiedevano spiegazioni. Anche questa volta, come in precedenza, Brunetta non spiega bene come vorrebbe semplificare la burocrazia in materie come la lotta alla mafia solo per evitare spreco di carta …

"Crisi: bisogna agire sull'immediato. Un nuovo patto sociale con le forze migliori di questo Paese", di Stefano Fassina

Stefano Fassina , responsabile economico della Segreteria nazionale del PD, ha introdotto la sua lezione di politica alla Scuola di Cortona, spiegando ai giovani studenti le cause della crisi economica che attanaglia il nostro Paese e gli sviluppi critici delle ultime settimane . Nonostante il titolo del suo intervento fosse “Europa 2020”, ha voluto ribadire che “in questo momento, non si può avere il lusso di concentrarsi su progetti a lungo periodo, ma bisogna agire sull’immediato, perché è necessario capire come rispondere alle politiche pubbliche europee, proprio per arrivare preparati al 2020. Ormai è evidente a tutti che siamo in una fase a rischio per l’Europa e l’Euro – ha ragguagliato il responsabile economico – c’è stato un drammatico G20 a Washington concentrato a discutere proprio sull’Europa e sull’Italia. Siamo su una traiettoria insostenibile e se continuiamo così, sarà difficile andare avanti, tanto che se le prossime settimane non si faranno le scelte adeguate, il rischio è che si rimetteranno in discussione scelte storiche come l’Europa e l’Euro “. Secondo Fassina, “il dibattito pubblico sulle …

"Comune, 4 arresti per le mense scolastiche. In manette l'assessore Giovanni Bernini", di F.Nani, G.Talignani, B.Pintus, M.Severo, R.Castagno, C.Perri

In manette quattro persone per corruzione e tentata concussione nel campo delle mense scolastiche. Tra loro anche l’assessore ai Servizi educativi Bernini, un funzionario comunale suo braccio destro e due imprenditori. Eseguite perquisizioni in città in provincia e altre località. Tanto tuonò che piovve. A tre mesi dagli 11 arresti di San Giovanni un nuovo ciclone si abbatte sul Comune di Parma e sulla città. Arrestato l’assessore ai Servizi educativi Giovanni Paolo Bernini, già assistente dell’ex ministro alle Infrastruttre Pietro Lunardi. Eseguiti altri quattro provvedimenti: fra gli arrestati Paolo Signorini, già coordinatore di Forza Italia e attualmente funzionario comunale: era il braccio destro di Bernini, da lui voluto come capo della segreteria tecnica del suo assessorato. In manette anche gli imprenditori Mauro Tarana e Antonio Martelli. I quattro avevano architettato un sistema di corruzione e concussione nel campo delle mense scolastiche. Politicamente la situazione si fa adesso ancora più esplosiva per il sindaco Pietro Vignali, alla guida di una coalizione civico-pidiellina (GIUNTA TRABALLA). Giovedì è convocata una seduta di Consiglio comunale, vedremo se il primo …

"Divisi e senza strategia. Ecco perché l’Italia fa flop", di Marco Alfieri

«Non sapete fare sistema» dicono di noi in Cina, dove i vini e la cucina del nostro Paese soccombono a Francia e Germania. «In Cina avete un grande potenziale ma non sapete fare sistema, non avete logistica e canali distributivi al livello dei concorrenti», che poi sono quasi sempre Francia e Germania. Nelle parole di un diplomatico di Pechino si condensa il solito vizio italico. La Cina è uno specchio immenso che riflette il carattere nazionale sul mercato più grande del mondo. Si prenda l’agrifood: la cultura del cibo e del bere bene italiano da soli non bastano. A Pechino tutti si ricordano ancora il flop di Piazza Italia. Il centro commerciale aperto nel lussuoso quartiere di Chaoyang nel settembre 2008 doveva essere la nostra vetrina agroalimentare, prima tappa di un’espansione a Shanghai, Hangzhou e Tianjin. A fine ottobre era venuto persino Silvio Berlusconi a benedirlo. Peccato che in appena 14 mesi si sia trasformato in uno dei più grandi crac del made in Italy. Nel consorzio c’erano alcuni tra i più importanti marchi italiani: …

Scommettiamo su una politica sana, diversa da Berlusconi

Rosy Bindi con un botta e risposta con i ragazzi riuniti a Cortona conclude i lavori della quarta edizione della Scuola Politica del PD, parlando di ricambio generazionale, primarie, welfare, limite dei mandati parlamentari. “Donne e uomini a servizio della comunità”. E’ Rosy Bindi , Presidente dell’Assemblea nazionale del PD, a chiudere i lavori della Scuola Politica del Partito Democratico a Cortona, organizzata dalla responsabile Formazione della Segreteria nazionale del Pd, Annamaria Parente . La Scuola, giunta alla sua quarta edizione, si è confermata un appuntamento importante e di grande spessore formativo, per le nuove generazioni di giovani (oltre 200 i partecipanti da tutta Italia) che si affacciano alla politica. La Presidente ha iniziato il suo intervento, sottolineando l’importanza che ci sia una Scuola di Politica all’interno del PD, perché l’investimento sui giovani è l’unica garanzia di crescita negli anni a seguire . Inoltre, proprio ai giovani sarà affidato il compito di unire le diverse anime del partito, quando ci sarà una classe dirigente “di nativi del PD”, come ha evidenziato anche il Segretario Pier …

"Il paese dove Mao significa Maometto". di Mario Pirani

L´inizio dell´anno scolastico si è aperto con la riproposizione delle critiche a Mariastella Gelmini. Nella sostanza le polemiche vertono sui tagli che in gran parte, però, ricadono sulla manovra di bilancio e portano la firma di Tremonti. Comunque non vi è dubbio che lo stato della scuola sia nel complesso deplorevole soprattutto se sottoposto al confronto internazionale. Il modo come abitualmente se ne discute è, peraltro, ripetitivo e sostanzialmente inutile. Non c´è ministro dai tempi antidiluviani della Falcucci in poi che non sia stato infilzato nelle innumerevoli okkupazioni e nei manifesti sindacali del settore. Ma se è più che giusto denunciare i miseri stipendi, lo stato fatiscente di gran parte dell´edilizia scolastica, l´affollamento delle classi ed altri guasti evidenti, non va ignorato che paradossalmente la concretezza rivendicativa finisce per allontanare l´attenzione dal catastrofico contesto culturale entro cui la scuola è chiamata ad operare nell´ambito di una «società dal pensiero corto», sempre più aliena dall´amore per il sapere e dagli strumenti per assimilarlo. La più impietosa e aggiornata analisi in proposito (“L´Italia dell´ignoranza”, ed. FrancoAngeli, di …