Un anno fa veniva assassinato Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ambientalista, pescatore e galantuomo. Gli dedicai un´amaca dolente e furibonda, nella quale scrivevo che dimenticare un uomo giusto, vittima della prepotenza, è come ucciderlo una seconda volta. Forse sapevo già che mi sarebbero bastate poche settimane per dimenticarlo.
Me ne ricordo oggi grazie al web, alla mail di un amico che mi fa l´effetto di un rintocco di campana. Rifletto sulla difficoltà enorme, in un Paese come questo, a tenere il conto dei torti, e a conservare la memoria dei giusti. Ogni tanto (l´ho già scritto) apro a caso “Patria” di Enrico Deaglio, breviario asciutto e terribile della nostra storia repubblicana, e capisco che il bilancio di sangue della nostra democrazia è così lungo, così tenebroso che perfino chi fa un mestiere come il mio fatica a ricordare. Quasi ogni pagina coglie di sorpresa: ah già, pure questa sconcezza è accaduta, anche questa crudeltà è stata fatta… me ne ero dimenticato, me ne ero proprio dimenticato… Sola consolazione: se è così lungo l´elenco dei caduti, significa che in tantissimi hanno cercato di fare qualcosa, di mantenersi degni, di vivere in piedi. Vassallo è stato uno di questi. Un fiore per lui, un anno dopo.
La Repubblica 06.09.11
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Realacci: “Indagini proseguano rapidamente”
Un anno fa moriva Angelo Vassallo. Il deputato Pd Ermete Realacci: “Nel giorno in cui ricorre l’anniversario della morte abbiamo presentato un’interrogazione a Maroni e Nitto Palma per sapere quale azioni hanno intrapreso o intendano intraprendere”. Nel giorno in cui ricorre l’anniversario della morte del “sindaco pescatore” di Pollica Angelo Vassallo, Ermete Realacci, responsabile Green Economy del Pd, presenta un’interrogazione al ministro degli Interni Maroni e al ministro della Giustizia Nitto Palma “per sapere quali azioni, per quanto di loro competenza e nel rispetto della funzione e dell’autonomia delle autorità inquirenti, hanno intrapreso. Quali quelle che intendano intraprendere per rafforzare la tutela della legalità nel Cilento. E quali misure intendano mettere in campo per permettere alle indagini sull’assassinio di Angelo Vassallo di proseguire più rapidamente”.
“Il 5 settembre dello scorso anno, mentre rincasava, il sindaco di Pollica Angelo Vassallo, veniva brutalmente ucciso da uno o più assassini. A tutt’oggi le indagini non hanno condotto all’individuazione dei responsabili – spiega Realacci -, nonostante molteplici e contraddittorie indiscrezioni apparse sui mezzi di informazione, anche con riferimento alla ricerca dell’arma in mare nella zona di Agnone, effettuata alcuni mesi dopo il delitto. Per questo insieme ai colleghi Iannuzzi, Veltroni, Mariani, Margiotta, e Bratti, abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri Maroni e Nitto Palma”.
Per gli inquirenti, però, la verità sul delitto potrebbe presto emergere. “Le indagini non sono affatto impantanate, non mi voglio sbilanciare perché è un’indagine complessa, ma per come stiamo lavorando, per l’impegno delle forze dell’ordine, potremmo essere vicini alla soluzione, da un momento all’altro”. Lo ha detto il procuratore capo di Salerno Franco Roberti a “Tutta la città ne parla”, in onda su Radio3.
Il “sindaco pescatore” di Pollica, è stato ucciso lo scorso 5 settembre mentre rientrava a casa. Gli abitanti del Comune ricordano il primo cittadino come “un uomo perbene, un amministratore con la schiena dritta”; e forse proprio per questo aveva molti nemici. Le indagini sono partite in salita perché c’era scarsa conoscenza della criminalità nella zona del Cilento.
“Il 5 settembre dello scorso anno, mentre rincasava, il sindaco di Pollica Angelo Vassallo, veniva brutalmente ucciso da uno o più assassini. A tutt’oggi le indagini non hanno condotto all’individuazione dei responsabili, nonostante molteplici e contraddittorie indiscrezioni apparse sui mezzi di informazione, anche con riferimento alla ricerca dell’arma in mare nella zona di Agnone, effettuata alcuni mesi dopo il delitto”. E’ quanto afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd.
“Nel giorno in cui ricorre l’anniversario della morte -spiega Realacci- insieme ai colleghi Iannuzzi, Veltroni, Mariani, Margiotta, e Bratti, abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri Maroni e Nitto Palma per sapere quali azioni, per quanto di loro competenza e nel rispetto della funzione e dell’autonomia delle autorità inquirenti, hanno intrapreso o intendano intraprendere per rafforzare la tutela della legalità nel Cilento e quali misure intendano poi mettere in campo per permettere alle indagini sull’assassinio di Angelo Vassallo di proseguire più rapidamente”.
da Repubblica/Napoli 05.09.11