"Il pareggio di bilancio nella costituzione", di Alessandro Pace
La nostra Costituzione, nell´affermare, all´art. 81, il principio dell´annualità dei bilanci e dei consuntivi approvati dalle Camere, dispone che con «la legge di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuovi tributi e nuove spese». La Consulta, nell´interpretazione di questa norma, pur negando che essa costituzionalizzi il principio del pareggio di bilancio, ha ripetutamente sottolineato che la norma in questione esprime il principio del tendenziale equilibrio finanziario dei bilanci dello Stato, tanto su base annuale quanto su base pluriennale. Il che significa che, mentre l´obbligo di “copertura” va osservato nei confronti delle spese che incidono sopra un esercizio in corso, lo stesso rigore non sarebbe richiesto – per la Corte – per gli esercizi futuri. Di qui la rilevanza del suggerimento della Bce, rivolto ai paesi dell´Unione europea, di inserire nelle rispettive Costituzioni il principio del pareggio di bilancio: suggerimento che il Governo Berlusconi ha fatto proprio nella riunione dell´8 settembre mediante l´approvazione di uno schema di disegno di legge costituzionale nel quale, pur proclamandosi che «il bilancio rispetta l´equilibrio delle entrate e delle spese», …