"Piazza Affari è l'ora dell'angoscia", di Francesco Manacorda
In luglio dominava la preoccupazione; in agosto, sull’onda della manovra straordinaria, era spuntata la timida speranza che qualcosa cambiasse davvero. Adesso, invece, è l’ora dell’angoscia. Nella City milanese, tra gli uomini che ogni giorno guidano la finanza e l’economia di casa nostra, il rientro dalle ferie è stato amaro: i timori di qualche settimana fa hanno lasciato il posto a un sentimento più profondo e palpabile. Lo alimenta la sensazione di essere dentro una caduta senza freni, senza fondo e senza fine come quella di Piazza Affari, che solo nell’ultimo mese ha perso quasi il 12%, in un semestre poco meno del 40%. Lo rafforza ieri il giudizio senza sfumature che arriva dall’asta dei Bot dove i rendimenti schizzano oltre il 4%. Lo conferma lo «spread» tra i Btp italiani e i Bund tedeschi – la sirena d’allarme che in questi mesi tutti abbiamo imparato a conoscere e temere -, tornato vicino al livello di assoluto pericolo dei 400 punti. E’ vero – si spiegano da mesi l’uno con l’altro i protagonisti dell’economia che la …