Giorno: 13 Settembre 2011

"Piazza Affari è l'ora dell'angoscia", di Francesco Manacorda

In luglio dominava la preoccupazione; in agosto, sull’onda della manovra straordinaria, era spuntata la timida speranza che qualcosa cambiasse davvero. Adesso, invece, è l’ora dell’angoscia. Nella City milanese, tra gli uomini che ogni giorno guidano la finanza e l’economia di casa nostra, il rientro dalle ferie è stato amaro: i timori di qualche settimana fa hanno lasciato il posto a un sentimento più profondo e palpabile. Lo alimenta la sensazione di essere dentro una caduta senza freni, senza fondo e senza fine come quella di Piazza Affari, che solo nell’ultimo mese ha perso quasi il 12%, in un semestre poco meno del 40%. Lo rafforza ieri il giudizio senza sfumature che arriva dall’asta dei Bot dove i rendimenti schizzano oltre il 4%. Lo conferma lo «spread» tra i Btp italiani e i Bund tedeschi – la sirena d’allarme che in questi mesi tutti abbiamo imparato a conoscere e temere -, tornato vicino al livello di assoluto pericolo dei 400 punti. E’ vero – si spiegano da mesi l’uno con l’altro i protagonisti dell’economia che la …

"Berlusconi sconfitto sulle dieci domande" di Ezio Mauro

Silvio Berlusconi ha perso. Per togliere di mezzo le dieci domande che Repubblica con Giuseppe D´Avanzo gli ha rivolto ogni giorno per sei mesi (chiedendogli conto di bugie e falsità sullo scandalo del “ciarpame politico” sollevato dalla first lady per lo scambio tra candidature e favori sessuali) il Presidente del Consiglio aveva denunciato il nostro giornale per diffamazione, chiedendo una condanna a un milione di euro per danni al suo onore e alla sua reputazione. La sentenza del Tribunale di Roma respinge la richiesta di risarcimento del Capo del governo (e anzi lo condanna a rifondere le spese processuali) con questa motivazione: le dieci domande “costituiscono legittimo esercizio del diritto di critica e lecita manifestazione della libertà di pensiero e di opinione garantita dall´articolo 21 della Costituzione”. Il caso senza precedenti di un leader politico che denuncia delle domande, perché non può rispondere, ha fatto il giro del mondo, così come gli insulti del Premier ai nostri giornalisti e il suo invito agli industriali a boicottare la pubblicità su Repubblica. Tutto inutile. Perché il tribunale …