"Quanto ci costa il cavaliere", di Tito Boeri
Giulio Tremonti, che ha dimostrato in questi anni grande fantasia nel trovare nomi accattivanti per i nuovi balzelli che ha introdotto nel nostro sistema fiscale, forse la chiamerebbe Papi´s tax. È quella tassa aggiuntiva che paghiamo per ogni giorno in più in cui Silvio Berlusconi rimane a Palazzo Chigi.Rendendo, con la sua permanenza, il nostro Paese meno credibile agli occhi degli investitori internazionali, non in grado di onorare gli impegni di rientro del debito e volto solo a prendere tempo, a procrastinare quelle scelte difficili che comunque, prima o poi, dovremo compiere. A quanto ammonta questa tassa? Difficile stabilirlo, ma è sicuro che c´è, è reale e tutt´altro che insignificante. Secondo Nouriel Roubini, il solo annuncio delle dimissioni di Silvio Berlusconi da Palazzo Chigi porterebbe a ridurre lo spread fra i btp e i bund tedeschi decennali fra i 50 e i 100 punti base, in modo permanente. Prendiamo il livello più basso di questa forchetta di valori. A regime implica risparmi della spesa per interessi sul debito di più di mezzo punto di pil. …