"C'era una volta il federalismo", di Carlo Carboni
Riemerge una fragilità ulteriore di un Governo già surriscaldato da critiche d’inadeguatezza: l’asse forte tra Berlusconi e Bossi si sta trasformando in debolezza determinante per la maggioranza. Il leader del Carroccio, in questi giorni, ha rilanciato la pista secessionista, in realtà nascondendo l’amarezza per i rischi di sfarinamento del federalismo sotto il cielo blu crudo delle difficoltà delle finanze pubbliche. In effetti, si fa sentire, sulla prospettiva federalista, l’impatto del delicato momento che il Paese sta attraversando, posto com’è in un’ala del Purgatorio, al cospetto delle porte dell’Inferno. Il ceto politico di governo continua a promettere che non ci verremo scaraventati. Ne sono meno convinti i governatori e i sindaci, i ceti politici locali, che nei giorni scorsi sono entrati in ebollizione per la soppressione delle Province, per l’estensione delle regole del patto di stabilità interno a tutti i Comuni e, soprattutto, per il nuovo pesante taglio dei trasferimenti dallo Stato agli enti locali e regionali. Hanno sostenuto, in modo bipartisan, che tutto ciò costituisce un colpo di grazia alla fiducia nei confronti delle istituzioni …