"Mancano docenti e risorse ma Gelmini non se ne accorge?", di Mariagrazia Gerina
Il ministro non va in una scuola, come dovrebbe, ad aprire l’anno scolastico. Ma parla dalle tv del premier, mostrando soddisfazione. Il pd: migliaia di cattedre restano scoperte. Le scuole di ogni ordine e gradoriaprono i battenti tra i disagi e le proteste. Ma per il ministro Mariastella Gelmini, va tutto bene. Nel partito che l’ha portata al governo, come nella scuola pubblica italiana, che Berlusconi, tre anni fa, ha affidato alle sue mani. «Il Pdl è unito e compatto, ci sono le condizioni per proseguire e completare la legislatura», assicura, affrontando impettita, dei due corni quello che in questo momento forse turba di più i suoi sonni. E con lo stesso spirito di rimozione, e una buona dose di ritualità, fa finta di avere sotto controllo anche l’altra questione, che invece turba i sonni di insegnanti, genitori, studenti. Alle prese con una scuola che non ha niente a che fare con quella che il ministro annuncia dal vecchio, piccolo, rassicurante schermo. Forse non è un caso se il suo «in bocca al lupo» agli …