“Il governo Berlusconi ha deciso che le donne italiane lavoreranno di più per raggiungere la pensione mentre, per i tagli operati, diminuiranno i servizi. Dunque molto più lavoro e molta più fatica. E siccome il sistema non si regge senza le donne, cui è affidato, tra gli altri compiti, quello di badare a bambini, anziani, non autosufficienti, mi chiedo cosa accadrà”. E’ preoccupata Anna Finocchiaro, capogruppo del PD al Senato.
“Già le donne italiane lavoravano in famiglia assai più di quelle di altri Paesi europei, sono più disoccupate e più inoccupate, guadagnano meno, fanno meno carriera e avendo a disposizione in media meno servizi. Cosa si aspetta questo Berlusconi? Una straordinaria impennata del consenso femminile al governo o uno strepitoso boom demografico?” , si domanda la Finocchiaro.
“Peraltro, e non stupisce, i risparmi di spesa derivanti dall’innalzamento dell’età del pensionamento delle donne sono stati, una prima volta, destinati alle donne e poi ‘scippati’ dal governo. Stavolta l’Esecutivo non voleva fare la fatica, così non li ha nemmeno destinati alle donne italiane. Se li prende e basta. Tutte zitte, per carità”..ha concluso ironicamente.
Roberta Agostini, portavoce della Conferenza delle Donne del PD, si è soffermata in particolare sulla “misura introdotta dal governo, che anticipa al 2014 l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne che lavorano nel settore privato”, definendola come “l’ennesimo schiaffo in faccia da parte di un esecutivo al limite della misoginia”.
“Non c’è niente di più sbagliato che parificare due condizioni che pari non sono – ha notato Agostini – .Se si vuole parificare l’età pensionabile, allora si parifichino anche le retribuzioni e si offrano alle donne servizi e misure che favoriscano l’occupazione femminile e la possibilità di uno sviluppo della carriere”.
La portavoce della Conferenza delle Donne del PD ha poi voluto ricordare che il PD “aveva chiesto, con grande forza, che i risparmi sulle pensioni fossero destinati alle politiche per la conciliazione mentre sono serviti solo a tappare i buchi nelle casse vuote dello Stato. Con buona pace delle promesse di Tremonti e Berlusconi”.
La senatrice del Pd Vittoria Franco in fine ha ribadito come “il maxi emendamento del governo sulla manovra ha fortunatamente raccolto, anche se solo in parte, una proposta di modifica del Pd finalizzata a dare un pò di tranquillità alle famiglie costrette a restituire il bonus bebè, che rischiavano anche sanzioni penali e amministrative. Molte delle famiglie che hanno ricevuto l’ingiunzione di restituire il bonus bebè – ha spiegato Vittoria Franco – non erano consapevoli di non avere le adeguate condizioni di reddito, dal momento che il limite massimo indicato in 50000 euro era da considerare lordo e non netto. Ora, grazie all’intervento del Pd, la manovra stabilisce che questi genitori possano riconsegnare entro 90 giorni la somma ricevuta senza incorrere in sanzioni amministrative o penali. E’ già qualcosa considerando che questa manovra è una stangata per le donne e le famiglie italiane”.
Questo Governo è totalmente irresponsabile, sempre più lontano dalle reali condizioni di vita delle persone e ha condotto il Paese sull’orlo del baratro. Se finalmente si dimettesse ne avrebbero beneficio non solo le donne ma tutti gli italiani.
E prima dell’approvazione della manovra in Senato, con voto di fiducia, il Segretario nazionale del PD, Pier Luigi Bersani aveva detto: “E’ da irresponsabili, cade addosso ai ceti medi. Tremonti venga in Parlamento”
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